Le fidèle, recensione del thriller noir romantico di Michaël R. Roskam

Matthias Schoenaerts e Adèle Exarchopoulos in una scena del film durante il loro primo appuntamento

Le fidèle di Michaël R. Roskam, con Adèle Exarchopoulos e Matthias Schoenaerts mescola più generi diversi, dal thriller alla love story, dal noir all’action, uscirà nelle sale il 6 settembre 2018.

Un amore travolgente

I protagonisti del film Le fidèle sono Bibi (Adèle Exarchopoulos), una ragazza di buona famiglia che nel tempo libero guida auto da corsa e Gigi (Matthias Schoenaerts), un ragazzo affascinante e apparentemente tranquillo. Tra i due esplode un amore passionale e dolce al tempo stesso. Ma Gigi nasconde un segreto, ha un’altra vita che metterà in pericolo lui e che gli sta vicino. I due saranno costretti a cambiare se stessi, a crescere tornando indietro, a involvere, a riscoprire lati di sé che non sapevano di avere pur di non rinunciare al loro amore.

Sentimenti affrettati

Le fidèle è un film che parte bene, anche se da subito non si capisce quale sia il genere. Sembra una commedia a tinte noir che però poi sfocia in un action thriller melodrammatico. L’amore tra i due protagonisti Bibi e Gigi è subito solido, come se avessero avuto anni per costruirlo, senza però conoscersi fino infondo. A Bibi non interessa cosa nasconde Gigi: qualsiasi cosa sia lo ama e non lo lascerebbe per niente al mondo. È pronta a sopportare di tutto. Gigi cambierebbe qualsiasi cosa per lei, rinuncerebbe a rapinare banche, oscuro segreto e unica ragione di vita prima di incontrare Bibi.

Bibi e Gigi primo incontro
Matthias Schoenaerts e Adèle Exarchopoulos in una scena del film durante il loro primo appuntamento

Una vita spericolata

Oltre alla relazione tra i due poco convincente e frettolosa, anche la loro trasformazione nel corso del film risulta poco chiara e immotivata. Appaiano due persone sicure, determinate e forti, entrambi con un lato della propria vita spericolato, carico d’adrenalina: Bibi si sente davvero sa stessa solo al volante delle auto da corsa, e Gigi solo quando rapina banche e assalta portavalori, come se nella loro vita ci fosse bisogno di azione e pericolo. Sembra poi che l’amore fermi la loro vita e il loro tempo non lasciando spazio per altro.

L’amore che fa soffrire

Il messaggio del film sembra essere negativo e pessimistico: non solo l’amore è messo a dura prova da una serie di disgrazie che accadono ai due protagonisti, ma questo amore li porta ad annullarsi completamente, a rinunciare a tutto, a se stessi per coronare il sogno di un sentimento nato nel giro di qualche giorno. Se Le fidèle volesse effettivamente dire questo non è comunque abbastanza chiaro, considerando che a volte sembra un film d’azione o un thriller, mix che poteva essere gestito meglio.

Bibi auto da corsa
Adèle Exarchopoulos in una scena del film Le fidèle mentre sta per guidare un’auto da corsa

Tra adrenalina e dolcezza

Essendo il film principalmente una love story, paradossalmente le scene più riuscite sono quelle d’azione, delle rapine, degli scontri di Gigi con altre bande o quelle di Bibi chiusa nella macchina da corsa che sfreccia sulla pista. Sono momenti di tensione e suspence che lasciano poco spazio alle scene romantiche che risultano banali e scontate. Fino alla prima metà del film sembra interessante sia questa fusione di generi diversi, sia questa involuzione dei personaggi, come a dire che l’amore assoluto e travolgente porta a non crescere, a tornare indietro, ad annullarsi, a non compiere alcun percorso se non alla realizzazione di un amore che sembra impossibile.

La sospensione dell’incredulità

Quando però Le fidèle arriva a sfiorare l’inverosimile e a cambiare completamente tema e genere, scade e delude. Il sogno d’amore dei due protagonisti è già messo a dura prova da quelle che sono le loro vite e le loro abitudini, perché caricare di sciagure e disgrazie? Ci sono delle analogie interessanti tra i due personaggi e il film prosegue in un crescendo che porta lo spettatore a chiedersi cosa voglia dire il regista Michaël R. Roskam e cosa voglia trasmettere. Lo salvano le performance attoriali, alcune scene d’azione e il senso di amarezza per un amore vero e sincero che però risulta sempre più irraggiungibile, ma non solo. L’amarezza è data anche dai buoni presupposti del film, con una scena iniziale carica di significato e tensione che lascia senza fiato, per poi scadere sempre di più fino ad un finale che non dice abbastanza.

Le fidèle, diretto da Michaël R. Roskam con Matthias Schoenaerts, Adèle Exarchopoulos, Jean-Benoît Ugeux, Eric de Staercke, presentato alla 74ª Mostra del Cinema di Venezia, era stato selezionato per rappresentare il Belgio agli Oscar 2018, uscirà nelle sale il 6 settembre 2018.

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