La vita accanto, recensione: la nuova epopea famigliare di Marco Tullio Giordana

La vita accanto - Paolo Pierobon, Beatrice Barison e Sonia Bergamasco
La vita accanto - Paolo Pierobon, Beatrice Barison e Sonia Bergamasco

La nostra recensione de La vita accanto, il nuovo film di Marco Tullio Giordana con Valentina Bellè, Paolo Pierobon e Sonia Bergamasco: un’altra epopea famigliare per il regista milanese, ma stavolta dai contorni più intimi per raccontare il legame tra pregiudizio e talento

A 21 anni da La meglio gioventù con La vita accanto – presentato in anteprima al Festival di Locarno 2024 – si torna all’epopea familiare tanto cara a Marco Tullio Giordana (I cento passi, Romanzo di una strage, Yara), e con essa al racconto dei cambiamenti sociali, economici e culturali di un paese nel corso di due lunghi decenni.

Rispetto al suo film più celebre Giordana abbraccia però una maggiore intimità nello sguardo adattando l’omonimo romanzo di Mariapia Veladiano, parla di pregiudizio e di talento e del loro legame senza dimenticarsi di valorizzare al massimo il comparto attoriale: Valentina Bellè, Paolo Pierobon, Michela Cescon e Sonia Bergamasco, assieme alle giovanissime Sara Ciocca e Beatrice Barison.

La vita accanto - Marco Tullio Giordana sul set
La vita accanto – Marco Tullio Giordana sul set

Una macchia

Tra gli anni Ottanta e il Duemila a Vicenza vive un’influente famiglia composta da Maria (Valentina Bellè), dal marito dottore Osvaldo (Paolo Pierobon) e dalla gemella di quest’ultimo, Erminia (Sonia Bergamasco), un’affermata pianista. La nascita di Rebecca (Sara Ciocca / Beatrice Barison) però sconvolge tutti gli equilibri poiché la neonata, per il resto normalissima e di grande bellezza, presenta un vistosa macchia purpurea che le segna metà del viso.

Quella macchia che niente può cancellare e rende i genitori impotenti e infelici, diventa per Maria un’ossessione tale da precipitarla nel rifiuto delle sue responsabilità di madre. L’intera adolescenza di Rebecca sarà segnata dalla vergogna e dal desiderio di nascondersi dagli altri. Ma fin da piccola rivela straordinarie capacità musicali. La zia Erminia riconosce il suo talento: Rebecca diventa sua allieva e il bisogno di cancellare la “macchia” la spingerà ad affermarsi attraverso la musica.

La vita accanto - Valentina Bellè
La vita accanto – Valentina Bellè

Cose di famiglia

Alle volte non conoscere il romanzo d’origine può essere un vantaggio. Lo è nel caso di chi scrive, poiché l’adattamento di Marco Tullio Giordana de La vita accanto ha sufficienti motivi d’interesse, luci ed ombre da poter reggere da solo il confronto con l’omonimo romanzo di Mariapia Veladiano. Innanzitutto c’è il ritorno all’epopea familiare e storica de La meglio gioventù, sebbene in questa pellicola la Storia sia un mero contorno che definisce le coordinate spaziali e temporali dell’arena. Il fulcro qui è intimissimo, ancora più focalizzato sui componenti di questa famiglia borghese e disfunzionale, lo sguardo molto meno largo e di conseguenza le ambizioni cambiano.

Se vent’anni fa Giordana voleva raccontare il cambiamento di un Paese attraverso una sineddoche narrativa, utilizzando quindi una parte per il tutto, qui l’intenzione è più simile ad una metafora: la menomazione estetica di cui soffre Rebecca si fa specchio di quella interiore di uno Stato che proprio fra l’inizio degli anni ottanta e quello degli anni Duemila ha subito i colpi più duri, tra mafia, terrorismo e inchieste. Solo che anche ne La vita accanto la ferita è motivo di scherno e non sanguina, non provoca reazione (almeno inizialmente) e non stimola il cambiamento; sarà la memoria, ancora una volta come in tutta la cinematografia di Giordana, la miccia.

Qui la vicenda di Rebecca s’interseca con quella dei suoi genitori, entrambi totalmente impreparati ad esserlo come forse lo sono alla vita, a quella dei suoi compagni di scuola e di un primo amore spietato e soprattutto a quella della zia Erminia, l’unica forse in grado di comprenderla davvero. Perché è nella musica che Rebecca cercherà e troverà il riscatto, ma è soltanto affrontando il peso di un passato ingombrante e di colpe non sue che riuscirà (forse) a chiudere i conti con quest’ultimo.

Guarda la nostra video intervista a Marco Tullio Giordana, Beatrice Barison e Sara Ciocca

La vita accanto - Beatrice Barison e Sonia Bergamasco
La vita accanto – Beatrice Barison e Sonia Bergamasco

Il seme del talento

Ed è proprio Erminia a pronunciare la battuta che più di tutte simboleggia la visione collettiva dell’autore: “non è la tua macchia che disprezzano, ma il tuo talento”. Già, il talento. Perché ne La vita accanto il pregiudizio è solo l’anticamera oscura di una non accettazione, o forse di una non rassegnazione, di fronte ad un’eccellenza cristallina e quell’oscurità Giordana la restituisce tra le pieghe di un racconto onirico, che tocca quasi l’horror come nella scena del litigio tra Rebecca e Maria e che finora non si era mai espressa con quest’imponenza nella carriera dell’autore milanese.

La dicotomia tra talento e pregiudizio fa allora il paio con quella tra visibile e invisibile, cioè ciò che viene svelato e ciò che viene nascosto, oltre all’esplorazione delle complicazioni e delle perversità nel rapporto malsano tra genitori e figli. Ed è forse proprio in questo elemento che Giordana non riesce a cogliere tutte le sfumature, o forse più semplicemente tutte le suggestioni, della condizione di Rebecca. Sia perché la sua bellezza rimane immutata, nonostante la macchia, e sia perché i conflitti esterni e ambientali rimangono meno a fuoco di quanto sperato in un racconto troppo statico e privo di guizzi.

Poi, certo, rimangono le prove di un cast perfettamente in parte (Bellè e Pierobon su tutti, specialmente quest’ultimo) e la mano di Giordana comunque abile nel miscelare le varie carte del mazzo, fino ad arrivare ad un finale troppo avventato e poco legato con il resto della diegesi. Forse, per raccontare il peso dell’imperfezione, serviva un trattamento più sporco, meno desideroso di voler essere centrato a tutti i costi.

Guarda la nostra video intervista a Sonia Bergamasco, Paolo Pierobon, Valentina Bellè

TITOLO La vita accanto
REGIA Marco Tullio Giordana
ATTORI Sonia Bergamasco, Paolo Pierobon, Valentina Bellè, Beatrice Barison, Sara Ciocca, Michela Cescon, Luigi Diberti, Alessandro Bressanello
USCITA 22 agosto 2024
DISTRIBUZIONE 01 Distribution

 

VOTO:

Tre stelle

 

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