Mario Biondi, conferenza Dare: «Oso con tanti amici e interpretando classici a me cari»

Mario Biondi - Dare (2)

Mario Biondi compie 50 anni e festeggia pubblicando il nuovo disco Dare, presentato in conferenza stampa, dove il cantante siciliano ha raccontato il progetto, ricco di collaborazioni e di cover da riscoprire

Mario Biondi compie 50 anni e festeggia pubblicando il nuovo disco Dare, in uscita da domani venerdì 29 gennaio con sedici brani, di cui dieci inediti, due remix e quattro cover di grandi classici jazz e soul. Il cantante siciliano ha presentato questo nuovo progetto in conferenza stampa, parlando innanzitutto della scelta del titolo, che ha un duplice significato data la possibile lettura anche in inglese con il verbo to dare che significa osare: «Ho trovato una grande sintonia fra le due parole, scoprendo che il dare è un atto di grande forza e coraggio. Intanto non sai mai quanto sia giusto quello che dai, se la persona che riceve stia ricevendo la cosa giusta e quindi per dare si rischia di osare tanto. Nella mia vita è stato per me una sorta di mantra».

Non solo inediti ma anche cover di artisti che sono stati punti di riferimento per Biondi come Donny Hathaway, di cui ha reinterpretato Someday We’ll All Be Free: «Lo adoro e lo ascolto da tantissimi anni. Per timore reverenziale non ho mai voluto cantare le sue canzoni. Mi ha convinto Fabrizio Bosso a farla insieme a lui» oppure come James Brown: «In questo caso non solo abbiamo toccato un classico come Strangers in the Night, ma l’abbiamo anche stravolto con un sound molto lontano dall’originale».

Nel disco troviamo molte collaborazioni: Dodi BattagliaIl Volo, la band londinese degli Incognito, la cantante e pianista jazz tedesca Olivia Trummer, i musicisti dell’Highfive Quintet di Fabrizio Bosso: «Lavorare con altri artisti mi dà un bagaglio di insegnamento importante. Ogni volta che ti confronti con un artista capisci più da vicino il linguaggio che utilizza. Ad esempio stare sullo stesso palco con Pino Daniele è stata per me un’esperienza incredibile. Avremmo dovuto fare un tour insieme, ma ha deciso di diventare immortale».

In Dare non sono presenti invece le figlie Marica e Zoe, reduci dall’esperienza come coriste nell’ultimo tour di Renato Zero: «Sono state impegnate in questa fantastica avventura con il mitico Renato. Marica doveva essere presente oggi ma è stata chiamata da un signore di nome Giorgio Armani per una sfilata. Stanno facendo tante cose belle entrambe, quando sono libere cerco di coinvolgerle. Vorrei portarle in tour, insieme a mio fratello, ma non so come pagarle…forse con un pacco di pasta».

A proposito di concerti, sono previsti due live a marzo 2021, il 14 all’Auditorium Parco della Musica di Roma e il 16 al Teatro degli Arcimboldi di Milano: «Noi vogliamo esserci, gli elementi della mia band sono disposti a spingere sull’acceleratore, ad essere presenti sul palco, anche in condizioni difficili. Abbiamo girato il mondo vedendo ogni tipo di situazioni: siamo abituati».

Riguardo al divieto da parte del ministro dei beni culturali Dario Franceschini alla presenza di pubblico all’Ariston, Mario ha detto la sua «Il Festival di Sanremo vive di gossip, io non vorrei farne a meno, vorrei vedere Sanremo perché sono italiano, perché ci tengo». Biondi ha partecipato a Sanremo come concorrente per la prima volta nel 2018, con il brano Rivederti. «Ho solo bei ricordi riguardo a Sanremo: l’atmosfera che ho vissuto, la condivisione con l’orchestra. Aver cantato insieme ad Ana Carolina e l’essere uscito sul palco dell’Ariston subito dopo Gino Paoli sono cose che non dimenticherò facilmente».

Mario Biondi - Dare
Mario Biondi – Dare

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