La recensione di Odio il Natale, serie tv Netflix romantica ma soprattutto ironica con Pilar Fogliati, Beatrice Arnera, Marco Rossetti, Alessio Praticò e Nicolas Maupas
Un fidanzato per Natale
Tutti amano il Natale. Tutti… tranne Gianna (Pilar Fogliati, qui la nostra video intervista). Non è colpa del presepe, delle lucine, dei regali. È che il Natale, da quando ha trent’anni, ce l’ha con lei. Il Natale la giudica. Il Natale le chiede (e ci chiede): a che punto sei della tua vita? Gianna sinceramente pensava di essere a buon punto, tre amiche (Beatrice Arnera è Titti, Cecilia Bertozzi è Caterina, Fiorenza Pieri è Margherita), un lavoro da infermiera che le piace. Ma il Natale se ne frega del tuo lavoro. A Natale tutto parla di coppia e famiglia. E Gianna una famiglia tutta sua non ce l’ha. E così fa una promessa: alla cena della vigilia arriverà accompagnata. Ma da chi? Ha 24 giorni per scoprirlo.
Facile empatia
In Odio il Natale Pilar Fogliati interpreta la graziosissima Gianna, una ragazza che ama le sue amiche e ama il suo lavoro di infermiera – professione che svolge con passione e che mette in mostra il suo grande cuore. Eppure a Natale si trova a fare i conti con il suo essere single dopo i trent’anni. Le feste parlano di famiglia, mentre lei, a tre anni di distanza dalla fine di un grande amore, ancora non riesce a voltare pagina. Con questi presupposti, facile empatizzare: chi non ha mai faticato a dimenticare un amore?
L’uomo giusto
La famiglia incalza e Gianna decide allora di fare una promessa: al cenone di Natale porterà un fidanzato. Ma quale? Comincia così una disperata ricerca dell’uomo giusto. D’altronde rimediare un appuntamento non è così difficile: tra app di incontri e amici di amici, le opzioni non mancano. Molto più difficile è trovare qualcuno disposto a restare. Gianna comincia così a buttarsi in appuntamenti più o meno improbabili. Ognuno di loro la mette di fronte ad alcuni dei suoi limiti e la spinge a domandarsi quali siano le caratteristiche che cerca in un uomo, ma non solo.
Alla ricerca di se stessi
La ricerca dell’amore diventa anche la ricerca di se stessi e di ciò che si vuole diventare. Odio il Natale resta una storia romantica e leggera, ricca di personaggi pronti ad incarnare vari prototipi di persone: la donna che ha paura di impegnarsi e preferisce fugaci storie da una notte e via, quella che in attesa del grande amore decide di rimanere vergine, il mammone, la mamma super-critica e così via. I tratti vengono appositamente calcati, eppure riescono a rimanere garbatamente piacevoli e credibili.
La più bella Italia
Parlando direttamente con lo spettatore e infrangendo così la quarta parete, la protagonista intraprende questo viaggio lungo 24 giorni (dall’1 al 24 dicembre), in una sorta di “avvento” che affronta più o meno seriamente numerose tematiche: dalla famiglia all’amore, passando per l’amicizia e la fedeltà. Molte le domande che Gianna pone a se stessa e al pubblico, altrettante le risposte. Giovano alla causa una regia vivace e dinamica nella sua semplicità, oltre alla bellezza degli scenari. Odio il Natale passeggia tra Chioggia e Venezia, mostrando scorci della più bella Italia. Lì, tra una chiacchierata in famiglia o un bicchiere di vino tra amiche, si trova il tempo per parlare di tante forme d’amore. Perché in fondo la soluzione non si trova in un uomo, ma nello stare prima di tutto bene con se stessi.
Odio il Natale arriva su Netflix dal 7 dicembre 2022. Diretto da
Davide Mardegan e Clemente De Muro, il cast è formato da Pilar Fogliati, Beatrice Arnera, Fiorenza Pieri, Marco Rossetti, Massimo Rigo, Sabrina Paravicini, Nicolas Maupas, Marzia Ubaldi, Alessio Praticò, Andrea Di Stefano e Cecilia Bertozzi.
