Incredibile agli Oscar 2020: trionfa il film sudcoreano Parasite di Bong Joon-ho che batte i delusi Tarantino, Mendes e Scorsese. Vincono anche Joaquin Phoenix per Joker, Brad Pitt ed Elton John. Ecco tutti i premi
Clamoroso ad Hollywood! La 92ª edizione degli Oscar regala un finale inaspettato e gustoso: il trionfo di Parasite. Il film sudcoreano di Bong Joon-ho sbaraglia infatti i favoriti della vigilia e porta a casa ben 4 statuette. Ma se quella per la miglior sceneggiatura originale e per il miglior film internazionale erano già preventivabili, a sconvolgere la storia di questi Oscar (ma anche del cinema stesso) è arrivata prima la statuetta per il miglior regista, con Bong che ha battuto mostri sacri come Martin Scorsese (al quale però ha lui stesso fatto tributare una standing ovation dalla platea del Dolby Theatre), Quentin Tarantino e Sam Mendes, e soprattutto quella finale per il miglior film, che l’incredulo regista sudcoreano ha ritirato con tutto il cast e i produttori sul palco. Ben 3 le statuette personali per lui. E’ la prima volta nella storia del cinema che un film non girato in lingua inglese (c’era teoricamente un precedente con The Artist, che era però un film muto) riesce a vincere il premio più ambito, con buona pace dei favoriti 1917 e C’era una volta… a Hollywood, e di conseguenza Parasite diventa la prima pellicola della storia a vincere sia miglior film che miglior film internazionale (ex film in lingua straniera), una doppietta che per poco non era riuscita lo scorso anno a Roma di Cuarón.
Per il resto, serata abbastanza scontata con gli Oscar attoriali andati, come già i Golden Globe e i BAFTA, all’avvocatessa Laura Dern di Storia di un matrimonio (prima statuetta ad un attore in un film Netflix) e allo stuntman Brad Pitt di C’era una volta a Hollywood come non protagonisti, alla fragile Judy Garland Renée Zellweger di Judy e al viscerale Joker Joaquin Phoenix di, appunto, Joker come protagonisti. Soprattutto quest’ultimo nel suo lungo discorso di ringraziamento è tornato a parlare di discriminazione e anche di ecologia: «Dobbiamo lottare contro l’idea che una razza, un’idea sia dominante rispetto a qualcuno impunemente. […] Il dono più grande che mi ha dato il cinema è quello di poter dare voce a chi la voce non ce l’ha. E’ arrivato il momento di iniziare a farci portavoce di altre cause, che siano le diseguaglianze di genere, il razzismo, o la discriminazione LGBT. […] Siamo così disconnessi dalla natura, con un punto di vista egocentrico, che andiamo nella natura e la distruggiamo. Commettiamo crimini contro gli animali. Abbiamo paura dell’idea di cambiare, ma dovremmo usare l’amore e la compassione come principi di guida». Phoenix ha anche fatto un personale “mea culpa” per il suo caratteraccio e citato infine il compianto fratello River, prematuramente scomparso: «Ho fatto cose brutte nella mia vita, sono stato egoista, cattivo e crudele. Un collega difficile con cui lavorare. Molti di voi qui seduti in platea mi hanno dato una seconda possibilità ed è lì che viene il meglio dell’umanità. Quando avevo 17 anni mio fratello mi disse “corri verso il rifugio con amore e troverai la pace”».
Più le delusioni che le gioie in questi Oscar, con il frontman Joker che raccoglie solo 2 premi su ben 11 candidature, quelli a Joaquin Phoenix e alla colonna sonora di Hildur Guðnadóttir; l’ennesima beffa per Quentin Tarantino (che stavolta ci sperava davvero) le cui 10 nomination di C’era una volta… a Hollywood fruttano solo i 2 Oscar a Brad Pitt e alle scenografie; poi ancora Martin Scorsese e il suo The Irishman che restano nuovamente a bocca asciutta, con uno 0 su 10 che nella storia del cinema ha avuto solo due precedenti peggiori (Due vite, una svolta e Il colore viola, entrambi con 0 su 11); ancor più deluso Sam Mendes, che sognava la doppietta film/regia, mentre le 10 candidature di 1917 fruttano solo i 3 Oscar tecnici per fotografia, effetti speciali e sonoro. Non sorridono neanche dietro, con 1 sola statuetta a testa (a fronte di 6 nomination) per Storia di un matrimonio (Laura Dern), Jojo Rabbit (sceneggiatura al maori Taika Waititi, meritatissima) e Piccole donne (costumi). 2 Oscar tecnici vanno invece all’ottimo Le Mans ’66 – La grande sfida, quelli per il montaggio e il montaggio sonoro, mentre il miglior trucco e acconciature è quello di Bombshell.
Il miglior film d’animazione è invece Toy Story 4, mentre Sir Elton John, che si è esibito live durante la serata, conquista il suo primo Oscar per il brano (I’m Gonna) Love Me Again dal suo biopic Rocketman. A proposito di esibizioni, inaspettata ed applauditissima (con tanto di standing ovation) quella di Eminem, toccante la beatlesiana Yesterday della star diciottenne Billie Eilish durante l’In Memoriam in cui, tra i grandi scomparsi nell’ultimo anno, sono stati omaggiati anche Franco Zeffirelli e Piero Tosi, oltre a Kobe Bryant e al leggendario Kirk Douglas. Menzionati, infine, gli Oscar onorari consegnati negli scorsi mesi a David Lynch, Wes Studi, Geena Davis e Lina Wertmüller.
Tutti i vincitori e le nomination agli Oscar 2020
MIGLIOR FILM
C’era una volta… a Hollywood
The Irishman
Le Mans ’66 – La grande sfida
JoJo Rabbit
Joker
Piccole donne
Storia di un matrimonio
1917
Parasite
MIGLIOR REGISTA
Martin Scorsese, The Irishman
Todd Phillips, Joker
Sam Mendes, 1917
Quentin Tarantino, C’era una volta… a Hollywood
Bong Joon-ho, Parasite
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Joaquin Phoenix, Joker
Antonio Banderas, Dolor y Gloria
Jonathan Pryce, I due papi
Leonardo DiCaprio, C’era una volta… a Hollywod
Adam Driver, Storia di un matrimonio
MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA
Renée Zellweger, Judy
Charlize Theron, Bombshell
Cinthya Erivo, Harriet
Saoirse Ronan, Piccole donne
Scarlett Johansson, Storia di un matrimonio
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Brad Pitt, C’era una volta… a Hollywood
Anthony Hopkins, I due papi
Joe Pesci, The Irishman
Al Pacino, The Irishman
Tom Hanks, Un amico straordinario
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Kathy Bates, Richard Jewell
Laura Dern, Storia di un matrimonio
Scarlett Johannson, JoJo Rabbit
Florence Pugh, Piccole donne
Margot Robbie, Bombshell
MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
Cena con delitto
Storia di un matrimonio
1917
C’era una volta… a Hollywood
Parasite
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
The Irishman
Jojo Rabbit
Joker
Piccole donne
I due papi
MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE
Dragon Trainer: Il mondo nascosto
I Lost My Body
Klaus
Missing Link
Toy Story 4
MIGLIOR FILM INTERNAZIONALE
Corpus Christi di Jan Komasa
Honeyland di Tamara Kotevska, Ljubo Stefanov
Les Miserables di Ladj Ly
Dolor y Gloria di Pedro Almodovar
Parasite di Bong Joon Ho
MIGLIOR COLONNA SONORA
Joker
Piccole donne
Storia di un matrimonio
1917
Star Wars: L’ascesa di Skywalker
MIGLIOR CANZONE
I Can’t Let You Throw Yourself Away da Toy Story 4
(I’m Gonna) Love Me Again da Rocketman
I’m Standing With You da Atto di fede
Into the Unknown da Frozen II
Stand Up da Harriet
MIGLIOR FOTOGRAFIA
The Irishman
Joker
The Lighthouse
1917
C’era una volta… a Hollywood
MIGLIOR MONTAGGIO
Le Mans ’66
The Irishman
Jojo Rabbit
Joker
Parasite
MIGLIOR SCENOGRAFIA
The Irishman
Jojo Rabbit
1917
C’era una volta… a Hollywood
Parasite
MIGLIORI COSTUMI
The Irishman
Jojo Rabbit
Joker
Piccole donne
C’era una volta… a Hollywood
MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURE
Bombshell
Joker
Judy
Maleficent: Signora del male
1917
MIGLIORI EFFETTI SPECIALI
Avengers: Endgame
The Irishman
1917
Il Re Leone
Star Wars: L’ascesa di Skywalker
MIGLIOR SONORO
Ad Astra
Le Mans ’66
Joker
1917
C’era una volta… a Hollywood
MONTAGGIO SONORO
Le Mans ’66
Joker
1917
C’era una volta… a Hollywood
Star Wars: L’ascesa di Skywalker
MIGLIOR FILM DOCUMENTARIO
Made in USA – Una fabbrica in Ohio
The Cave
The Edge of Democracy
Alla mia piccola Sama
Honeyland
MIGLIOR CORTO DOCUMENTARIO
In the Absence
Learning to Skateboard in a Warzone (If You’re a Girl)
Life Overtakes Me
St. Louis Superman
Walk Run Cha-Cha
MIGLIOR CORTO D’ANIMAZIONE
Dcera
Hair Love
Kitbull
Memorable
Sister
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
Brotherhood
Nefta Football Club
The Neighbors’ Window
Saria
A Sister