Michele Bravi, conferenza La geografia del buio: «Ho imparato a convivere con il dolore»

Michele Bravi 2

Michele Bravi ha presentato in conferenza stampa il nuovo concept album La geografia del buio, volutamente piano e voce: il cantante umbro ha raccontato l’aiuto di Maria De Filippi, di Fedez e di Chiara Ferragni e quanto il dolore lo abbia cambiato

Michele Bravi ha presentato in conferenza stampa il nuovo concept album La geografia del buio, un disco nato dal momento difficile che ha vissuto negli ultimi anni e a causa del quale ha dovuto rielaborare un trauma per riscoprire la luce: «Ho imparato che non si può eliminare il dolore ma conviverci. Il dolore che non curiamo vive al posto nostro, davanti agli altri c’è lui. È un dovere di fronte a se stessi e agli altri cercare di lavorare per domarlo. In Mantieni il bacio scrivo di fare attenzione alle schegge impazzite che sono gli atti di non gentilezza del quotidiano, i quali derivano dal dolore non sistemato. Il dolore ha il suono delle mosche sulle macerie».

Un disco nato tra le mura domestiche, tutto piano e voce e ricco di imperfezioni volute: «Nel disco troviamo il potere evocativo e delle storie nascoste: all’interno troviamo un corpo vivo, volevo che si sentisse lo scricchiolio della sedia e il respiro del pianista durante registrazione, che rientrassero i suoni che fanno parte di quotidianità, dato che è stato realizzato quasi interamente tra le mie mura domestiche. Ho avuto la fortuna di collaborare con il produttore olandese Aic che è un grande musicista di classica contemporanea, coglie la legnosità del piano. Abbiamo imparato a convivere con l’ imperfezione della registrazione e la voce si rompe. Volevo cristallizzare con la musica un momento nero.».

Il disco si apre con il pezzo strumentale A 7 passi di distanza, nato in questo modo: «Per scrivere il disco, la persona che mi ha aiutato a elaborare il dolore mi ha regalato L’amore ai tempi del colera in cui c’è una rincorsa infinita tra due amanti che per incontrarsi si chiudono in questa nave fingendosi malati, dopo aver compiuto un percorso intorno al mondo per ricongiungersi al punto che li separava anche il fuso orario: “Non erano a 7 passi di distanza ma erano in due giorni diversi”».

Michele Bravi 4
Michele Bravi

Ad aiutarlo è stata la comunità LGBT che ha fatto cambiare pure il modo di esprimere l’amore a Michele: «Ho imparato la libertà d’amare. Prima non ero reticente ma ritenevo che fosse rivoluzionario il non dover dire, mentre invece ancora c’era tanto bisogno di parlare. Ho riscoperto la forza della comunità Lgbt che mi ha accolto così liberamente e mi ha insegnato a vivere la libertà della mia storia. Amare è un atto pubblico quale sia la sua forma». Riguardo al momento collettivo che stiamo vivendo, Michele risponde: «Il futuro è una cosa pericolosa. Cito il libro dal titolo Il sussurrio del mondo che ha vinto due anni fa il Premio Pulizter: “Per scoprire i segreti della natura basta praticare un pò più di umanità“.

Michele ha raccontato il contributo inaspettato di alcuni conoscenti tra cui Maria De Filippi, Fedez e Chiara Ferragni: «Sono stato invitato al concerto milanese della mia amica Chiara Galiazzo: con quella sera la mia voce è tornata a cantare veramente. Ho scoperto umanità insospettabile di persone con cui avevo solo una conoscenza, gesti piccoli che hanno avuto una forza propulsiva enorme e senza questi non sarei qui. Sto parlando di Fiorello, di Maria De Filippi che ha discusso molto con me nel suo ufficio e a casa sua, e soprattutto di Fedez e Chiara Ferragni che sono stati i primi. Federico mi chiama e mi dice di raggiungerlo a Los Angeles. Li dissi che non credevo di potermi mettere a scrivere e lui rispose: “Non mi interessa vieni qua”. Mi porta in uno studio, da lui ho avuto un’accoglienza infinita. Erano nelle ultime file degli ultimi concerti che ho fatto, mi ha stupito la loro volontà di vedermi risplendere dal buio».

Michele Bravi_ph credit Roberto Chierici
Michele Bravi – ph credit Roberto Chierici

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci qui il tuo nome