Tanta attesa per la seconda stagione di Mindhunter, la serie su Netflix ispirata alla storia del profiler dell’FBI John E. Douglas. Tornerà a dirigere i nuovi episodi David Fincher, questa volta insieme a Andrew Dominik. La storia ruoterà attorno agli assassini di bambini di Atlanta, avvenuti tra il 1979 e il 1981.
Mindhunter 2, David Fincher alla regia e new entry
Disponibili altri dettagli sull’attesissima seconda stagione di Mindhunter, la serie di successo ideata da Joe Penhall e ispirata al libro Mind Hunter: Inside FBI’s Elite Serial Crime Unit, scritto da da Mark Olshaker e John E. Douglas, uno dei primi profiler dell’FBI. David Fincher, produttore esecutivo dello show che ha diretto anche due episodi della prima stagione, tornerà di nuovo alla regia, precisamente per la premiere e il finale. A lui si aggiungono dietro la macchina da presa Andrew Dominik e Carl Franklin. Dominik ha diretto L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford, il documentario su Nick Cave Ancora una volta con sentimento e il film drammatico Cogan – Killing Them Softly, con Brad Pitt, uno degli attori preferiti da Fincher. Franklin, invece, è un veterano della televisione e tra i suoi crediti troviamo Tredici, The Leftovers e House of Cards. Il primo si occuperà della regia di due episodi, il secondo dei restanti.
Nuovi sviluppi
Ma di cosa parlerà la seconda stagione? Su cosa indagherà stavolta l’agente Holden Ford (Jonathan Groff), mettendo a frutto le conoscenze sviluppate in materia di profiling e psicologia criminale? David Fincher ha dichiarato che i nuovi episodi ruoteranno attorno alla vicenda dei cosiddetti “omicidi di bambini di Atlanta”. Con quest’espressione si indicano una serie di cruenti omicidi avvenuti nell’arco di due anni, a cavallo tra la fine del 1970 e gli inizi degli anni ’80, tutti ad Atlanta. Ventotto persone persero la vita, soprattutto bambini e adolescenti. Tutte le vittime erano afro-americane. A Wayne Williams furono attribuiti due degli omicidi – entrambi di persone adulte – e gli furono dati da scontare due ergastoli. Tuttavia, gran parte degli omicidi sono rimasti irrisolti. «Avremo molta musica afro-americana nella seconda stagione», ha affermato Fincher in un’intervista per Billboard nel 2017. «L’aspetto musicale evolverà. Questo per supportare ciò che sta avvenendo nello show e per farlo evolvere a sua volta in maniera radicale tra una stagione e l’altra». Sappiamo infatti che la colonna sonora ha avuto un ruolo di primo piano, quasi fondamentale, in tutta la prima stagione di Mindhunter, costituendo spesso uno dei pochi indicatori di contestualizzazione temporale, con tutte le hit più significative degli anni ’70, ma anche il “controcanto” di tante scene significative. La seconda stagione di Mindhunter, secondo quanto dichiarato in questi giorni, avrà solo 8 episodi. La produzione dovrebbe iniziare alla fine di questo mese o agli inizi di Maggio. Lo show dovrebbe tornare su Netflix con i nuovi episodi agli inizi del 2019.
Vi rimandiamo inoltre alla nostra recensione di tutta la prima stagione di Mindhunter, disponibile in streaming solo su Netflix.