La nostra recensione di Mi fanno male i capelli, il suggestivo film di Roberta Torre con Alba Rohrwacher e Filippo Timi, che evoca il mito di Monica Vitti, in Concorso alla Festa del Cinema di Roma 2023
Mi fanno male i capelli è un film surreale e poetico dedicato alla memoria, anzi, alla perdita di memoria e alla ossessiva ricerca di quei ricordi che possano ricostruire l’identità. Roberta Torre, dopo Le favolose, torna a indagare il tempo passato come bussola per il presente, appellandosi a un mito del nostro cinema, Monica Vitti, in un gioco di specchi con la sua protagonista che incanta lo sguardo e intenerisce.
La perdita di sé
A causa di una rara sindrome, Monica (Alba Rohrwacher) ha perso la memoria e con essa i confini della propria identità. Un giorno, guardando un film di Monica Vitti, crede di riconoscersi nella sensibilità dell’attrice e nel suo modo di mostrarsi alla macchina da presa.
Le parole dei suoi dialoghi appaiono alla protagonista come elementi rivelatori della sua individualità («Ho l’impressione di scordarmi ogni giorno qualcosa», confessa a Mastroianni nel film di Antonioni La Notte), e inizia così a riprodurli, calandosi completamente nella parte: vestita e pettinata esattamente come la Vitti, Monica mette in scena le sequenze dei suoi film, convincendosi di riportare a galla spezzoni della sua vita passata. Non riuscendo più a ricordare nulla, si appropria di quelle scene per ricomporre una memoria che sia tangibile.
Solo per amore
Il marito Edoardo (Filippo Timi), l’unica persona di cui Monica si ricorda, entra a far parte di questo gioco, recitando con lei i dialoghi dei film, l’unico terreno su cui i due si possono ancora incontrare e tornare ad amare. Edoardo si dedica completamente alla sua cura, facendo da filtro con il mondo reale: è lui che deve far fronte al dissesto economico, tenere a bada lo strozzino che viene a battere cassa, rispondere alle domande perplesse degli amici su una situazione familiare che, dal di fuori, appare folle e incomprensibile.
Timi è struggente nel ruolo del marito innamorato, capace di assecondare ogni richiesta della moglie pur di recuperare un contatto con lei, ormai persa in una dimensione irreale. Un rapporto che ricalca quello tra l’attrice amata da Antonioni e l’amorevole consorte, che l’ha assistita nei suoi ultimi anni di vita, caratterizzati da uno stesso smarrimento esistenziale.
Alba incontra Monica
Nel gioco di specchi tra la protagonista e il suo alter ego cinematografico, Alba Rohrwacher entra perfettamente in risonanza con l’essenza di Monica Vitti, con il suo stupore e la sua ironica indolenza, quell’incertezza del vivere che accumuna entrambe. Tra le due artiste si stabilisce un contatto magico, così come avviene per un dialogo surreale che la protagonista scambia con Alberto Sordi.
Gli abiti di scena in particolare rivestono un’importanza cruciale, sono il mezzo attraverso cui la protagonista “indossa” una seconda pelle per immedesimarsi totalmente nell’altra sé. Mirabile il lavoro di Massimo Cantini Parrini, pluripremiato costumista e due volte candidato all’Oscar, che ha riprodotto, aggiornandoli, gli abiti indossati dalla Vitti in tante delle sue interpretazioni sul grande schermo.
Al servizio della memoria
Roberta Torre osa con un racconto non lineare, che segue il ritmo frammentario tipico dei ricordi. Un film che aderisce totalmente all’estetica della memoria nelle sequenze, nelle riprese, nei materiali d’archivio, spesso inediti, nella fotografia, nelle scenografie. Il tutto avvolto dalle musiche originale di Shigeru Umebayashi, celebre per aver composto le colonne sonore dei film di Wong Kar-wai, tra cui il cult In The Mood For Love. E proprio la Festa del Cinema di Roma, dove il film è in concorso nella sezione Progressive Cinema, ha voluto rendere omaggio al compositore giapponese con un premio alla carriera.
Un film nel quale perdersi
Surreale fin dal titolo (ispirato a una battuta cinematografica della Vitti), Mi fanno male i capelli è un film spiazzante nella sua originalità, che fonde, e confonde, la vita e la finzione. La protagonista diventa sempre più coinvolta nel suo labirinto di fascinazioni, ne viene totalmente assorbita fino a perdersi. In questa vaghezza, anche lo spettatore viene chiamato a smarrirsi: la ricerca di senso sarebbe frustrante, meglio sintonizzarsi con le emozioni per poter apprezzare al meglio un’opera che vive di suggestioni e sa toccare nel profondo.
TITOLO |
Mi fanno male i capelli |
REGIA | Roberta Torre |
ATTORI | Alba Rohrwacher, Filippo Timi, Marina Rocco, Valentina Bacci, Maurizio Lombardi, Alessandro Averone, Nicole De Leo, Elio De Capitani, Rocco Castrocielo |
USCITA | 20 ottobre 2023 |
DISTRIBUZIONE | I Wonder Pictures |
Quattro stelle