E’ morto a 90 anni Max Von Sydow, iconico interprete del cinema mondiale, da L’esorcista a Flash Gordon, da Il settimo sigillo a tanti film di Ingmar Bergman, fino a Il trono di spade / Game of Thrones
Il grande attore svedese Max Von Sydow è morto ieri all’età di 90 anni. Lo ha annunciato la sua famiglia «con il cuore spezzato e infinita tristezza».
Tra le oltre 160 interpretazioni in 70 anni di carriera, Von Sydow ha rivestito ruoli iconici come quello di Padre Merrin, che cerca di liberare la piccola Regan dalla possessione demoniaca ne L’esorcista (1973) di William Friedkin o dell’Imperatore Ming, che vuole distruggere il pianeta Terra a colpi di meteoriti nel Flash Gordon (1980) di Mike Hodges, prodotto da Dino De Laurentiis.
Attore feticcio di Ingmar Bergman, ha girato con lui ben 11 film, da Il posto delle fragole (1957) a La fontana della vergine (1960), ma soprattutto Il settimo sigillo (1958), nel quale gioca la famosa partita a scacchi con la morte, diventata una delle scene più celebri della storia del cinema.
Tra i tanti film da ricordare anche Fuga per la vittoria (1981) di John Huston, Hannah e le sue sorelle (1986) di Woody Allen, Minority Report (2003) di Steven Spielberg, Shutter Island (2010) di Martin Scorsese, Robin Hood (2010) di Ridley Scott e Star Wars: Il risveglio della Forza (2015) di J.J. Abrams. Von Sydow ha continuato a recitare fino all’ultimo, doppiando nel 2014 il personaggio Klaus Ziegler ne I Simpson ed interpretando nel 2016 il Corvo con Tre Occhi in 3 episodi de Il trono di spade / Game of Thrones.
Molti i suoi film anche in Italia, dove ha lavorato con Alberto Lattuada in Cuore di cane, Francesco Rosi in Cadaveri eccellenti, Valerio Zurlini ne Il deserto dei tartari (tutti del 1976), Mauro Bolognini in Gran bollito (1977), Pasquale Squitieri ne Il pentito (1985), Dario Argento in Non ho sonno (2001).
Max Von Sydow ha ricevuto 2 nomination all’Oscar, nel 1989 come attore protagonista di Pelle alla conquista del mondo di Bille August e nel 2012 come attore non protagonista di Molto forte, incredibilmente vicino di Stephen Daldry. Ad esse si aggiungono anche 2 nomination ai Golden Globe per Hawaii (1966) di George Roy Hill e il già citato L’esorcista.
La più grande storia mai raccontata 1965