Matteo Romano ha debuttato al Festival di Sanremo 2022 con Virale e nell’incontro con la stampa ha raccontato le sensazioni dopo la prima esibizione di ieri sera e il fatto che ha incontrato un suo mito, Laura Pausini, e molto altro
Matteo Romano ha debuttato al Festival di Sanremo 2022 con Virale e nell’incontro con la stampa ha raccontato le sensazioni dopo la prima esibizione di ieri sera e il fatto che ha incontrato un suo mito, Laura Pausini: «Un’emozione immensa, ho incontrato Laura Pausini nel backstage e mi ha chiesto di farsi una foto con me perché sua figlia è mia fan. Il mio primo concerto quando avevo sei anni è stato il suo. Si è avverato un sogno. Mi ha dato la giusta carica prima di salire sul palco. Dopo la vittoria dei giovani mi sono impegnato al massimo, ho fatto parecchie lezioni di presenza scenica con una docente, volevo essere potente da quel punto di vista perché il brano lo richiama molto. Oltre a TikTok volevo dimostrare che sapevo mantenere alta la concentrazione, sono un perfezionista vocalmente e ci tenevo a fare bene».
Nella serata delle cover di domani sera porterà Your Song di Elton John insieme a Malika Ayane: «La scelta del brano è stata dettata dal portare un brano coerente con il mio percorso. So bene che è ambiziosa, voglio omaggiare Elton e so di avere solo 19 anni. La passione per l’inglese mi ha sempre accompagnato, volevo differenziarmi dal resto per mostrarmi rispetto ad altri Big. Mi rispecchio molto nell’immaginario dell’artista, anche lui suona il piano ed è un cantautore. Your Song è una delle ballate d’amore più belle di sempre, tra le più ricercate e semplici allo stesso tempo, parla dei sentimenti in modo genuino. Malika la trova un’artista con una voce pazzesca, sono stato contento che abbia cantato anche ieri. La sensibilità e il talento che ha mi daranno una mano, non vedo l’ora di condividere con lei questo momento intimo e speciale».
Dopo aver aperto alcune date del Fortuna Tour estate 2021 di Emma Marrone, ieri sera si è esibito in scaletta subito dopo di lei: «Non avrei mai pensato di cantare dopo di lei al Festival. Emma ho avuto modo di conoscerla e la considero un’artista a tutto tondo». Un messaggio che vuole lanciare ai suoi coetanei: «Non voglio farmi portavoce della mia generazione, arrivare il messaggio che essere se stessi ogni tanto ripaga. Abbiamo una mentalità più aperta rispetto alle generazioni precedenti, spero che le battaglie in campo possano portare alla normalizzazione. Ci meritiamo il nostro posto anche al Festival. Anche la sostenibilità è un tema importante che va sostenuto».
I tre giovani, che hanno fatto il salto dalle Nuove Proposte ai Big, sono nella seconda parte della classifica generale: «Sono giudizi soggettivi della sala stampa, siamo arrivati meno, ci conoscono meno. Avremo modo di recuperare, presentiamo tre brani e stili molto diversi. Non la percepisco in modo negativo, siamo già felici di essere qua, la classifica è secondaria».
Matteo ci racconta le sue influenze musicali e il legame con la sua regione: «Sono molto legato alla mia regione, il Piemonte. Sento molto l’appoggio in questo momento della mia città, Cuneo. La mia piccola bolla protetta mi ha consentito di esprimermi al meglio e di raggiungere la discografia, mi sono trasferito a Milano per motivi lavorativi ma quando posso torno sempre. Ho avuto modo di studiare canto dalla seconda media, mi sono fatto le ossa esibendomi nella mia piccola provincia con saggi, concorsi. Mio padre mi ha trasmesso la passione per il cantautorato e la musica classica. Madame per me è un punto di riferimento moderno, rappresenta la mia generazione e l’anno scorso ha trovato la chiave giusta. Sull’internazionale adoro Alessia Cara».
