Mahmood è il protagonista dell’omonimo docufilm che sarà presentato in anteprima a Roma in occasione di Alice nella città
Ja ti la crediasa crasa, che in sardo significa Non te lo saresti aspettato. Sono le parole che Mahmood ha rivolto alla madre dopo l’ultima vittoria di Sanremo. Un momento travolgente di una carriera entusiasmante, al centro di Mahmood, il nuovo docufilm che sarà presentato in anteprima il 14 ottobre a Roma nell’ambito di Alice nella città (la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, diretta da Fabia Bettini e Gianluca Giannelli e in programma dal 13 al 23 ottobre, che giunge quest’anno alla sua XX edizione) per arrivare poi nelle sale di tutta Italia solo il 17, 18, 19 ottobre (elenco dei cinema a breve su nexodigital.it e prevendite relative aperte dal 16 settembre alle ore 20, pochi giorni dopo il compleanno dell’artista che ha compiuto ieri 30 anni.
Mahmood è il racconto della vita di Mahmood tra Milano e l’Egitto, i suoi affetti più cari, la musica, le vittoria a Sanremo, Eurovision, il tour europeo, i backstage dei suoi lavori. Diretto da Giorgio Testi, scritto da Virginia W. Ricci e prodotto da Red Carpet, Società del Gruppo ILBE, in collaborazione con Prime Video, il docufilm racconta, attraverso la voce di Alessandro Mahmoud e le testimonianze di artisti come Blanco, Carmen Consoli, Dardust, il percorso che, da ragazzino nato e cresciuto nella periferia milanese, l’ha portato al successo facendolo diventare il fenomeno musicale Mahmood.
Mahmood si spinge oltre la pura e semplice celebrazione musicale per costruire una narrazione intima, fatta di momenti solitari, di bagni di folla durante le performance live e delle relazioni con le persone che hanno lasciato un segno nella sua vita personale: la famiglia, da sempre presente e suo punto di riferimento, gli amici, i collaboratori. Un viaggio interiore che ha la musica come colonna portante e dove l’amore e l’assenza trovano il loro modo di coesistere. Grazie alla sua musica esploriamo il mondo di Alessandro, la sua ricerca di qualcosa, che l’ha portato ad avere più di quanto potesse sognare e che accompagna il suo sguardo sempre lontano, come se ogni volta dovesse tornare a casa da un viaggio o partire per una nuova meta.
Il documentario segue il cantautore lungo tutto il suo tour europeo, ricostruendo per gli spettatori cinematografici la storia di uno degli artisti italiani più amati di questi anni: un percorso interiore che ha la musica come colonna portante e dove l’amore e l’assenza trovano il loro modo di coesistere.