E’ morto Pier Paolo Capponi, celebre attore di cinema e fiction. Lavorò spesso con Fernando Di Leo, ma anche con Dario Argento e i Taviani. Ha avuto un figlio con Mara Venier.
Se n’è andato l’attore Pier Paolo Capponi, malato da tempo e morto ieri a Torri in Sabina, in provincia di Rieti, all’età di 79 anni. Domani i funerali. A metà degli anni ’70 ebbe un figlio con Mara Venier, Paolo, che lo scorso anno lo aveva reso nonno, con la nascita del piccolo Claudio.
Nato a Subiaco, vicino Roma, il 9 giugno 1938, negli anni ’70 Capponi fu celebre attore di film e sceneggiati televisivi, recitando spesso per il maestro del poliziesco italiano Fernando Di Leo: il violento I ragazzi del massacro (1969), in cui interpretava il ruolo del duro commissario alle prese con un gruppo di adolescenti che ha barbaramente ucciso un’insegnante, gli diede una certa notorietà, seguito poi dal ruolo del killer delatore ‘ndranghetano ne Il boss (1973) e da quello di braccio destro del boss Martin Balsam in Diamanti sporchi di sangue (1978). Con Di Leo girò anche la miniserie tv L’assassino ha le ore contate nel 1981.
Pier Paolo Capponi recitò anche per i fratelli Taviani ne I sovversivi (1967) e Fiorile (1993), per Valerio Zurlini in Seduto alla sua destra (1968), per Francesco Rosi in Uomini contro (1970) e Alessandro Blasetti nella serie Racconti di fantascienza (1979). Ricoprì spesso il ruolo di ispettore o commissario, come ne Il gatto a nove code (1971) di Dario Argento, e partecipò ad altri gialli dell’epoca, come Uccidete il vitello grasso e arrostitelo (1970) di Salvatore Samperi, Le foto proibite di una signora per bene (1970) di Luciano Ercoli, Sette orchidee macchiate di rosso (1972) di Umberto Lenzi, e il celebre sceneggiato RAI Dov’è Anna? (1976) di Piero Schivazappa.
Un grande ricordo di Pier Paolo Capponi, un attore che ha lasciato un segno indelebile nel cuore degli italiani. I suoi ruoli indimenticabili ci hanno regalato emozioni e momenti di pura bellezza. Grazie per aver condiviso questo omaggio.