E’ morto Franco Zeffirelli, il grande regista italiano conosciuto in tutto il mondo ed autore di Romeo e Giulietta, Fratello Sole sorella Luna e Gesù di Nazareth, oltre che di indimenticabili opere come La traviata.
Secondo quanto riporta il quotidiano La Nazione, si è spento nella sua casa romana Franco Zeffirelli. Il grande regista, autore di film indimenticabili come Romeo e Giulietta, Fratello Sole sorella Luna e Gesù di Nazareth era malato da tempo ed è morto all’età di 96 anni. Era anche un grandissimo tifoso della Fiorentina, che ha subito voluto omaggiarlo su Twitter.
Tutta la Fiorentina piange la scomparsa del grande Maestro Franco Zeffirelli. Genio fiorentino del teatro e del cinema e grande tifoso della ‘viola’.
Rocco Commisso: «Le mie più sentite condoglianze per la scomparsa di un grande uomo» pic.twitter.com/RdSgMO1ir0— ACF Fiorentina (@acffiorentina) 15 giugno 2019
Nato a Firenze il 12 febbraio 1923 come Gian Franco Corsi Zeffirelli, si diploma all’Accademia di Belle Arti della sua città e dopo aver frequentato architettura s’interessa di prosa lavorando a Radio Firenze (1946). Essendo anche attore di formazione debutta nel cinema nel 1947 interpretando il ruolo di Filippo Garrone ne L’onorevole Angelina di Luigi Zampa ed assistendo Luchino Visconti sul set de La terra trema; esordisce come regista teatrale due anni dopo con Lulù ed in seguito si dedica con notevole successo alla regia di opere liriche, attività che svolge con continuità.
Tra gli anni ’40 e ’50 comincia ad affiancare registi celebri come Michelangelo Antonioni, Vittorio De Sica e Roberto Rossellini. Il primo film da lui diretto, dopo esser stato aiuto di Pietrangeli per Il sole negli occhi e Lo scapolo (e nuovamente di Visconti per Senso), è Camping (1958), una commedia sentimentale giudicata dalla critica ancora piuttosto convenzionale. Uno stile più personale dimostrerà invece in La bisbetica domata (1967) ed in Romeo e Giulietta (1968), brillanti trascrizioni shakespeariane realizzate, a giudizio degli esperti, con notevole gusto e sorvegliata eleganza figurativa. Sempre con Visconti, di cui ormai è collaboratore fidatissimo, si occupa tra il 1948 e il 1953 delle scenografie per opere di Cechov, Shakespeare e Williams. Ancora a proposito degli allestimenti teatrali sono da ricordare i cimenti in opere classiche come l’Otello di Shakespeare (che presenta al festival di Stratford-on-Avon nel 1961) e l’Aida di Giuseppe Verdi, nonché nelle produzioni contemporanee come Chi ha paura di Virginia Woolf? di Albee.
Nel cinema restano famose le sue trasposizioni letterarie: dalla romantica vicenda di Romeo e Giulietta del 1968, per la cui regia vinse il David di Donatello e il Nastro d’Argento, oltre ad ottenere la nomination all’Oscar, al Golden Globe e ai BAFTA, a una sentita biografia di San Francesco d’Assisi di Fratello sole, sorella luna del 1972, con cui bissò il David di Donatello. Nel 1982 vinse il BAFTA per il suo La traviata, ottenendo anche la sua seconda nomination all’Oscar. Nel 1990 diresse Mel Gibson in Amleto. E ancora Storia di una capinera del 1993, Jane Eyre del 1995, Un tè con Mussolini con Cher, Judi Dench e il biopic Callas Forever con Fanny Ardant, sugli ultimi giorni della grande diva.
La sua opera è dominata da una vena romantica di accurata sensibilità sia per il particolare che per la definizione dei personaggi. Resta memorabile il suo Gesù di Nazareth del 1977, entrato nella storia del cinema per il ritratto particolarmente umano del Cristo, la cui eterea spiritualità pervade l’intera opera. Infine nel campo dell’opera lirica non si possono dimenticare le storiche produzioni con le maggiori protagoniste del canto di ogni tempo, a cominciare dalla leggendaria Traviata con Maria Callas fino alla Lucia di Lammermoor con la Sutherland, produzioni ancora largamente rimpiante dagli appassionati.