Pagare in sicurezza sulle piattaforme streaming: da Paypal ai più recenti iTunes e Google Play, vediamo quali sono i pagamenti più accettati e più sicuri
Quando si decide di abbonarsi a una piattaforma streaming per vedere la propria serie tv o comunque gustarsi un ottimo film, oltre a controllare l’offerta c’è da capire il metodo di pagamento. Perché, come per qualsiasi transazione sul web, non tutti i metodi sono accettati e non sempre disponiamo di una carta del circuito richiesto.
Un tema molto sentito non solo dai portali on demand ma da tutti i siti che prevedono delle transazioni. Ciò ha portato a una sorta a una situazione perfettamente in linea con tutti i sistemi di pagamento sicuri da utilizzare nei casino online, a parte il bonifico bancario e, ovviamente, il versamento su un deposito nonché con i vari ecommerce presenti sul web.
Ma andiamo nel dettaglio.
La ‘questione’ Paypal
Chi ha un conto su Paypal lo sa molto bene. A causa della ‘guerra’ commerciale che c’è in corso tra Amazon ed eBay, il colosso fondato da Bezos non accetta pagamenti in Paypal. Una limitazione che, c’è da dire, non ha minimamente influenzato il fatturato del marketplace più famoso al mondo.
Perché abbiamo parlato di Amazon? Perché con Paypal non si può pagare l’abbonamento a Prime Video, restando, a conti fatti, praticamente l’unica piattaforma di streaming che non lo accetta. Prime Video è di Amazon e il motivo è ben chiaro. Per tutte le altre aziende di video on demand, da Netflix a Disney+ passando per Infinity+ non c’è alcun tipo di problema al riguardo.
Visa e Mastercard sono praticamente un lasciapassare
Le carte di debito e credito Visa/Mastercard sono un lasciapassare per tutte, ma proprie tutte, le piattaforme di streaming. Così come per l’ecommerce, dove praticamente si contano sulle dita di una mano i siti di commercio elettronico che non le accettano, anche per i portali di streaming non c’è alcun tipo di problema al riguardo.
Chili, Dazn, Discovery+, Disney+, Eurosport, Infinity+, Mubi, Netflix, NowTv, Prime Video, Spotify e sicuramente ne abbiamo dimenticata qualcuna: nessuna problematica se si paga il proprio abbonamento con una carta che si appoggia a Visa e Mastercard.
Per iTunes e Google Play è ancora presto?
Chiudiamo con iTunes e Google Play che, almeno in Italia, sembrano essere un po’ futuristici. Se con Paypal l’unico limite resta il non potersi abbonare a Prime Video, con iTunes e Google Play sono diverse le piattaforme che presentano problemi di questo tipo.
Oltre a Chili, Netflix, NowTv, Prime Video e Spotify possono presentare delle limitazioni. Siamo sicuri che, però, si tratta solo di qualcosa di temporaneo: non appena in Italia si diffonderà questo metodo di pagamento, ci sarà un aggiornamento. Anche perché si rischierebbe, nel caso, di tagliare fuori una fetta di popolazione non indifferente, soprattutto per quanto concerne le nuove generazioni, sempre più ‘cashless’.
Ci sarebbe, infine, la possibilità di usufruire anche di carte regalo. Ma, in questo caso, molto spesso dipende dalla situazione e dalle promozioni in atto. Salvo casi specifici, la gran parte delle piattaforme prevedono la possibilità di usufruire della gift card.