Mare fuori 4, recensione dei primi due episodi: per i ragazzi dell’IPM è tempo di maturare

Mare fuori 4 - Artem e Massimiliano Caiazzo (foto di Sabrina Cirillo)
Mare fuori 4 - Artem e Massimiliano Caiazzo (foto di Sabrina Cirillo)

La nostra recensione dei primi due attesissimi episodi di Mare fuori 4, la serie tv RAI che ha infranto record su record diventando un vero e proprio fenomeno generazionale: cambiano alcune dinamiche e alcuni personaggi perché ora è arrivato il tempo di maturare

L’attesa è finita, i ragazzi e le ragazze dell’IPM stanno per tornare. Dopo lo scioccante finale della terza stagione, Mare fuori 4 (qui trovate tutte le interviste ai protagonisti) promette di dare risposta ad alcune delle domande lasciate in sospeso, oltre che di approfondire i nuovi legami  e le nuove alleanze che si sono venuti a creare dopo la partenza di Filippo Ferrari e Paola Vinci. I primi due episodi mettono subito tanta carne al fuoco, ma soprattutto evidenziano come l’aria stia nettamente cambiando tra i corridoi dell’IPM di Napoli: le cose non saranno più le stesse.

Mare fuori 4 - Massimiliano Caiazzo e Maria Esposito (foto di Sabrina Cirillo)
Mare fuori 4 – Massimiliano Caiazzo e Maria Esposito (foto di Sabrina Cirillo)

Un nuovo IPM

Rosa (Maria Esposito), Carmine (Massimiliano Caiazzo), Mimmo (Alessandro Orrei), Kubra (Kyshan Claire Wilson), Dobermann (Salahudin Tidjani Imrana), Cucciolo (Francesco Panarella) e Micciarella (Giuseppe Pirozzi) vivono tutti la consapevolezza di non essere più attaccati all’àncora salvifica della famiglia. Ora devono vincere ogni giorno le loro più intime paure per affrontare la vita. Al loro fianco non c’è più l’amore incondizionato della famiglia, ma quello degli amici con cui scelgono di navigare.

A contrastare questo racconto ci sono Pino (Artem), Edoardo (Matteo Paolillo), Cardiotrap (Domenico Cuomo), Giulia (Clara Soccini) e Silvia (Clotilde Esposito) che nel bene e nel male vivono ancora il peso dei legami familiari capaci di condizionare la loro vita. È il momento di crescere e questo significa capire chi si vuole diventare e cosa si desidera essere anche perché, ormai, la maggior parte dei detenuti è maggiorenne.

Mare fuori 4 - Maria Esposito e Carmine Recano (foto di Sabrina Cirillo)
Mare fuori 4 – Maria Esposito e Carmine Recano (foto di Sabrina Cirillo)

Tutto cambia…

Quando Mare fuori ha fatto il suo esordio in Rai, ormai quattro anni fa, in pochi avrebbero potuto anche solo immaginare di trovarsi davanti un simile fenomeno di costume, capace di unire più di una generazione attraverso il racconto di tante anime perdute che cercano redenzione sotto il sole e accanto il mare di Napoli, ma dietro a delle sbarre. Ora, questo Mare fuori 4 riparte da un dubbio terribile: a chi ha sparato Rosa Rossi in quei concitati minuti finali della terza stagione? Dubbio che ovviamente viene sciolto immediatamente nei primissimi secondi questa premiere di stagione, e anche se non vi riveleremo il nome quello che possiamo dire è che si tratta di una scelta un po’ scontata.

Nel corso dei restanti quasi 120 minuti però si sono avvertiti dei cambiamenti, specialmente di tono e da un certo punto di vista anche d’intenti. Sì, perché il team di sceneggiatori sembra aver deciso di abbandonare o quantomeno di mitigare le atmosfere più dark delle prime due stagioni, in favore di un approccio più “morbido” nei confronti dei personaggi e del tema di stagione. Un tema che, almeno da quello che si è raccontato, ha a che vedere con la dicotomia famiglia/individualità e che promette di espandere ulteriormente il mondo diegetico portandolo ancora di più fuori dalle mura dell’IPM. Il tutto privandosi di personaggi storici e accogliendone di nuovi, sulla carta anche interessanti.

Mare fuori 4 - Massimiliano Caiazzo e Maria Esposito (foto di Sabrina Cirillo)
Mare fuori 4 – Massimiliano Caiazzo e Maria Esposito (foto di Sabrina Cirillo)

per non cambiare troppo

Uno dei motivi del successo di Mare fuori, e anche forse uno dei suoi difetti principali, è sempre stato il suo enorme debito d’ossigeno nei confronti di un certo immaginario che riguarda Napoli e le sue dinamiche. La sensazione ricorrente, specialmente nel corso delle prime due stagioni, era quella di assistere ad un prodotto che tendeva a rifarsi a dei modelli di racconto già ampiamente calibrati come quella di una Gomorra, quasi arrivando a scimmiottarli, perché gli stessi protagonisti sembravano usciti da quel mondo; le loro espressioni, i loro atteggiamenti, le loro caratterizzazioni e persino certe linee di dialogo pescavano abbondantemente in quell’universo, oltre che da quello della sceneggiata napoletana.

Era impossibile allora pensare che in Mare fuori 4 questo déjà-vu non sbucasse di nuovo fuori come un meccanismo ad orologeria, e infatti è proprio ciò che accade. C’è un alone di artificiosità che proprio non vuole saperne di andare via, nonostante i vari proclami di maggiore realismo e aderenza alle dinamiche carcerarie, però dall’altra parte c’è anche un valore produttivo più ampio fatto di una regia più curata e attenta, di uno stile più asciutto e di una recitazione meno satura che paradossalmente amplificano questa sensazione. Chi tra il pubblico ha apprezzato queste scelte di taglio e costruzione drammaturgici troverà pane per i propri denti, chi invece sperava in qualcosa di diverso rimarrà deluso.

L’aspetto interessante di Mare fuori 4 rimane, però, il conflitto che si genera dal peso delle aspettative familiari, specie quando quelle famiglie di cui si parla combattono per l’egemonia criminale di una città come Napoli. Un conflitto che ovviamente fa scaturire una lunga spirale di odio e violenza, destinata a ripercuotersi direttamente e indirettamente sui protagonisti aumentando posta in gioco e obiettivo interno ed esterno del loro arco di trasformazione. Da questo punto di vista mare fuori continua a giocare piuttosto bene le proprie carte, e la speranza quindi viene riposta in uno sguardo un po’ più maturo e meno da teen drama che vada di pari passo con la crescita dei suoi personaggi. Staremo a vedere.

TITOLO Mare fuori 4
REGIA Ivan Silvestrini
ATTORI Carmine Recano, Antonia Truppo, Tea Falco, Maria Esposito, Massimiliano Caiazzo, Alessandro Orrei, Kyshan Claire Wilson, Salahudin Tidjani Imrana, Francesco Panarella, Giuseppe Pirozzi, Artem, Matteo Paolillo, Domenico Cuomo, Clara Soccini,Clotilde Esposito, Lucrezia Guidone
USCITA 1 Febbraio (primi 6 episodi), dal 14 febbraio stagione completa
DISTRIBUZIONE Rai / Raiplay

 

VOTO:

Tre stelle

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci qui il tuo nome