E’ morto Sergio Zavoli, ex presidente della Rai negli anni ’80, giornalista e inventore di trasmissioni come La notte della Repubblica e TV7, e senatore per 17 anni
Sergio Zavoli, maestro del giornalismo televisivo, volto simbolo della RAI e Senatore della Repubblica per 17 anni, è morto ieri sera a Roma all’età di 96 anni. Nato a Ravenna nel 1923, prima in radio e poi nella tv di Stato ha ricoperto tutti i ruoli possibili, da direttore del telegiornale (1969) a presidente per sei anni (1980-86). Celebre la sua trasmissione inchiesta La notte della Repubblica, fu lui l’ideatore di trasmissioni come TV7 e Controcampo o anche Processo alla tappa (in radio). Zavoli ha poi diretto anche il quotidiano napoletano Il Mattino (1993-94), è stato opinionista per diversi settimanali e pubblicato anche svariati libri, fino alla sua autobiografia Il ragazzo che io fui (2011).
Eletto senatore nel 2001 nelle file dei Democratici di Sinistra, viene riconfermato nel 2006 con l’Ulivo e nel 2008 e 2013 con il Partito Democratico. Nel 2018, a quasi 95 anni, decide di non ricandidarsi, stabilendo comunque il record del più anziano senatore eletto della storia repubblicana (escludendo quindi i senatori a vita). E proprio in Senato ci sarà domani la camera ardente, prima della tumulazione a Rimini.
Il ricordo della Rai
In una nota, la Rai ha voluto ricordare Sergio Zavoli, uno dei suoi uomini simbolo: «La scomparsa di Sergio Zavoli rappresenta una perdita incolmabile non solo per la Rai, con la quale la sua storia professionale e personale è profondamente intrecciata, ma per tutto il Paese. Dopo aver esordito in radio ed aver dato anche in quei primi anni il suo insostituibile contributo, Sergio Zavoli, successivamente impegnato con spessore e intelligenza nel giornalismo sportivo, ha firmato inchieste articolate e penetranti che hanno segnato in profondità la storia civile del paese: approfondimenti come “Nascita di una dittatura” e “La notte della Repubblica” hanno ripercorso in forma problematica pagine drammatiche di storia nazionale mettendo in luce elementi di debolezza e anche capacità di riscatto della società italiana in quei cruciali passaggi. La presidenza della Rai in anni difficili, ruolo svolto sempre con spirito di servizio autentico, ha caratterizzato in profondità un passaggio fondamentale nella storia dei media in Italia. Il successivo periodo nelle Istituzioni come senatore della Repubblica e il ruolo di presidente della Commissione di Vigilanza sul sistema radiotelevisivo sono stati il naturale completamento di un percorso di impegno civile, che Zavoli ha interpretato con un senso profondo dello Stato, inteso come articolazione delle istituzioni democratiche e di servizio alla comunità nazionale. Scrittore attento e acuto, ha valorizzato la lingua italiana utilizzandola con sapienza di volta in volta per veicolare notizie, impressioni, descrivere fatti, spiegare fenomeni sociali e processi politici complessi; Sergio Zavoli è stato un intellettuale al servizio del paese formatosi e cresciuto in Rai, autenticamente intesa come Servizio Pubblico».