E’ morto il poliedrico regista inglese Alan Parker, che ha diretto celebri e pluripremiati film come Fuga di mezzanotte, Mississippi Burning, Evita, Angel Heart, Birdy e Saranno famosi, oltre a Pink Floyd: The Wall
E’ morto a Londra il regista inglese Alan Parker, 76 anni, autore poliedrico di film come Fuga di mezzanotte, Mississippi Burning, Evita, Angel Heart, Birdy e Saranno famosi. A confermarlo il British Film Institute, raccontando che Parker è morto dopo lunga malattia.
Nato a Islington il 14 febbraio 1944, Sir Alan Parker ha diretto importanti e spesso iconici film, a partire dal folgorante esordio di Piccoli gangster con Jodie Foster ed altri giovanissimi attori nei panni di gangster anni ’30; il film, in concorso al Festival di Cannes nel 1976, vince 5 BAFTA tra cui quello a Parker per la miglior sceneggiatura (ne aveva già vinto uno l’anno precedente per il suo film tv The Evacuees). Nel 1978 arriva poi quello è che è forse il suo film più celebre, Fuga di mezzanotte, storia di un uomo nell’inferno di un carcere turco dopo l’arresto per contrabbando di hashish. In concorso a Cannes, il film vince due Oscar (per l’adattamento di Oliver Stone e per le musiche di Giorgio Moroder) ed ottiene complessivamente 6 nomination, tra cui quella a Parker per la regia. Va meglio ai Golden Globe, con un trionfo quasi assoluto: 6 premi vinti (compreso miglior film drama) e la nomination alla regia per lui, che si aggiudica invece il BAFTA per la regia.
Nel 1980 Parker dirige il film simbolo per tutti gli aspiranti artisti, Saranno famosi, che vince due Oscar per la colonna sonora e per il celeberrimo brano Fame cantato da Irene Cara. E a proposito di musica, due anni dopo Parker cura la regia della versione cinematografica di Pink Floyd: The Wall, con Bob Geldof ed un racconto molto particolare del concept album della psichedelica rock band inglese. Sempre nel 1982 Parker dirige il dramma familiare Spara alla luna con Albert Finney che si separa dalla moglie Diane Keaton e le ripercussioni che avranno i loro quattro figli, in concorso a Cannes.
E proprio sulla croisette Alan Parker vince il Gran Premio della Giuria nel 1985 con Birdy – Le ali della libertà, con Nicolas Cage e Matthew Modine che, tornati dal Vietnam, pagano le conseguenze degli orrori della guerra. Nel 1987 Parker dirige Mickey Rourke e Robert De Niro nel thriller horror Angel Heart – Ascensore per l’inferno, in cui un detective privato ingaggiato per ritrovare un cantante scomparso che finisce in una vicenda “infernale”. Nel 1988 è la volta di Mississippi Burning – Le radici dell’odio con gli agenti dell’F.B.I. Gene Hackman e Willem Dafoe inviati in Mississippi ad indagare sulla scomparsa di alcuni attivisti per i diritti civili. Il film, in concorso al Festival di Berlino, ottenne ben 7 nomination all’Oscar, tra cui quella a Parker per la regia (candidatura anche ai Golden Globe), aggiudicandosi però solo una statuetta per la fotografia. Il ritorno a Cannes avviene nel 1990 con Benvenuti in paradiso, interpretato da Dennis Quaid, storia d’amore tra un irlandese-americano e una giapponese-americana internata in un campo di prigionia dopo gli attacchi a Pearl Harbor.
L’anno successivo la rumorosa commedia The Commitments, con una band formata dai poveri di Dublino intenzionata a suonare musica soul, vince 4 BAFTA, di cui due personali per Parker, quelli per il miglior film e la miglior regia. Nel 1994 è la volta di Morti di salute, in cui la coppia Matthew Broderick / Bridget Fonda finisce ad inizio secolo nella struttura sanitaria gestita dall’eccentrico Anthony Hopkins. Nel 1996 il film musical Evita, con Madonna e Antonio Banderas nei panni di Evita e Juan Perón a capo della nazione Argentina, catalizza inevitabilmente l’attenzione mondiale. Tratto dal musical di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, il film vince il Golden Globe come miglior film musical/comedy (mentre Parker è candidato per la regia) e l’Oscar e per la canzone You Must Love Me, cantata da Madonna, mentre Parker viene premiato con il Nastro d’Argento europeo. In quello stesso biennio il regista dirige anche alcuni video musicali della signora Ciccone.
Dopo Le ceneri di Angela del 1999 con Emily Watson e Robert Carlyle, che racconta le tristi vicende di una famiglia irlandese, Parker dirige il suo ultimo film nel 2003: The Life of David Gale, con Kate Winslet e Kevin Spacey, in cui un uomo che si batte contro la pena di morte è accusato di aver ucciso un collega attivista e viene mandato nel braccio della morte. In concorso a Berlino, il film non ebbe molta fortuna. Nel 2002 la Regina Elisabetta II lo nomina baronetto fregiandolo del titolo di Sir, mentre nel 2013 Parker viene infine insignito del prestigioso Academy Fellowship dai BAFTA.