Leopardi – Il poeta dell’infinito, recensione Venezia 81: miniserie elegante ma fin troppo didattica

Leopardi - Il poeta dell'infinito - Leonardo Maltese
Leopardi - Il poeta dell'infinito - Leonardo Maltese

La recensione di Leopardi – Il poeta dell’infinito, miniserie diretta da Sergio Rubini e presentata a Venezia 81: un’opera formale, con un buon cast formato da Alessio Boni, Leonardo Maltese, Cristiano Caccamo, Giusy BuscemiSerena Iansiti Andrea Pennacchi

Sergio Rubini ripercorre vita e opere di uno dei più grandi esponenti della letteratura italiana e mondiale nella  miniserie Leopardi – Il poeta dell’infinito. Nel farlo, si affida ad un cast corale di indubbia qualità e ricorre ad una profonda eleganza formale, sacrificando tuttavia aspetti quali innovazione e provocazione. Presentata all’81ª Mostra del Cinema di Venezia, la miniserie arriverà su Rai 1 in due puntate il 16 e 17 dicembre 2024 (qui la conferenza stampa di presentazione a Venezia 81).

Giacomo Leopardi – Il poeta dell’infinito

Leopardi – Il poeta dell’infinito racconta la vita di Giacomo Leopardi (Leonardo Maltese), partendo dall’adolescenza e dalla sua eccezionale educazione, fino all’amicizia con Antonio Ranieri (Cristiano Caccamo) e alla sua ossessione per la seducente Fanny (Giusy Buscemi) che rappresentava l’oggetto del suo desiderio ed è fonte di ispirazione per la sua poesia.

Vengono ripercorsi i numerosi viaggi compiuti da Leopardi, tra cui quelli a Firenze, Milano, Bologna, Roma e Napoli, città in cui alla fine morirà. Si traccia così la storia di un grande poeta che desidera emanciparsi dalla sua famiglia e affermarsi nel mondo nonostante le molte sconfitte, dovute principalmente alla sua salute precaria. Giacomo riuscirà tenacemente a rialzarsi dopo ogni disavventura, supportato da Antonio Ranieri che lo accompagnerà fino alla fine dei suoi giorni.

Leopardi - Il poeta dell'infinito - Sergio Rubini e Alessio Boni sul set
Leopardi – Il poeta dell’infinito – Sergio Rubini e Alessio Boni sul set

Eleganza formale, struttura classica

La miniserie diretta da Sergio Rubini mantiene una sua eleganza formale dall’inizio alla fine, seguendo una struttura piuttosto classica. Si parte con il racconto – come in un lungo flashback – dell’infanzia del poeta vissuta sotto l’algida influenza di un padre-padrone vecchio stampo (interpretato con maestria da Alessio Boni), capace però di trasmettere un profondo amore per i libri e per la letteratura classica. Seguono le ribellioni della giovinezza, i saloni letterari, la salute precaria ma anche tutti i successi e le delusioni di un talento unico nel suo genere. Un percorso lungo e tortuoso, cui viene riservata tutto il dovuto rispetto e la dovizia di particolari.

Leopardi - Il poeta dell'infinito - Sergio Rubini, Cristiano Caccamo e Leonardo Maltese sul set
Leopardi – Il poeta dell’infinito – Sergio Rubini, Cristiano Caccamo e Leonardo Maltese sul set

Cast corale

Leonardo Maltese si getta anima e corpo in questo progetto, nel quale riesce a mettere il meglio di sé. La sua è un’ottima caratterizzazione, per un personaggio che ha modo e tempo di mostrare ogni sfaccettatura. Intorno a lui ruota un cast corale di primordine in cui spiccano Alessio Boni, Serena Iansiti, Giusy Buscemi e Cristiano Caccamo. Molte le voci che si innalzano in Leopardi – Il poeta dell’infinito, tutte pronte a raccontare un dettaglio in più su uno degli artisti che più ha caratterizzato il XIX secolo (un secolo che, nella realtà, lui stesso ha definito “superbo e sciocco”). È qui tuttavia che la sceneggiatura non riesce a fare il passo successivo: il racconto resta interessante ma forse troppo didattico, incapace di andare oltre l’artista, di innovare, di provocare.

Leopardi - Il poeta dell'infinito - Giusy Buscemi e Sergio Rubini sul set
Leopardi – Il poeta dell’infinito – Giusy Buscemi e Sergio Rubini sul set

Affascinante ma non magnetica

Sergio Rubini tira le redini di questa grande messa in scena in costume curando con attenzione ogni singolo dettaglio. Tuttavia la sua miniserie perde mordente proprio nella ricerca di una perfezione formale che con ostinatezza non esce mai fuori dal tracciato. È questo a lasciare un vago senso di incompleto: cosa c’è realmente dietro a quell’infinito? Cosa si poteva aggiungere alla biografia di un personaggio che già tante volte è stato raccontato dalla letteratura, dalla tv e dal cinema? Con un cadenza troppo pacata è una condiscendenza che lascia fuori troppo non detto, la miniserie appare affascinante ma non magnetica, eloquente ma non esaustiva, riuscendo solo in parte a rispondere ai bisogni – e alla curiosità – del suo pubblico.

TITOLO Leopardi – Il poeta dell’infinito
REGIA Sergio Rubini
ATTORI Leonardo Maltese, Cristiano Caccamo, Giusy Buscemi, Valentina Cervi, Fausto Russo Alesi, Bruno Orlando, Serena Iansiti, Maria Vittoria Dallasta, Andrea Pennacchi, Roberta Lista, Alessandro Preziosi, Alessio Boni
USCITA 16 e 17 dicembre 2024
DISTRIBUZIONE Rai 1

 

VOTO:

3 stelle e mezza

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