È morto Seymour Cassel, l’attore si è spento per alcune complicazioni legate all’Alzheimer. Durante la sua lunghissima carriera ha collaborato con John Cassavetes, Wes Anderson e Steve Buscemi.
Si possono annoverare circa duecento ruoli della lunga e fulgida carriera di Seymour Cassel, uno dei più grandi caratteristi di Hollywood, che si è spento domenica 7 aprile a Los Angeles all’età di 84 anni, a causa di complicazioni dovute al morbo di Alzheimer. L’annuncio della scomparsa è stato dato dal figlio Matt a The Hollywood Reporter. Nato a Detroit il 22 gennaio 1935, si è specializzato nel dare vita a personaggi ribelli, beanitk, hippie o semplicemente tipi un po’ strambi o stravaganti. Ha studiato recitazione con Stella Adler alla Carnegie Hall dopo un breve periodo in cui ha servito nella marina militare degli Stati Uniti. Cassel ha legato indissolubilmente la prima parte della sua carriera con John Cassavetes, debuttando in Ombre nel 1958 e proseguendo la collaborazione con il regista in Blues di mezzanotte (1961), Volti, per cui ha ottenuto una candidatura agli Oscar nel 1968, Minnie e Moskowitz (1971), L’assassinio di un allibratore cinese (1976) e Love Streams – Scia d’amore (1984). Oltre a Cassavates, l’attore statunitense è stato diretto anche da Don Siegel in L’uomo dalla cravatta di cuoio (1968), da Sam Peckinpah in Convoy – Trincea d’asfalto (1978), da Barry Levinson in Tin Men – Due imbroglioni con signora (1987), da Dennis Hopper in Colors – Colori di guerra (1987).
Ha recitato anche in molte serie tv, come Batman, mentre l’ultima parte della sua carriera è legata al regista Wes Anderson, per cui ha interpretato tre film: è stato Bert Fischer in Rushmore (1998), Dusty ne I Tenenbaum (2001) ed Esteban du Plantier in Le avventure acquatiche di Steve Zissou (2004). Altri titoli memorabili per cui viene ricordato sono: Il rivoluzionario al fianco di Robert Duvall e Jon Voight (1970), Dick Tracy (1990), Mi gioco la moglie a Las Vegas (1992), Proposta indecente (1993) nel ruolo dell’autista di Robert Redford, Può succedere anche a te (1994) e Fratelli per la pelle (2003), e i film diretti da Steve Buscemi, Mosche da bar (1996), Animal Factory (2000) e Lonesome Jim (2005). Oltre al già citato Matt Cassel lascia altre due figlie, Lisa e Dilyn, e sette nipoti.