È stato trovato morto a 54 anni Luca Bergia, storico batterista e fondatore dei Marlene Kuntz, che dopo 30 anni aveva lasciato la band per insegnare scienze
È morto a 54 anni Luca Bergia, storico batterista e fondatore dei Marlene Kuntz. Il musicista è stato trovato privo di vita stamattina nel suo appartamento di Cuneo. Ignote al momento le cause del decesso e la data dei funerali.
Bergia si era ritirato dalle scene nel dicembre 2020 per dedicarsi all’insegnamento di scienze alle scuole medie di Madonna dell’Olmo di Cuneo e Chiusa Pesio. Nel suo lungo post di addio alla musica scrisse: «Buongiorno a voi, amici di Facebook, è da un bel po’ che non ci si sente e dunque mi pare doveroso e naturale, visto che i tempi sono maturi, raccontarvi un po’ di cosa è successo in questi mesi. Vado dritto al sodo: personalmente sto molto bene e sono molto eccitato dall’essermi proiettato in una nuova fase della mia esistenza. Ma faccio un breve rewind e parto un po’ dal punto dove ci siamo lasciati, ovvero la fine del tour celebrativo 30/20/10 agli albori dell’undicesimo disco di casa Marlene. Sono uscito da quel tour letteralmente spossato, spaesato, privo di energie mentali e creative. Avevo necessità di staccare la spina e prendermi un anno di stop (che poi sarebbero diventati due ) per rimettermi in sesto sia fisicamente che psicologicamente: questa l’origine dei generici “motivi personali” che vi comunicammo all’epoca. Avevo bisogno di tempo e giusta calma per poter rispondere alle inattese domande che si facevano sempre più pressanti e urgenti alla mia mente. E quando i miei fratelli di vita mi chiedevano se ci sarei stato o meno per lavorare al nuovo progetto rispondevo in questi termini, denunciando il mio smarrimento. Ma quasi subito ho risposto di no. E ringrazio Cristiano e Riccardo che hanno capito e permesso di mettere tutto in stand by per concedermi del tempo che fosse solo mio. Conosci te stesso diceva Socrate…era ciò che dovevo fare: un serio esame di coscienza, un viaggio introspettivo che avrebbe toccato le corde più profonde, insondabili e sconosciute del mio animo; risposte a domande scomode che fino ad allora avevo cercato di allontanare. Sinceramente non mi sentivo pronto, né fisicamente né creativamente, per affrontare l’ennesimo disco cruciale: da un versante il precipizio del fallimento, dall’altro uno sperabile successo, per quel che possa significare al giorno d’oggi una parola così inconsistente. Non ci sono mai stati contrasti artistici tra di noi, come magari qualcuno di voi avrà immaginato, alla base di questo mio stop. Nemmeno riguardo al concept: ho sostenuto e contribuito al progetto nella sua fase embrionale e successivamente, nel mio piccolo, mi sono dato all’insegnamento di materie scientifiche alle medie proprio su temi riguardanti la sostenibilità ambientale e la transizione ecologica. Proprio partendo da quella esperienza ho provato una grande gratificazione e un rinnovato entusiasmo nel raccontare ed insegnare in questa mia nuova veste. Una sensazione piacevolmente catartica, di rinascita. E sinceramente è un po’ quello che vorrei fare nel mio futuro a breve termine, chiaramente non sono escluse comparsate musicali, si vedrà. Dunque per ora è tutto, grazie a chi abbia avuto voglia di seguirmi, spero di aver sciolto qualche vostra incognita o allontanato preoccupazioni inopportune. Pertanto, auguro una buona vita a voi e stringo in un vigoroso e sincero abbraccio di amore, rispetto e gratitudine i miei biscius».
La storia dei Marlene Kuntz
1990 – 1999
Marlene Kuntz nasce nel 1990 per opera del chitarrista Riccardo Tesio e del batterista Luca Bergia. Non molto tempo dopo vi si unisce il cantante e chitarrista Cristiano Godano, proveniente dai disciolti Jack On Fire. Arrivano alla finale di Rock Targato Italia nel 1993 e vengono subito notati da Gianni Maroccolo.
Il primo album, “Catartica”, esce nel maggio 1994, ed è pure il primo disco del neonato Consorzio Produttori Indipendenti, mitica etichetta discografica che cesserà la sua attività agli albori del 2002, dopo aver contribuito in larga parte alla rinascita del rock underground italico. Il disco contiene già molti di quelli che diventeranno i “classici” della band, tuttora assai richiesti dal pubblico ai loro concerti. Alla fine dell’anno il disco è in testa a quasi tutti i reader’s poll della stampa specializzata. I CSI eseguono dal vivo una loro versione acustica di un brano dei Marlene Kuntz, “Lieve”, e la incidono nel loro album dal vivo “In quiete”.
Nel maggio 1996 esce “Il vile”, primo disco di un’etichetta indipendente a far capolino nella top 50 della Nielsen. Anch’esso colleziona una serie di canzoni alle quali la band non potrà più rinunciare nelle performance live. Per la sua realizzazione arriva il bassista Dan Solo, che resterà con la band sino al 2003.
Dal 1994 al 1997 i Marlene Kuntz non cessano mai la loro attività live diventando di fatto la band più apprezzata e seguita della scena rock italiana. Una concreta testimonianza di quello che sono i Marlene Kuntz dal vivo la possiamo riscontrare nel film che Francesca Dall’Olio e Guido Chiesa hanno realizzato seguendoli in tour, la videocassetta “Petali di Candore“, uscita nel 1997.
Il 1998 vede l’uscita del mini album “Come di sdegno”, in cui si raccolgono alcuni inediti, remix di pezzi e una lunga improvvisazione di oltre 24 minuti, intitolata “La vampa delle impressioni”.
All’inizio del 1999 esce “Ho ucciso Paranoia”, che, nella sua confezione doppia, comprendente il disco “Spore” di sole improvvisazioni, arriva al sesto posto della classifica dei dischi più venduti. Il disco è accolto dalla stampa specializzata come la prova più matura del gruppo. Al disco seguirà un lungo tour di oltre 80 date in giro per l’Italia, totalizzando complessivamente oltre 100.000 paganti. Tutto questa lunga e felice attività live culmina nella registrazione del loro primo album dal vivo, “H.U.P. Live in Catharsis”, che esce alla fine del 1999. Il titolo di tale disco racchiude e richiama in sé tutti i precedenti: Ho ucciso paranoia (H.U.P.), Il Vile (anagramma di “Live”) e Catartica (Catharsis).
2000 – 2009
Il 13 ottobre 2000 esce “Che cosa vedi”, loro quarto album di studio contenente il famoso duetto con Skin “La canzone che scrivo per te”. Il pubblico ha potuto seguire tutta la lavorazione del disco in tempo reale sul sito www.mk-2000.net (sostituito poi dal nuovo sito ufficiale www.marlenekuntz.com), con anteprime, commenti, filmati, interazione con gli utenti, in un’operazione davvero unica in Italia a quei tempi. Il disco supera la soglia delle 50.000 copie vendute, raggiungendo il traguardo del disco d’oro.
In questi anni i Marlene Kuntz ed il mondo cinematografico si toccano più volte: Guido Chiesa sceglie la loro musica per la colonna sonora del lungometraggio Babylon, un paio di loro brani compaiono in Jack Frusciante è uscito dal gruppo e prendono parte al progetto Materiale Resistente, per il quale vengono realizzati un disco ed un film documentario. Nel 1997 è la volta di Tutti giù per terra, film tratto dal romanzo di Giuseppe Culicchia e girato da Davide Ferrario. Nel 2000 prendono parte al cortometraggio Quando si chiudono gli occhidi Beniamino Catena, presentato al festival di Venezia. Infine nel 2009 Cristiano Godano viene invitato da Davide Ferrario a ricoprire un ruolo d’attore nel suo film Tutta colpa di Giuda.
Nel 2001 esce “Cometa”, mini CD. A fine giugno 2002 tredici nuove canzoni sono pronte e si individuano in Rob Ellis e Head (produttori dell’ottimo Stories from the city, stories from the sea di P.J. Harvey) i collaboratori per la nuova avventura di studio. Il disco viene realizzato a cavallo fra ottobre e novembre a Berlino (al Tritonus Tonstudio), città del tutto appropriata alle suggestioni musicali e culturali della band. Il titolo del quinto disco diventa “Senza peso”. Uscirà il 7 Febbraio, entrerà nella top ten, e conterrà un ospite di assoluto riguardo: Warren Ellis, violinista in pinta stabile di Nick Cave.
28 maggio 2004: i Marlene pubblicano “Fingendo la poesia”, un EP che riprende, valorizzandolo, uno dei brani più belli di “Senza peso”, ma soprattutto presenta le coinvolgenti reinterpretazioni di due capolavori della musica d’autore italiana, “Non gioco più” e “Alle prese con una verde Milonga” (tratti dai repertori di Mina e Paolo Conte), oltre a due brani strumentali inediti. L’EP entra direttamente al secondo posto della classifica, registrando la più alta nuova entrata tra i singoli della settimana.
Il 31 gennaio 2005 viene varato www.insidemarlene.com, sito totalmente dedicato al nuovo album in costruzione dei Marlene Kuntz, che ne mette a fuoco giorno per giorno tutti i dettagli arricchendosi progressivamente di nuovi contenuti.
11 marzo 2005: esce “Bianco sporco”, sesto album. Registrato da Riccardo Parravicini tra Cuneo e Roma e prodotto interamente dai Marlene, il nuovo lavoro si avvale ancora del contributo di Rob Ellis, già produttore artistico di “Senza peso”, e di Victor Van Vugt, ingegnere del suono, missatore e produttore per Nick Cave, P.J. Harvey, Beth Orton e molti altri. Gianni Maroccolo è ospite in veste di bassista. L’album è preceduto dal singolo “Bellezza”, in programmazione radio dal 18 febbraio 2005. Da menzionare il formidabile tour incominciato il 15 Aprile 2005 con la partecipazione di Rob Ellis alle tastiere e di Gianni Maroccolo al basso.
Il tour prosegue, con risultati straordinari di pubblico, fino a trasformarsi lentamente in una nuova veste, denominata dal gruppo “S-low”. Essa segna il primo tentativo di allargare il proprio suono ad una dimensione più intima. Lo scopo: variegare la propria creatività per evitare di fossilizzarsi nel cliché di band noise.
Il 13 ottobre 2006 vengono pubblicati in contemporanea il CD live “S-Low”, registrato durante l’acclamato s-low tour 2006, e il DVD “Mtv Storytellers: Marlene Kuntz”, primo DVD dei Marlene Kuntz registrato il 23 novembre 2005 nel contesto dell’Aula Magna Santa Lucia dell’Università di Bologna.
13 Aprile 2007: con il patrocinio del Museo del Cinema di Torino e della Cineteca di Bologna i Marlene Kuntz portano in tour uno spettacolo in cui, improvvisando dal vivo, sonorizzano il film muto degli anni ’20 “La signorina Else”, tratto dal romanzo di Arthur Schnitzler e organizzato per immagini dal regista tedesco Paul Czinner. Il film, visionario e drammatico, ben si addice alla poetica e alla musicalità dei Marlene, che incantano il pubblico coinvolgendolo in un viaggio emotivo di particolarissimo impatto.
14 settembre 2007: esce “Uno”, settimo album di studio. Registrato a Cuneo e prodotto da Gianni Maroccolo, l’album vede la straordinaria partecipazione di Paolo Conte e Greg Cohen (contrabbassista di Tom Waits). A impreziosire ulteriormente il contenuto del disco alcuni importanti scrittori dell’Italia letteraria collaborano offrendo un contributo in prosa: Stefano Benni, Carlo Lucarelli, Tiziano Scarpa, Enrico Brizzi, Paolo Conte, Marco Lodoli, Gianmaria Testa, Emidio Clementi (dei Massimo Volume), Marco Bosonetto, e Babsy Jones. L’album, che è un concept affascinante sull’amore in tutte le sue sfaccettature, si contraddistingue per la volontà di proseguire nel percorso di emancipazione da ogni cliché e da ogni scontata definizione.
Dal 25 gennaio in programmazione in tutte le radio: Musa, secondo singolo estratto dall’album. Al pianoforte: Paolo Conte.
Nel tour seguente al disco Uno, il Live in love tour, si uniscono al gruppo Luca Lagash Saporiti al basso (ex La Crus e Amor Fou) e il polistrumentista Davide Arneodo.
16 gennaio 2008: esce per la collana 24/7 di Rizzoli “I VIVI”, esordio letterario di Cristiano Godano. Giunto, dopo una sola settimana, alla prima ristampa, è un libro di sei racconti a sfondo prettamente letterario e dunque narrativo.
30 gennaio 2009: esce “Best of Marlene Kuntz”, prima raccolta ufficiale della band. “Festa Mesta”, “Retrattile”, “Canzone di oggi”, L’odio migliore”, “Bellezza”, “Musa”, “Uno”, “La canzone che scrivo per te” (con Skin) sono alcuni dei brani che vanno a comporre la tracklist. Presenti inoltre tre cover: “Impressioni di Settembre” della PFM, “Non gioco più” di Mina, e una versione de “La libertà” di Giorgio Gaber. In più un nuovo brano inedito dal titolo “Il Pregiudizio”.
Giugno 2009: nasce il progetto Beautiful, in cui i Marlene, insieme a Gianni Maroccolo e Howie B, danno vita ad un quintetto di sperimentazione musicale. Al Teatro Petrella di Longiano registrano il loro primo album, uscito in Italia nell’estate del 2010, e portano il lavoro in giro per l’Italia in un tour psichedelico e ipnotico.
20 Novembre 2009: esce per Ala Bianca Group “Cercavamo il silenzio…”, primo doppio CD/DVD live della band. ”Cercavamo il silenzio…” presenta il concerto che i Marlene Kuntz hanno tenuto al Teatro Sannazaro di Napoli durante l’«UNO: live in love tour» in versione teatrale. E’ la prima splendida testimonianza del coronamento del desiderio di Cristiano Godano e soci di portare le loro creature nei teatri.
2010 – 2018
7 Maggio 2010: Canzone in prigione riceve la nomination come miglior canzone originale al David di Donatello 2010. Il brano è scritto e interpretato dai Marlene per il film di Davide Ferrario “Tutta colpa di Giuda”. Il videoclip del brano (regia dello stesso Davide Ferrario) è stato selezionato e premiato come “miglior videoclip dell’anno” in occasione di Roma Videoclip 2009.
23 Novembre 2010: esce per Sony Music “Ricoveri virtuali e sexy solitudini”, ottavo album di studio. Registrato presso la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo (CN), prodotto e mixato dal dj e produttore scozzese Howie B (U2, Bjork, Tricky ecc), l’album si caratterizza per aver portato in studio il sound che la band ha collaudato negli ultimi tour con la nuova formazione a cinque. Un ritorno deciso alle atmosfere rock. La parte visiva è affidata ai video-artisti milanesi Masbedo (Niccolò Masazza e Jacopo Bedoni) che realizzano, dopo una settimana di riprese in Islanda, un progetto che si caratterizza per la realizzazione di 4 video (4 canzoni) fra loro collegati da un filo narrativo. Ne viene anche realizzata una versione da cortometraggio. L’album viene preceduto dal singolo “Paolo anima salva” in rotazione radio a partire dal 22 ottobre 2010.
11 febbraio 2011: ha inizio il tour “Ricoveri virtuali e sexy solitudini”, che vede la band esibirsi per otto mesi in tutta Italia.
Febbraio 2012: i Marlene Kuntz si esibiscono per la prima al Festival di Sanremo presentando il brano “Canzone per un figlio”. Durante la serata dedicata ai duetti internazionali vengono affiancati da Patti Smith, con la quale cantano “The World Became The World”, versione inglese di “Impressioni di settembre”. Con questa esibizione si aggiudicano il Premio Sala Stampa per il miglior duetto.
15 febbraio 2012: esce nei negozi “Canzoni per un figlio”, concept album contenente 12 brani appartenenti alla carriera artistica della band completamente riarrangiati e 2 brani inediti, uno dei quali “Canzone per un figlio”.
21 giugno 2013: arriva con il solstizio d’estate la prima anticipazione il progetto discografico in uscita a fine agosto. E proprio da questo giorno così particolare prende il nome il brano “Solstizio”, il cui video viene pubblicato sul canale ufficiale Vevo del gruppo all’alba del 21 giugno.
19 luglio 2013: irrompe in radio “Il Genio (L’importanza di essere Oscar Wilde)”, il primo singolo estratto da “Nella tua luce”, il disco in uscita il 27 agosto. Si tratta del nono album dei Marlene Kuntz e il primo ad essere totalmente autoprodotto dal gruppo. La Special Edition, contenente gli 11 brani inediti e una bonus track (“Io sono qui”) conquista – in poche ore dalla sua pubblicazione – il #1 nella classifica degli album più scaricati su iTunes.
11 dicembre 2013: è online il video di “Seduzione”, che vede la straordinaria partecipazione di una delle attrici più carismatiche del cinema italiano, Kasia Smutniak, co-protagonista insieme a Cristiano Godano del videoclip firmato dal talentuoso regista Francesco Amato.
Il 22 agosto 2014 entra in rotazione radiofonica “Sotto la luna”, il singolo di lancio del nuovo progetto discografico del gruppo: “Pansonica” in uscita il 16 settembre. Un EP speciale con cui i Marlene Kuntz vogliono celebrare il ventesimo anniversario dalla pubblicazione del fortunato album “Catartica”. Un disco importante, che ha rappresentato un folgorante inizio di carriera per il gruppo.
Il 29 gennaio 2016 esce per l’etichetta Columbia/Sony Music il decimo album in studio “Lunga attesa”. La pubblicazione è stata anticipata dall’uscita del singolo “Fecondità” in programmazione sulle radio e disponibile per il download digitale dal 15 gennaio 2016.In seguito alla pubblicazione, la band inizia il tour di supporto per la prima volta nei club europei il 25 febbraio 2016 da Parigi, proseguendo a Bruxelles, Londra, Dublino, Amsterdam e successivamente in Italia.
Martedì 24 Ottobre 2017, al Teatro Ambra Jovinelli di Roma, viene programmato per 6 serate consecutive Il Castello di Vogelod, film muto del 1926 diretto dal celeberrimo regista Friedrich Murnau. Per questa occasione la band sonorizza dal vivo le immagini e a dare voce ai personaggi è l’attore Claudio Santamaria. Lo spettacolo, grazie allo straordinario successo ottenuto, circuita nei migliori Teatri Italiani a partire da Novembre 2018.
Nel 2019 il tour per festeggiare i 30 anni della band, prima del covid e dell’addio di Bergia.