Noi e loro, recensione Venezia 81: un intenso Vincent Lindon deve salvare il figlio dai neonazisti

Noi e loro - Vincent Lindon
Noi e loro - Vincent Lindon

Da Venezia 81, in concorso, la nostra recensione di Noi e loro di Delphine Coulin e Muriel Coulin con un abbagliante Vincent Lindon vincitore della Coppa Volpi al miglior attore: un dramma famigliare formulaico ma impattante in cui la speranza non è nell’estremismo

Terzo francese in competizione a Venezia 81 è Noi e loro (che in originale ha il ben più evocativo titolo Jouer avec le Feu), diretto dalle sorelle Delphine Coulin e Muriel Coulin al loro quinto lungometraggio e con protagonista un intenso e magnetico Vincent Lindon che si è portato a casa la Coppa Volpi al miglior attore. Tratto dal romanzo di Laurent Petitmangin “Quel che serve di notte”, è senza dubbio il film più cupo e contemporaneo del terzetto, diviso tra dramma familiare thriller psicologico, perché fotografa la radicale e lenta riaffermazione delle ideologie di estrema destra all’interno della società francese (e non solo) e la loro pericolosa fascinazione.

Noi e loro - Vincent Lindon
Noi e loro – Vincent Lindon

Un figlio da salvare

Pierre (Vincent Lindon), cinquantenne operaio manutentore delle ferrovie, cresce i suoi due figli da solo. I tre sono molto uniti. Louis (Stefan Crepon), il più giovane, sta per lasciare casa per andare all’università a Parigi, poiché ammesso alla prestigiosa Sorbona. Fus (Benjamin Voisin), un po’ più grande, sta invece diventando sempre più schivo. Affascinato dalla violenza milita in gruppi estremisti di destra, l’esatto opposto dei valori di sinistra del padre. Tra loro ci sono sia amore che odio, finché non arriva la tragedia a sconvolgere tutto.

Noi e loro - Vincent Lindon
Noi e loro – Vincent Lindon

Identikit di una famiglia

L’amore di un padre è sufficiente a salvare un figlio dalla morsa dell’estremismo politico (di destra in questo caso)? Ed è ancora possibile per un padre amare un figlio allo stesso modo, quando quest’ultimo diventa tutto il contrario di ciò che il padre avrebbe voluto dal punto di vista ideologico? In Noi e loro (che peccato non aver lasciato il bel titolo originale Jouer avec le feu, la soluzione scelta è molto più scialba) sono queste le domande principali a cui il duo registico composto da Delphine e Muriel Coulin tenta di rispondere.

La famiglia in questione è tutta la maschile (a differenza delle precedenti opere delle sorelle Coulin) e l’avere una prospettiva femminile a raccontarla è sia un punto di forza che un punto debole: se da un lato c’è una maggiore sensibilità nella decostruzione dei legami familiari che attanagliano Pierre e i suoi due figli, e che sono propedeutici in qualche modo alla successiva rottura, dall’altro si ha la sensazione che lo sguardo sia velato di un po’ di superficialità quando le dinamiche del potere maschile e del controllo di quel potere vengono alla luce.

La prospettiva di Noi e loro si fa comunque tentacolare sempre, andando a toccare tutti o quasi tutti i punti critici di una guerra valoriale e umana: l’appartenenza nazionalista contro la contaminazione del sangue (la famiglia di Pierre è sia francese che tedesca), il rigurgito dei più beceri e retorici “pipponi” xenofobi e razzisti, la tolleranza di sinistra di Pierre contro l’intolleranza di Fus e dei suoi amici ma anche il vuoto di valori che si viene a creare in una società profondamente divisa e spaccata, afflitta da incertezza e povertà e in cui la prospettiva di un futuro migliore è data solo dall’istruzione e dalla cultura (Louis). Il tutto raccontato attraverso un vero e proprio identikit familiare, con i conflitti esterni e interni pronti a confluire nella svolta tragica del terzo atto.

Noi e loro - Benjamin Voisin
Noi e loro – Benjamin Voisin

Accumulare la tensione

Il merito maggiore di Noi e loro (che viene già suggerito proprio dal titolo originale) sta nel saper accumulare quanta più tensione possibile nella fase di costruzione, per poi saperla rilasciare a eventi già in moto. Dalla luce sempre fredda alla messa in scena quasi asettica e documentaristica, alla gestione degli spazi interni ed esterni di una casa che non ha nulla di cinematografico o scenografico, fino alla totale dedizione verso il cuore della narrazione e cioè la famiglia con i suoi tre membri, Delphine e Muriel Coulin girano con grande precisione e controllo, riuscendo a non sacrificare ritmo e pacing alla necessità di un approccio intimista.

Dove però Noi e loro non riesce a spiccare il definitivo salto di qualità sta in quella superficialità di sguardo di cui parlavamo poc’anzi, perché si ha la sensazione di una certa tendenza all’esemplificazione e al manicheismo. Tant’è che il film funziona proprio nei momenti in cui il conflitto è circoscritto alle dinamiche familiari, alle incomprensioni, ai litigi e ai pochi silenzi mentre quando si allarga toccando l’esterno e quindi il rapporto di Fus con i suoi nuovi “amici” è tutto un po’ troppo meccanico, troppo da racconto a tesi e quindi meno onesto. Vincent Lindon, però, dimostra sempre di più di essere un attore maiuscolo.

TITOLO Noi e loro (Jouer avec le Feu)
REGIA Delphine Coulin, Muriel Coulin
ATTORI Vincent Lindon, Benjamin Voisin, Stefan Crepon, Sophie Guillemin, Arnaud Rebotini, Édouard Sulpice, Thomas Arnaud, Abdel Bouchendidkh
USCITA Gennaio 2025
DISTRIBUZIONE I Wonder Pictures

 

VOTO:

Tre stelle

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