Malika Ayane pubblica domani il nuovo album Malifesto e nella conferenza stampa di presentazione ha raccontato la volontà di fotografare degli istanti nei vari brani, le collaborazioni autoriali presenti, la scelta della copertina e molto altro
Malika Ayane pubblica domani il nuovo album Malifesto e nella conferenza stampa di presentazione ha raccontato la volontà di fotografare degli istanti nei vari brani che lo compongono e di quanto sia necessario essere autentici: «Ogni canzone racconta le mie emozioni attraverso degli istanti. Ogni giorno attraverso tantissimi stati d’animo differenti. Passo dai momenti di sconforto totale a quelli di massima gioia, l’uscita del disco mi ha staccata dalla navigazione a vista. Da domani ricomincia la situazione d’incertezza, motivo per cui spesso mi sento fragile ma nonostante ciò voglio infondere ottimismo e forza a chi mi segue. Ho concepito Malifesto come un album che si possa ascoltare in auto o nel proprio salotto di casa. Musicalmente ho voluto far emergere una malinconia calda ma rassicurante, che potesse ricordare le produzioni francesi tradizionali. La ricetta che suggerisco è di essere più autentici possibile».
Un disco ancora incentrato sul presente come i due precedenti e con molti autori coinvolti tra cui Colapesce e Dimartino: «Si tratta del mio terzo album sul presente dopo “Naif” e “Domino”. Dal primo ho catturato il bisogno di raccontare la vita, la necessità di vivere nell’attimo; dal secondo il bisogno di osservare. Questo disco l’ho scritto insieme ad alcune menti meravigliose tra cui Colapesce e Dimartino, l’impronta che hanno dato alla mia musica è stato rendere pop qualcosa che di fatto non lo fosse, con molta spensieratezza».
La copertina la ritrae in movimento e struccata ma Malika è molto soddisfatta della scelta: «Nella foto che abbiamo scelto come copertina sono struccata, spettinata e stavo ascoltando i primi mixaggi del disco completo. Nonostante l’immagine sia in movimento penso che riesca a trasmettere tutta l’intensità che traspare anche nei testi del disco, posso dire che la foto in questione è riuscita a catturare la mia anima».
Malika conclude raccontandoci di essere consapevole di avere raggiunto la maturazione artistica e la capacità di dosare meglio la voce: «Ho guadagnato tanta consapevolezza rispetto al passato. Sono diventata molto scientifica nella ricerca dei suoni dei miei album, tanto da renderla più chimica che musica. Ho guadagnato l’essenzialità. Gli strumenti cardini dell’LP sono il basso e la mia voce, attraverso la quale ho voluto convogliare un senso di sicurezza, protezione, accoglienza. Ho imparato ad utilizzarla ed educarla, ma so con estrema certezza che non smetterò mai di studiare e lavorare per migliorarmi e migliorarla».
[…] Malika Ayane presenta il disco Malifesto: «Nella musica conta essere autentici» […]