Noi siamo leggenda, recensione primo episodio: la serie teen drama fantasy con gli ex di Mare fuori

Noi siamo leggenda - Emanuele Di Stefano e il resto dei ragazzi
Noi siamo leggenda - Emanuele Di Stefano e il resto dei ragazzi

La nostra recensione del primo episodio di Noi siamo leggenda, nuovo teen drama con elementi sovrannaturali che ha nel cast diversi ex protagonisti di Mare fuori oltre a Claudia Pandolfi e Antonia Liskova: un episodio pilota funestato da troppi problemi di scrittura

Arriva su Rai2 e su Prime Video in contemporanea Noi siamo leggenda, una nuova scommessa della Tv nazionale a metà tra teen drama e racconto di formazione con una spruzzata di cinefumetto (o tele come in questo caso) e fantasy.

Già presentata in anteprima al Lucca Comics 2023, la serie è diretta da Carmine Elia e vanta nel proprio cast diversi nomi di peso come Claudia Pandolfi, Antonia Liskova e Lino Guanciale ma anche molti degli ex protagonisti di Mare fuori come Nicolas Maupas, Giacomo Giorgio, Valentina Romani e non, come Emanuele Di Stefano, Milo Roussel, Beatrice Vendramin, Giulio Pranno, Sofya Gershvich e Giulia Lin. Il primo episodio, però, non ha fatto che confermare diversi dubbi e paure.

Noi siamo leggenda - Claudia Pandolfi
Noi siamo leggenda – Claudia Pandolfi

Ragazzi e superpoteri

Massimo (Emanuele Di Stefano), un ragazzo di 17 anni, il giorno della morte di sua madre Michela (Raffaella Rea) scopre di avere un superpotere: è in grado di infuocare i palmi delle sue mani. Inizialmente non condivide con nessuno il suo segreto, neanche con i suoi migliori amici Marco (Giulio Pranno) e Andrea (Milo Roussel), finché non viene adottato dall’odiata zia materna Simona (Claudia Pandolfi). Oltre a Massimo, però, saranno anche altri suoi compagni di scuola a scoprire di possedere diversi superpoteri che dovranno decidere di utilizzare per costruirsi un futuro migliore, oppure per distruggere tutto ciò che hanno già.

Noi siamo leggenda - Emanuele Di Stefano
Noi siamo leggenda – Emanuele Di Stefano

L’importanza di una posta in gioco

La scelta di rendere Noi siamo leggenda un racconto intimista che ricalchi tutti gli step più classici del racconto di formazione non è di per sé disprezzabile, né tantomeno lo è la volontà di incasellarlo nell’altrettanto tipico teen drama ormai molto in voga nella serialità nostrana e non. Ciò di cui però questo nuovo prodotto Prime Video/Rai difetta, o sembra difettare, già dal primissimo episodio è la presenza di una posta in gioco chiara, forte e tematicamente coerente. Non aiuta in questo la discutibile scelta di spalmare così tanto la narrazione, dilatandola e facendo in modo che nel pilota succeda ben poco, che tutto resti sospeso in attesa di qualcosa che forse potrà o dovrà accadere.

È impossibile ad ora valutare se nel corso degli episodi questo problema pressante verrà risolto in maniera efficace oppure no, avendo potuto visionare solo il primo, questo pilota non sembra però possedere forza drammaturgica tale da permettergli di trainare con sé tutto il peso della narrazione, anche perché manca un elemento importante di conflitto esterno che qui non sembra proprio esserci e che invece aiuterebbe sia lo sviluppo diegetico che tematico. Noi siamo leggenda si trascina così per un’intera ora senza dare l’impressione che sappia dove stia andando, ma piuttosto fa salire più di un campanello d’allarme per un attendismo immotivato e preoccupante.

Noi siamo leggenda - Antonia Liskova
Noi siamo leggenda – Antonia Liskova

Una discreta messa in scena non basta

È un peccato però che la scrittura incerta penalizzi la messa in scena altrimenti discreta, a partire dai molto dosati ma apprezzabili effetti visivi fino alla fotografia un po’ plastica e patinata che gioca soprattutto sui toni del blu, passando per la regia tutto sommato fluida e senza particolari sbavature dell’ormai veterano Carmine Elia, già regista di Mare fuori. Certo, sequenze particolarmente memorabili non ce ne sono e il tutto rimane un po’ piatto anche per quanto riguarda ritmo e pacing, senza contare l’eccessivo utilizzo di una voce fuori campo didascalica che entra sin dal primo secondo e che chiude l’episodio in maniera circolare e scontata.

Anche la componente recitativa per ora rimane un mistero da sciogliere, perché Claudia Pandolfi è l’unica a saper raccontare il dolore della perdita con una certa efficacia senza strabordare nel melodramma, a differenza del protagonista Emanuele Di Stefano, purtroppo troppo spesso in overacting e plateale nelle sue reazioni. Come già sottolineato è impossibile per ora valutare il resto dei personaggi visto l’esiguo minutaggio a loro disposizione, ma si può già notare come la storyline di Massimo sia già preponderante rispetto alle altre; in un multistrand (cioè un racconto a più archi narrativi) questo non dovrebbe accadere o almeno occorrerebbe un controllo maggiore della materia narrativa.

Noi siamo leggenda - Milo Roussel e Giulio Pranno
Noi siamo leggenda – Milo Roussel e Giulio Pranno

Noi siamo leggenda nasce da un concept anche abbastanza interessante, ma l’assenza di un conflitto esterno e ambientale definiti e l’eccessivo attesismo per ora pregiudicano la visione e l’interesse futuri. Speriamo che nei successivi episodi si cambi marcia in fretta oppure di leggendario rimarrà ben poco.

Guarda le nostra video interviste a Emanuele Di Stefano ➡️ GUARDA ⬅️ e Giulio Pranno ➡️ GUARDA ⬅️

TITOLO Noi siamo leggenda
REGIA Carmine Elia
ATTORI Emanuele Di Stefano, Margherita Aresti, Milo Roussel, Giulio Pranno, Sofya Gershvich, Giulia Lin, Nicolas Maupas, Giacomo Giorgio, Claudia Pandolfi, Pia Lanciotti, Gaetano Bruno, Antonia Liskova, Ettore Bassi, Valentina Romani, Beatrice Vendramin, Lino Guanciale, Alessandro Rovini, Marta Giovannozzi, Antonio Gerardi, Raffaella Rea, Maurizio Aiello
USCITA 22 novembre 2023
DISTRIBUZIONE Rai2 e Prime Video

 

VOTO:

Due stelle

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