Mina è tornata: il nuovo album Maeba conferma che la tigre di Cremona è ancora viva e vegeta.
Quattro anni dopo l’ultimo album d’inediti (Selfie) e i due dischi con Adriano Celentano, Mina è tornata con Maeba: le 13 tracce dell’album (10 inediti, 2 cover e la ghost track Another Day of Sun), ci restituiscono un’artista e una voce che, nonostante l’andare del tempo, resta imprescindibile per la musica italiana.
Un talento sconfinato
Se negli ultimi cinquant’anni la tigre di Cremona è stata considerata la più grande voce della canzone italiana, un motivo ci sarà: alla soglia degli ottant’anni, il talento di questa straordinaria artista non sembra scalfirsi neanche di un centimetro. Volevo scriverti da tanto è il brano che apre l’album, una ballad delicata, raffinata, intensa; dopo la prima traccia ecco subito il cambio: con Il mio amore disperato siamo catapultati in una balera, dove i ritmi latini si esibiscono con una classe innata. Il tuo arredamento è un ritorno al rock/pop italico degli anni ’80, tra chitarre, tastiere e la voce che viaggia su note altissime. Last Christmas e Heartbreak Hotel, due celeberrimi successi internazionali, vengono riadattati magistralmente (un bellissimo jazz arricchito dalla chitarra slide il primo, swing e folk il secondo, arricchito da un lento intercedere del piano).
Grande, grande, grande
Tra le sorprese dell’album spicca sicuramente ‘A minestrina, cantata insieme a Paolo Conte: una dichiarazione d’amore mai banale, cantata in napoletano dai due che sembrano quasi scambiarsi delle carezze. Un soffio, scritta da Boosta, è brano moderno, che l’autore arrangia strizzando l’occhio al rock inglese (Radiohead in primis). Chiude Another Day of Son, brano già presente nella colonna sonora di La La Land e in loop continuo nelle pubblicità.
Poco da dire, Mina è ancora la regina della nostra canzone.
Maeba, nuovo album di Mina, è uscito il 23 marzo per l’etichetta PDU, distribuito da Sony Music.