Night Swim, recensione: quando una piscina diventa il nostro peggiore incubo

Night Swim - Wyatt Russell
Night Swim - Wyatt Russell

La nostra recensione di Night Swim, nuovo horror targato Blumhouse con Wyatt Russell e Kerry Condon: si parte da un concept discreto che viene stirato fino all’inverosimile e annacquato, in un horror che non fa paura

Ancora la Blumhouse. A pochi mesi da L’esorcista – Il credente e ad un anno da M3gan Jason Blum torna ad essere protagonista dei nostri incubi, e questa volta ha scelto un corto del 2014 di Bryce McGuire e Rod Blackhurst come base per questo Night Swim, diretto dal solo McGuire. Come da titolo il luogo in cui a questo giro si scatena una presenza maligna e inarrestabile è la piscina di una villetta di periferia, in cui una famiglia si trasferisce per cercare di cambiare vita dopo una sconvolgente diagnosi medica. Peccato che praticamente non funzioni quasi nulla in questo horror sciatto e prevedibile, il cui discreto concept di partenza viene stiracchiato e annacquato da un’esecuzione terribile.

Night Swim - Amélie Hoeferle, Gavin Warren, Wyatt Russell e Kerry Condon
Night Swim – Amélie Hoeferle, Gavin Warren, Wyatt Russell e Kerry Condon

La piscina assassina

Ray Waller (Wyatt Russell) è un ex giocatore di baseball della Major League costretto al ritiro anticipato a causa di una malattia degenerativa, che si trasferisce in una nuova casa insieme alla premurosa moglie Eve (Kerry Condon), alla figlia adolescente Izzy (Amélie Hoeferle) e al figlio Elliot (Gavin Warren). Sperando segretamente, contro ogni previsione, di tornare a giocare a livello professionistico, Ray convince Eve che la splendente piscina nel giardino sul retro della nuova casa sarà un vero spasso per i bambini e una buona terapia fisica per lui. Ma un oscuro segreto nel passato della casa scatenerà una forza maligna che trascinerà la famiglia negli abissi di un terrore profondissimo.

Night Swim - Wyatt Russell e Kerry Condon
Night Swim – Wyatt Russell e Kerry Condon

La paura, questa sconosciuta

Cominciamo con una verità pressoché assodata: un film dell’orrore dovrebbe instillare paura, oppure orrore se proprio volessimo attenerci al nome. Nel caso in cui la paura non sia l’emozione principale che viene ricercata quantomeno dovremmo provare ansia, inquietudine, appassionarci al destino degli sventurati protagonisti. Cosa vuol dire quando, invece, l’emozione prevalente è la noia se non addirittura l’indifferenza? Qualcosa è andato storto, a livello di scrittura o di messa in scena oppure addirittura di entrambe. Ecco, Night Swim appartiene al secondo caso.

D’altronde i segnali preoccupanti c’erano già a partire dalla genesi del progetto, perché il cortometraggio da cui Bryce McGuire ha attinto per la storia partiva da un concept molto semplice che difficilmente avrebbe potuto riempire 90 minuti di narrazione. Già l’uso di un’arena così ristretta, come quella di una piscina infestata, ti costringe a non poter minimamente allargare la geografia della diegesi sebbene si possa obiettare che l’horror, come genere, lavora tendenzialmente sul restringimento dello spazio e non sulla sua estensione. Benissimo, ma la sensazione claustrofobica non può essere fornita da un luogo aperto come una piscina, neanche durante le scene subacquee.

Perché da una piscina si può scappare abbastanza facilmente, o comunque non è più necessario avvicinarvisi una volta intuito il pericolo. E allora Night Swim introduce il concetto di possessione per sopperire a questa falla logica, una possessione che richiama tutti i personaggi succubi dello spirito malefica all’acqua, la quale qui smette di avere un significato protettivo e salvifico per diventare veicolo di morte e di un male purissimo e spietato. Il punto è che però niente di tutto questo dona al film una qualche parvenza di orrore, la paura resta sul fondo assieme alle monetine lanciate per gioco, ansia e tensione vengono annacquate cosiccome la violenza mai esplicitata.

Night Swim - Amélie Hoeferle
Night Swim – Amélie Hoeferle

Due intuizioni non fanno una prova

Non che in Night Swim sia tutto da buttare senza riserva, a partire dalle performance quantomeno convinte dei quattro protagonisti e in particolar modo della brava Kerry Condon. Purtroppo devono tutti e quattro fare i conti con dei personaggi poco approfonditi e dalla caratterizzazione opaca, anche quando la pellicola si posta dalla dimensione orrorifica a quella personale e affronta l’argomento delle malattie neurodegenerative. Ci sono però due elementi che avrebbero potuto suscitare maggiore interesse: il primo riguarda il modo in cui il concept di partenza viene giustificato, e cioè l’effettivo funzionamento della maledizione (che non sveleremo).

Il secondo è legato ad un’intera sequenza, quella della festa in piscina ed è forse l’unico momento in cui Night Swim riesce a provocare un brivido vero nello spettatore proprio perché sfrutta l’elemento sorpresa nella gegorafia spaziale e temporale meno prevedibile. Certo, è necessaria una certa dose di sospensione dell’incredulità per credere che nessuno si accorga di quello che sta succedendo nel bel mezzo di una piscina piena di gente in pieno giorno, ma in fondo tutti gli horror giocano più o meno sull’esasperazione di determinate situazioni. Peccato che poi le due intuizioni si risolvano o in maniera estremamente fumosa come nel primo caso, o troppo prevedibile come nel secondo.

Purtroppo in un’ora e mezza di tempo McGuire non riesce a trovare il bandolo della matassa, non guarda mai in faccia l’orrore limitandosi a schivarlo o a sfiorarlo, si affida a classici e ripetitivi jump-scare o alle più classiche delle suggestioni. Il risultato è che dopo aver visto Night Swim le piscine non fanno paura esattamente come prima, ma il modo in cui certe idee vengono pensate come valide e meritevoli di un budget neanche troppo basso invece sì. D’altronde, lo si sa, certi produttori sono i veri spiriti malevoli di questo mondo.

TITOLO Night Swim
REGIA Bryce McGuire
ATTORI Wyatt Russell, Kerry Condon, Gavin Warren, Amélie Hoeferle, Jodi Long, Nancy Lenehan, Eddie Martinez
USCITA 22 febbraio 2024
DISTRIBUZIONE Universal Pictures

 

VOTO:

Due stelle

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