Addio a Ryuichi Sakamoto, compositore da Oscar per L’ultimo imperatore e autore di Furyo e Il tè nel deserto

Ryuichi Sakamoto
Ryuichi Sakamoto

È morto il celebre musicista e compositore Ryuichi Sakamoto, premio Oscar per L’ultimo imperatore di Bernardo Bertolucci ed autore di storiche colonne sonore come Il tè nel deserto, Piccolo Buddha e Furyo

Il celebre musicista e compositore Ryuichi Sakamoto, premio Oscar e per anni autore delle colonne sonore dei film di Bernardo Bertolucci, è morto all’età di 71 anni. Ad annunciarlo un post sui suoi account social ufficiali, che spiega come il grande artista sia deceduto in realtà martedì scorso, ma la notizia sia stata diffusa solo oggi.

In una nota sul sito ufficiale del compositore si legge: «Siamo profondamente rattristati nell’annunciare la scomparsa dell’artista e musicista Ryuichi Sakamoto il 28 marzo 2023. Aveva 71 anni. Mentre era in cura per il cancro scoperto nel giugno 2020, Sakamoto ha continuato a creare opere nel suo studio di casa ogni volta che la sua salute glielo permetteva. Ha vissuto con la musica fino alla fine. Vorremmo esprimere la nostra più profonda gratitudine ai suoi fan e a tutti coloro che hanno sostenuto le sue attività, nonché ai professionisti medici in Giappone e negli Stati Uniti che hanno fatto tutto quanto in loro potere per curarlo. In accordo con i forti desideri di Sakamoto, si è tenuto un servizio funebre con i suoi familiari stretti. Vi preghiamo di comprendere che non siamo in grado di accettare eventuali chiamate di condoglianze, offerte di incensi e fiori, e simili. Infine, vorremmo condividere una delle citazioni preferite di Sakamoto: “Ars longa, vita brevis”. “L’arte è lunga, la vita è breve”. Mentre molti condivideranno questa perdita, vi chiediamo di rispettare la privacy della famiglia durante il loro momento di dolore».

A Sakamoto era stato diagnosticato per la prima volta nel 2014 un cancro alla gola che, dopo il trattamento, era andato in remissione, ma nel 2020 era poi stata la volta di un cancro del retto. In un saggio pubblicato lo scorso giugno, il compositore ha rivelato di essersi sottoposto a un intervento chirurgico alla fine del 2021 per rimuovere il cancro che si era diffuso a entrambi i polmoni e che stava ancora combattendo contro il cancro allo stadio 4. «Dato che sono arrivato così lontano nella vita, spero di poter fare musica fino al mio ultimo momento, come Bach e Debussy che adoro» aveva scritto.

A dicembre, Sakamoto ha condiviso un concerto in streaming intitolato Ryuichi Sakamoto: Playing the Piano 2022, insieme ad un videomessaggio che spiegava che a causa del trattamento, la sua «forza è davvero diminuita, quindi un normale concerto di circa un’ora a novanta minuti sarebbe molto difficile», quindi aveva registrato ogni traccia separatamente prima di montarle insieme «così può essere presentato come un normale concerto».

La carriera di Ryuichi Sakamoto, da Bertolucci all’Oscar

Durante i suoi 50 anni di carriera, con oltre 100 colonne sonore composte, Ryuichi Sakamoto ha vinto numerosi premi tra cui un Oscar, un Golden Globe e un Grammy per il film L’ultimo imperatore di Bernardo Bertolucci tra il 1988 e il 1989.

E sempre grazie al sodalizio con il regista italiano vinse un secondo Golden Globe nel 1991 per un’altra celebre colonna sonora, quella de Il Tè nel deserto, ed ottenne un’altra nomination ai Grammy per Piccolo Buddha nel 1995.

Tra le sue opere più conosciute la colonna sonora del film Furyo (Merry Christmas, Mr. Lawrence) di Nagisa Oshima, in cui ha anche recitato accanto a David Bowie nel 1983, che gli permise di vincere il BAFTA. Nel 2015 fu infine nuovamente candidato al Golden Globe e al Grammy per Revenant – Redivivo di Alejandro G. Iñárritu.

Altri suoi celebri film sono Tacchi a spillo, Il tocco del diavolo, Omicidio in diretta, ma premi sono arrivati anche sia per il suo lavoro da solista che per il suo contributo come membro fondatore della pionieristica band elettronica Yellow Magic Orchestra, tra le cui hits c’è Rydeen, utilizzata in Italia come sigla del celebre quiz Bis condotto da Mike Bongiorno.

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