È morto a 94 anni Burt Bacharach, tre volte premio Oscar con hit come Raindrops Keep Fallin’ on My Head e Best That You Can Do e leggendario compositore di I Say a Little Prayer, I’ll Never Fall in Love Again, Magic Moments, Close to You, What the World Needs Now
Burt Bacharach, leggendario cantautore e compositore, noto per hit come Raindrops Keep Fallin’ on My Head, I’ll Never Fall in Love Again e I Say a Little Prayer, è morto ieri nella sua casa di Los Angelse all’età di 94 anni per cause naturali, come confermato dalla sua portavoce Tina Brausam.
Bacharach ha sfornato dal 1950 un numero incredibile di successi nelle classifiche dei brani più venduti, brani amatissimi come Magic Moments, Alfie, I Say a Little Prayer, I’ll Never Fall in Love Again, This Guy’s in Love with You, Walk on By, The Look of Love, Close to you.
Le sue canzoni sono state incise da oltre 1.000 differenti artisti, tra cui in Italia anche Raffaella Carrà. Nel corso della sua carriera ha vinto tre premi Oscar e otto Grammy, tra cui uno per il suo musical di Broadway Promises, Promises.
Il cantautore ha vinto il suoi primi due Oscar nel 1970 per la colonna sonora di Butch Cassidy e per la relativa canzone canzone originale Raindrops Keep Fallin’ on My Head. Il bis è arrivato nel 1982, quando insieme alla moglie Carole Bayer Sager ha vinto per la canzone Best That You Can Do, tema del film Arturo. Ha inoltre composto le colonne sonore di film come Ciao Pussycat, Alfie, Caccia alla volpe di Vittorio De Sica e la parodia di James Bond del 1967 Casino Royale.
Molte delle hit di Bacharach sono state scritte e interpretate da Dionne Warwick. Altri artisti con cui ha collaborato sono Gene Pitney, Cilla Black, Dusty Springfield, Jackie DeShannon, Bobbie Gentry, Tom Jones, Herb Alpert, B.J. Thomas e The Carpenters ed in Italia Mario Biondi e Karima.
Nel 1985 proprio la Warwick incise la sua That’s What Friends Are For insieme ad Elton John, Gladys Knight e Stevie Wonder, devolvendo i proventi alla lotta contro l’AIDS, con seguente vittoria del Grammy come canzone dell’anno.
Nel 1999, Bacharach è apparso nel film Austin Powers: La spia che ci provava, suonando il pianoforte su un autobus insieme a Mike Myers e Vanessa Williams sulla sua famosa canzone What the World Needs Now. Il leggendario cantautore ha anche partecipato al secondo film insieme ad Elvis Costello (col quale vinse il Grammy per I Still Have That Other Girl), portando la sua musica ad un’intera nuova generazione.
Nel 2012, ha ricevuto il Gershwin Prize da Barack Obama, un premio per celebrare il suo contributo alla musica. La sua presenza è andata oltre la musica, essendo stato nominato uno degli “uomini più sexy viventi” dalla rivista People nel 2000 e una delle “50 persone più belle” nel 1999.
Le origini
Burt Bacharach era nato a Kansas City, Missouri, nel 1928. Ha trascorso la sua infanzia a New York con suo padre, un giornalista, e sua madre, una pianista che lo ha ispirato a studiare la musica.
Ha notato la sua passione per la musica infiltrandosi in club jazz. “Erano così incredibilmente emozionanti che all’improvviso mi sono appassionato alla musica in un modo che non avevo mai fatto prima“, ha ricordato nella sua autobiografia del 2013, Anyone Who Had a Heart. “Ciò che ho sentito in quei club mi ha fatto girare la testa“.
Era anche un musicista classico ed ha studiato in scuole a Montreal, New York e California. Una volta uscito dall’esercito nel 1952 è diventato pianista e ha lavorato con artisti come Vic Damone, Ames Brothers e Paula Stewart.
Bacharach ha iniziato la sua carriera come cantautore negli anni ’50 e ha incontrato la leggenda di Hollywood Marlene Dietrich. Nel 1957 si è unito al suo collaboratore di lunga data e paroliere Hal David, morto nel 2012, con il quale ha sfornato una delle sue prime hit, la celeberrima Magic Moments cantata da Perry Como.
La vita privata
Bacharach è stato sposato quattro volte. Ha divorziando dalla sua prima moglie, l’attrice Paula Stewart, nel 1958. Si è sposato per la quarta volta con Jane Hansen nel 1993, con la quale è rimasto fino all’ultimo.
Durante il suo secondo matrimonio con l’attrice Angie Dickinson, i due sono diventati genitori di tre figli. Loro figlia, Nikki Bacharach, ha lottato con la sua salute mentale e si è suicidata all’età di 40 anni nel 2007. Burt Bacharach ha rivelato nella sua autobiografia che Nikki aveva l’Asperger non diagnosticato, una forma di disturbi dello spettro autistico. Gli sopravvivono sua moglie Jane e i suoi altri figli Oliver, Raleigh e Cristopher.