Agli Oscar 2023, trionfo assoluto del cult Everything Everywhere All at Once, che ne conquista 7 (di cui 6 principali tra cui Jamie Lee Curtis) ed entra nella storia; Brendan Fraser miglior attore, premiati il Pinocchio di del Toro e Niente di nuovo sul fronte occidentale, italiani flop
Si è conclusa la cerimonia di premiazione degli Oscar 2023, 95ª edizione degli Academy Awards, condotta da Jimmy Kimmel, in cui stanotte si è fatta la storia.
A trionfare è stato, come da pronostici della vigilia, il pirotecnico Everything Everywhere All at Once (recensione) che, forte delle 11 nomination iniziali, ha portato a casa ben 7 Oscar. Una vittoria forte, totale, dopo anni di salomoniche spartizioni delle statuette.
Era infatti dal 2014 che un film – allora fu Gravity – non otteneva un numero così alto di Oscar ed addirittura dal 2009 – con gli 8 di The Millionaire – che non li vincesse la pellicola premiata anche come miglior film.
Oltre al premio come miglior film sono arrivati anche quelli per la regia di Daniel Kwan e Daniel Scheinert, per l’attrice protagonista Michelle Yeoh (prima attrice asiatica a vincere come protagonista), per gli attori non protagonisti Ke Huy Quan e Jamie Lee Curtis, per la sceneggiatura originale sempre ai Daniels, e per il montaggio di Paul Rogers.
Particolarmente importanti i ringraziamenti, con i registi a ricordare come l’idea iniziale fosse «mettere mia mamma in “Matrix”», la Yeoh che ha esortato le donne a non sentirsi mai troppo vecchie e spiegando che le mamme sono le vere eroine, la Curtis che ha omaggiato la sua carriera nei film di genere (vincendo appunto per un film di genere) e l’ex “Data” Quan che commosso ha ricordato la sua storia, dal barcone al centro profughi, alla rinascita dopo un periodo difficile.
Pirotecnico mix di generi, dall’action alla commedia, dall’horror alla fantascienza, il cult movie dei Daniels è quindi entrato nella storia per essersi aggiudicato ben 6 delle 7 categorie principali (film, regia, tre attori su quattro, sceneggiatura), cosa mai avvenuta in 95 edizioni degli Oscar. Undici film erano riusciti a conquistarne 5 su 7, tra cui Accadde una notte, Qualcuno volò sul nido del cuculo e Il silenzio degli innocenti, unici tre titoli a fare en plein nella top 5. Con le 7 statuette conquistate EEAAO si colloca così al 16° posto tra i film più premiati di sempre, al pari di altri undici tra cui Lawrence D’Arabia, Balla coi lupi e Schinder’s List.
4 Oscar anche per il remake bellico tedesco Niente di nuovo sul fronte occidentale (recensione) di Edward Berger, già trionfatore ai BAFTA, che vince come miglior film straniero, oltre alla fotografia, alle scenografie e per la colonna sonora di Volker Bertelmann. Brendan Fraser, anche lui tornato dopo un periodo difficile, conquista meritatamente la statuetta per il miglior attore protagonista per The Whale (recensione), in cui interpreta un uomo gravemente obeso che ad un passo dalla morte cerca di recuperare il rapporto con la figlia. Nel suo discorso ha raccontato di sentirsi come le balene, che riescono a scendere nel profondo, e proprio per trasformarlo nel film è stato fatto un grande lavoro prostetico, premiato anche in questo caso con l’Oscar per il miglior trucco e acconciature.
Le rimanenti statuette sono andate, una a testa, a Women Talking (sceneggiatura non originale a Sarah Polley), Black Panther: Wakanda Forever (costumi), Top Gun: Maverick (sonoro), Avatar: La via dell’acqua (effetti visivi). Il Pinocchio di Guillermo del Toro (recensione) vince come miglior film d’animazione, mentre Navalny è il miglior documentario. La scatenata Naatu Naatu, dal film indiano RRR, è la miglior canzone originale e riesce a battere Lady Gaga e Rihanna, entrambe esibitesi live durante la cerimonia di premiazione, così come Lenny Kravitz che ha accompagnato l’In Memoriam (introdotto da un commosso John Travolta).
Dei dieci titoli candidati come miglior film in tre restano clamorosamente a bocca asciutta. Disfatta per Gli spiriti dell’isola (recensione), partito con 9 candidature: nella storia solo sei film erano riusciti a far peggio (Due vite, una svolta e Il colore viola, con 11 a 0, e altri quattro titoli con 10 a 0); delusione anche per The Fabelmans di Spielberg (che aveva vinto film e regia ai Golden Globe) e Tár, con Cate Blanchett che non riesce a conquistare il suo terzo Oscar. Tornano a casa a mani vuote anche gli italiani Aldo Signoretti, candidato per trucco e parrucco di Elvis (altro film rimasto a 0 nonostante ben 8 nomination), e soprattutto Alice Rohrwacher che con Alfonso Cuarón era favorita per il cortometraggio Le pupille.
Tutti i vincitori e le nomination agli Oscar 2023
Miglior film
Niente di nuovo sul fronte occidentale
Avatar: La via dell’acqua
Elvis
Gli spiriti dell’isola
Everything Everywhere All at Once
The Fabelmans
Tár
Women Talking
Triangle of Sadness
Top Gun: Maverick
Miglior regia
Martin McDonagh – Gli spiriti dell’isola
Daniel Kwan e Daniel Scheinert – Everything Everywhere All at Once
Steven Spielberg – The Fabelmans
Todd Field – Tár
Ruben Östlund – Triangle of Sadness
Miglior attore protagonista
Austin Butler – Elvis
Colin Farrell – Gli spiriti dell’isola
Brendan Fraser – The Whale
Paul Mescal – Aftersun
Bill Nighy – Living
Miglior attrice protagonista
Cate Blanchett – Tár
Ana de Armas – Blonde
Andrea Riseborough – To Leslie
Michelle Williams – The Fabelmans
Michelle Yeoh – Everything Everywhere All at Once
Miglior attore non protagonista
Brendan Gleeson – Gli spiriti dell’isola
Bryan Tyree Henry – Causeway
Judd Hirsch – The Fabelmans
Barry Keoghan – Gli spiriti dell’isola
Ke Huy Quan – Everything Everywhere All at Once
Miglior attrice non protagonista
Angela Bassett – Black Panther: Wakanda Forever
Hong Chau – The Whale
Kerry Condon – Gli spiriti dell’isola
Jamie Lee Curtis – Everything Everywhere All at Once
Stephanie Hsu – Everything Everywhere All at Once
Miglior sceneggiatura originale
Gli spiriti dell’isola
Everything Everywhere All at Once
The Fabelmans
Tár
Triangle of Sadness
Miglior sceneggiatura non originale
Niente di nuovo sul fronte occidentale
Glass Onion: Knives Out
Living
Top Gun: Maverick
Women Talking
Miglior film internazionale
Niente di nuovo sul fronte occidentale (Germania)
Argentina, 1985 (Argentina)
Close (Belgio)
EO (Polonia)
The Quiet Girl (Irlanda)
Miglior film d’animazione
Pinocchio di Guillermo del Toro
Marcel the Shell with Shoes On
Il gatto con gli stivali 2: L’ultimo desiderio
Red
Il mostro dei mari
Miglior colonna sonora
Niente di nuovo sul fronte occidentale
Babylon
Gli spiriti dell’isola
Everything Everywhere All at Once
The Fabelmans
Miglior canzone originale
Applause – Tell It Like a Woman
Hold my hand – Top Gun: Maverick
Lift me up – Black Panther: Wakanda Forever
Naatu Naatu – RRR
This is a life – Everything Everywhere All at Once
Migliore fotografia
Niente di nuovo sul fronte occidentale
Bardo, la cronaca falsa di alcune verità
Elvis
Tár
Empire of Light
Miglior montaggio
Gli spiriti dell’isola
Elvis
Tár
Top Gun: Maverick
Everything Everywhere All at Once
Migliore scenografia
Niente di nuovo sul fronte occidentale
Avatar: La via dell’acqua
Babylon
Elvis
The Fabelmans
Migliori costumi
Babylon
Black Panther: Wakanda Forever
Everything Everywhere All at Once
Elvis
La signora Harris va a Parigi
Migliori trucco e acconciature
Niente di nuovo sul fronte occidentale
The Batman
Elvis
The Whale
Black Panther: Wakanda Forever
Miglior sonoro
Niente di nuovo sul fronte occidentale
Avatar: La via dell’acqua
The Batman
Elvis
Top Gun: Maverick
Migliori effetti visivi
Niente di nuovo sul fronte occidentale
Avatar: La via dell’acqua
Black Panther: Wakanda Forever
Top Gun: Maverick
The Batman
Miglior documentario
All That Breathes
Tutta la bellezza e il dolore
Fire of Love
A House Made of Splinters
Navalny
Miglior cortometraggio documentario
Raghu, il piccolo elefante
Haulout
How do you Measure a Year?
The Martha Mitchell Effect
Stranger at the Gate
Miglior cortometraggio
An Irish Goodbye
Ivalu
Le Pupille
Night Ride
The Red Suitcase
Miglior cortometraggio animato
Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo
The Flying Sailor
Ice Merchants
My Year of Dicks
An Ostrich Told Me the World is Fake and I Think I Believe It