La nostra recensione de La fiera delle illusioni – Nightmare Alley, nuovo intrigante film di Guillermo del Toro, con Bradley Cooper, Cate Blanchett e Rooney Mara, sull’oscura parabola di un ambizioso mentalista
Fantasmagorico, inquietante, dolciastro. Il cinema di Guillermo del Toro è un’esplosione di macabra visionarietà, sempre attraversata da una vigorosa vena emotiva che indaga le contraddizioni dell’animo umano. Dopo aver ricevuto l’Oscar (Miglior Regia e Film) per La forma dell’acqua, il regista messicano torna al cinema con La fiera delle illusioni – Nightmare Alley, accompagnato da un cast d’eccezione guidato da Bradley Cooper e Cate Blanchett. Il materiale narrativo e le atmosfere di questa pellicola, tratta dall’omonimo romanzo di William Lindsay Gresham, avrebbero tutte le carte in regola per trasformarsi in meraviglie tra le ingegnose mani di del Toro . Questa volta, però, il meccanismo della giostra si è inceppato e la promessa si è rivelata un’illusione.
Ambizione infernale
Al tramonto degli anni ‘30 l’enigmatico Stanton Carlisle (Bradley Cooper) si reinventa giostraio e affabulatore di folle in una fiera di provincia, gestita dal luciferino Clem (Willem Dafoe). Imparando il mestiere dalla chiaroveggente Zeena (Toni Collette) e da suo marito Pete (David Strathairn), Stanton diventa un mentalista. Al fianco dell’amata e innocente Molly (Rooney Mara), il protagonista inizia a truffare con le sue fantomatiche doti da medium gli avventori dei suoi spettacoli, fino a quando non incontra la psichiatra Lilith Ritter (Cate Blanchett), con cui instaura un ambiguo rapporto.
Il potere della suggestione
Quando un uomo inizia a credere nelle proprie bugie, si convince di avere il potere. È questo, in fondo, il cuore di una pellicola d’atmosfera che descrive la parabola di un uomo ambizioso, il quale sfrutta il potere della suggestione per arricchirsi. Stanton Carlisle è un novello Icaro che affabula usando le parole, incanta attraverso il movimento delle mani, ghermisce le anime grazie all’attenzione ai dettagli. Il suo è un talento naturale e l’opportunità di sfruttarlo per dare sfogo alla cupidigia diventa troppo ghiotta. Il confine tra gioco di prestigio e truffa sfacciata, però, è labile. Il rischio di cadere vittima della propria smania è dietro l’angolo. Quando il velo dell’illusione che maschera il gioco di prestigio viene stracciato, sul palcoscenico non resta che un uomo nudo, corroso, distrutto. E, in definitiva, bestiale.
Le meraviglie della fiera
La fiera delle illusioni è visivamente soddisfacente soprattutto per quanto riguarda il lavoro su scenografia e costumi, che contestualizzano la pellicola nel periodo storico di riferimento e contribuiscono a creare l’ambientazione noir e fantasmatica in cui il film è immerso. Le vere meraviglie della fiera imbastita da del Toro, però, sono i suoi affascinanti interpreti. Un Bradley Cooper disinvolto e affascinante dona all’avidità temeraria del suo personaggio uno charme disturbante. Rooney Mara è perfetta nel dare forma al candore della sua Molly, contraltare razionale alla malsana sete di potere di Stanton. Tuttavia il centro gravitazionale di tutta la pellicola resta Cate Blanchett, glaciale e conturbante, nel ruolo di una femme fatale determinata ed ingegnosa.
L’illusione infranta
Ogni trucco ha il suo inganno. Ed anche il più spregiudicato dei prestigiatori, in fondo, non fa che giocare con i sensi del suo pubblico. Del Toro è un illusionista navigato, ma con La fiera delle illusioni pare aver perso parte della sua lestezza. Il film, infatti, spaccato in due da un salto temporale, risulta sbilenco e poco equilibrato. Ad una prima parte macchinosa e poco avvincente, succede un secondo atto più intrigante e coinvolgente in cui, però, si muovono personaggi il cui destino appare chiaro allo spettatore dal momento stesso in cui entrano in scena. Manca il mordente al racconto, così come scarseggia la visionarietà solita del regista messicano nella messa in scena. Del Toro scompare, come in un trucco di magia, inghiottito da una pellicola piuttosto convenzionale, che non riesce ad affabulare il pubblico come il suo protagonista e illude senza conquistare.
La fiera delle illusioni – Nightmare Alley. Regia di Guillermo del Toro. Con Bradley Cooper, Cate Blanchett, Rooney Mara, Toni Collette, Willem Dafoe, David Strathairn, Ron Perlman, Holt McCallany, Jim Beaver, Richard Jenkins e Mark Povinelli. Al cinema dal 27 gennaio 2022, distribuzione Walt Disney Pictures Italia.
3 stelle