Partite le riprese del futuristico Mondocane, il nuovo film con Alessandro Borghi, prodotto da Matteo Rovere: nel cast anche Barbara Ronchi (Padrenostro) e Ludovica Nasti (L’amica geniale)
Sono in corso le riprese del film Mondocane, opera prima di Alessandro Celli con protagonista Alessandro Borghi. Nel cast anche Barbara Ronchi, Ludovica Nasti, Josafat Vagni e Federica Torchetti e per la prima volta sullo schermo Dennis Protopapa e Giuliano Soprano. Le riprese dureranno 7 settimane e si svolgeranno tra Roma e Taranto.
Mondocane è scritto da Alessandro Celli e Antonio Leotti. La fotografia del film è di Giuseppe Maio, la scenografia di Fabrizio D’Arpino, i costumi di Andrea Cavalletto, il Make-Up and Prosthetic Designer di Roberto Pastore, l’hair stylist di Sharim Sabatini e il montaggio di Clelio Benevento. Prodotto da Matteo Rovere, il film è una produzione Groenlandia con Rai Cinema.
Sinossi
In un futuro non molto lontano, Taranto è una città fantasma cinta dal filo spinato in cui nessuno, nemmeno la Polizia, si azzarda a entrare. Sono rimasti i più poveri che lottano per la sopravvivenza, mentre una gang criminale, le Formiche, capeggiate dal carismatico Testacalda (Alessandro Borghi), si contende il territorio con un’altra gang. Due orfani tredicenni, cresciuti insieme, sognano di entrare in quella banda. Pietro, detto Mondocane per aver superato la prova d’accettazione nella gang, impone Christian al gruppo che lo deride chiamandolo Pisciasotto. Ma qualcosa si incrina nel loro equilibrio mettendo a rischio tutto quello in cui credono. Due grandi amici, quasi fratelli, tra l’amore, il crimine e l’ambizione in un mondo del futuro che assomiglia spaventosamente al nostro.
Le parole di Matteo Rovere
Il produttore Matteo Rovere commenta così: «Groenlandia film continua a scommettere su pellicole che si prefiggono di superare il genere pur rispettandone le regole, in un mix di intrattenimento e qualità della narrazione, che è per noi continuamente la sfida più alta. Il nostro lavoro sulle opere prime è costante, la ricerca di nuovi talenti è l’unica garanzia di futuro per l’industria italiana, e l’incontro con questo copione è stato folgorante».