L’intervista: Enrico Brignano ospite di Maurizio Costanzo

L’intervista - Enrico Brignano e Maurizio Costanzo

Domani, giovedì 26 marzo su Canale 5 va in onda il terzo appuntamento con L’intervista, il talk one to one ideato a condotto da Maurizio Costanzo. Ospite della settimana Enrico Brignano.

Domani, giovedì 26 marzo, alle 23.20 circa su Canale 5 Maurizio Costanzo nel terzo appuntamento con il suo talk one to one L’Intervista incontra Enrico Brignano, eclettico e amatissimo attore e regista acclamato al cinema, a teatro e in tv.

Lo showman si racconta in modo del tutto inedito e intimo con ironia ed emozione e rivela, col contrappunto dei filmati che vengono proiettati sulle pareti dello studio, molti episodi significativi della sua carriera e della sua vita privata. Nell’intervista si confida a Costanzo parlando –tra le altre cose- della sua infanzia nel quartiere Dragona di Roma, del rapporto speciale con la sua famiglia della sua felice storia d’amore con l’attrice Flora Canto e della sua esperienza di papà della piccola Martina.

Stralci dell’intervista

Sulla carriera

Brignano: «L’ispirazione per la mia carriere è partita dalla famiglia, non ho fatto altro che chiudere gli occhi e raccontare quello che era successo […]»

Costanzo: «Cosa ti manca ancora professionalmente?»

Brignano: «Mi manca il grande show del sabato sera, il grande varietà…dicono tutti che sia finito ma io dico de no… […] mi manca, soprattutto, andare all’estero con lo spettacolo».

Su Sordi

Brignano: «Il mio rammarico è di non averlo potuto conoscere…»

Costanzo: «Io l’ho conosciuto e capisco il rammarico».

Brignano: «[…] Mi sarebbe piaciuto almeno fare il provino per interpretarlo… forse, un giorno, chissà quando faranno il seguito… mi propongo come candidato».

Sul padre

Costanzo: «Ti voglio lasciare libero, non ti faccio domande, parlami di tuo padre […] ho sempre avuto l’idea che tuo padre sia sempre stato importante dentro di te..

Brignano: «Eh ma non lo sapevo… farò molta fatica… mio padre non aveva nulla, è venuto in Italia dalla Tunisia […] partì con una frutteria, fece mille lavoretti per tirare avanti… aveva fatto la terza elementare […] non aveva memoria per le parole, quando si arrabbiava balbettava – zagagliava come si dice a Roma – e quindi non mi sapeva spiegare bene a parole […] l’unica cosa che mi ha insegnato a parole sue era l’onestà..

Su Flora Canto

Costanzo: «Tu hai avuto un primo matrimonio e poi l’incontro con Flora… ricordo quando siete venuti al Costanzo Show e lì ho pensato sarebbe stata la donna della tua vita..

Brignano: «Sì, Dio mi ha dato un’altra possibilità per essere felice, sono fortunato, quindi non smetterò mai di ringraziarlo».

Costanzo: «Quando hai capito che era la donna giusta?»

Brignano: «A Bergamo quando stavamo debuttando con lo spettacolo “Tutto suo padre”, ero fragilissimo a quell’epoca, e durante le prove […] abbiamo riso… non credo di aver riso così tanto in vita mia… e quel riso era liberatorio, creativo, fantastico…»

Sulla figlia

Costanzo: «Guardavo i tuoi occhi mentre guardavi tua figlia..

Brignano: «Che miracolo, che fortuna…»

Costanzo: «Diventare papà a 50 anni è bello...»

Brignano: «[…] E’ stato talmente tanto il momento di attesa, questa sorta di “attendant Godot”, che per la vita mi ha permeato, aspettare il momento giusto che averla a 50 anni è bellissimo».

Sul Coronavirus

Brignano: «[…] A noi spetta il compito di non minimizzare ma alleggerire perché è l’unico modo altrimenti crolla tutto […] dobbiamo essere consapevoli che stiamo vivendo il periodo più brutto dal dopoguerra […]»

Costanzo: «I cinema, i teatri, i concerti… è dura… la mancanza di abbracciare qualcuno…»

Brignano: «E’ dura… in questo molto più che in guerra… quando c’erano le guerre Macario, Totò stesso, Petrolini, tutti i comici di quell’epoca facevano spettacolo e invece no noi non possiamo farlo se non da casa attraverso internet un messaggio, una speranza».

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