Sanremo 2025 - conferenza seconda serata - Carlo Conti
Nel corso della conferenza stampa della seconda serata del Festival di Sanremo 2025, il conduttore Carlo Conti ha svelato l’ordine di esibizione dei 15 Big che faranno ascoltare di nuovo il loro brano
Nel corso della conferenza stampa della seconda serata del Festival di Sanremo 2025, il conduttore Carlo Conti ha svelato l’ordine di esibizione dei 15 Big che faranno ascoltare di nuovo il loro brano. Ad accompagnarlo sul palco del Teatro Ariston saranno Cristiano Malgioglio, Bianca Balti e Nino Frassica. In apertura si svolgerà la gara delle Nuove Proposte, con le due semifinali che vedranno Alex Wyse contro Vale LP e Lil Jolie, Maria Tomba contro Settembre.
Sanremo 2025 – Ordine di esibizione seconda serata
Sanremo 2025 - conferenza seconda serata - Carlo Conti e Damiano David
Ecco le dichiarazioni di Carlo Conti, Bianca Balti, Cristiano Malgioglio, Damiano David e dei vertici RAI nel racconto minuto per minuto della conferenza stampa della seconda serata del Festival di Sanremo 2025
Ore 13.12, Damiano David entra in Sala Stampa e racconta: «Omaggerò Lucio Dalla che è sempre stato uno dei miei riferimenti, sul palco ci sarà un altro artista. Il brano è una sorpresa. L’emozione è sempre la stessa, stavolta sono da solo. Questo posto è magico, mi sento cresciuto artisticamente. Il tour sarà il più originale possibile che possa rappresentare la nuova visione della mia musica, Roma è andata sold out e annunceremo una seconda data nella Capitale, non sto pensando alla scaletta perché sono pigro».
Ore 13.00, Carlo Conti spiega i suoi obiettivi per l’edizione 2025 e scherza: «In onda ero davvero tranquillo, è andato tutto liscio, anche in compagnia dei miei amici. Cerco di fare questo Festival con della buona musica e sensazioni positive sul palco. Non inviterei Elon Musk, non lo conosco e penso che non avrebbe niente da dire. I problemi con gli audio, bloccato per 20 minuti? Saranno stati i satelliti».
Ore 12.46, Carlo Conti spiega ulteriori dettagli riguardo a cosa farà il super ospite della serata: «Subito dopo la gara delle Nuove Proposte, salirà sul palco Damiano David con una cover che vi sorprenderà. Tornerà poi nel corso della serata per presentare il suo nuovo progetto solista». Ci sarà un omaggio a Paolo Benvegnù da parte di un artista in gara.
Ore 12.42, Cristiano Malgioglio parla dei suoi testi intrisi di sensualità:«Tutti parlano di come mi vestirò ma non sono solo un personaggio pubblico legato alla moda. Ho avuto la fortuna di collaborare con le donne, Mina in particolare. Ho anche vinto Sanremo come autore. Quando scrivo la mia testa diventa femmina, avevo il terrore di farlo per un uomo e invece ci sono riuscito, come con Califano e Celentano. Un doppio senso ci può essere ma lo pensano gli altri, i miei testi non sono mai volgari».
Sanremo 2025 – conferenza seconda serata – Cristiano Malgioglio
Ore 12.36, Bianca Balti spiega perché ha accettato l’invito di Carlo Conti: «Quando ho scelto di partecipare ho pensato di non venire in quanto malata di cancro ma top model e professionista. Questo non perché voglio raccontare dolore ma voglio celebrare la vita. Avrei potuto stare a letto per piangermi addosso, sono qua per divertirmi. In un mio post Instagram ho raccontato che quando mi sono ammalata alcuni brand mi hanno abbandonata, non era una critica, la mia presenza testimonia che mi vogliono ancora qua a lavorare. Non ho ricevuto critiche da parte di chi sta vivendo la mia stessa situazione».
Sanremo 2025 – conferenza seconda serata – Bianca Balti e Carlo Conti
Ore 12.30, la spiegazione del metodo di voto. Stasera e domani voteranno per il 50% le radio e per il 50% il televoto, con tre voti per ciascun utente per ampliare la base di coloro che possono accedere alla votazione telefonica, e sarà decretata una nuova classifica, rispetto a quella stabilita sulla base delle valutazioni della Sala Stampa, di ieri sera. Sabato il voto sarà spartito tra le tre giurie, i primi cinque si porteranno con sè le percentuali ottenute nelle serate precedenti e parte una nuova votazione.
Ore 12.21, Carlo Conti spiega la sorpresa del video registrato dal pontefice: «Non volevo fare paragoni prima e non voglio farli nemmeno adesso, sono lieto dei risultati positivi. Il video di papa Francesco era una sorpresa, dopo averlo incontrato durante la giornata dei Giovani. Appena abbiamo avuto l’okay della presenza di Noa e di Mira Awad gli ho scritto una lettera, dopo qualche giorno mi è arrivato il filmato. Sono stato in silenzio, l’ho mandato ieri in regia, è stata una grande gioia per me».
Ore 12.18, Claudio Fasulo racconta cosa succederà questa sera: «Vedremo 15 Big in gara, inizieremo con le Nuove Proposte, è un tema che ci sta molto a cuore. Alex Wyse sarà contro Vale LP e Lil Jolie, Settembre contro Maria Tomba. La serata è molto ampia e articolata. Ospiti saranno Damiano David, il cast del film Follemente, delle serie Belcanto e Champagne, sul Suzuki Stage si esibirà BigMama. Ritorna il Sanremo Giovani World Tour, un’occasione importante per portare in giro per il Mondo, con date a Montreal, Toronto, Miami, New York e Chicago».
Sanremo 2025 – conferenza seconda serata – Claudio Fasulo
Ore 12.12, Marcello Ciannamea, direttore del Prime Time di Rai1, descrive nel dettaglio i dati degli ascolti: «I numeri ci rendono soddisfatti, uniti alla qualità della serata. Per quanto riguarda la Total Audience si parla di 12 milioni e 600 di spettatori, con il 65% di share. L’incremento si traduce in 400 mila teste in più, pari a 0,3 punti percentuali di share. Il PrimaFestival ha totalizzato 9,3 mil di spettatori con il 41% di share e il DopoFestival, con un dato parziale sino alle 2, con 2,5 mil di spettatori per il 55% di share. Il profilo per target è straordinario, con l’83% dai 15 ai 24 anni, è un Sanremo giovane. Il picco di ascolto è stato di 17,8 milioni, durante l’esibizione di Giorgia, il picco di share all’1.08, poco prima della classifica».
Sanremo 2025 – conferenza seconda serata – Cristiano Malgioglio e Nino Frassica
Ascolti ottimi per la prima serata del Festival di Sanremo 2025, con il Total Audience raggiunto il 65% di share
La prima serata del Festival di Sanremo 2025 registra il 65,3% di share con 12 milioni 600 mila spettatori. Quest’anno è cambiato il sistema di rilevazione, con l’introduzione della Total Audience da parte di Auditel che non tiene più soltanto conto degli spettatori della tv tradizionale, ma anche di coloro che guardano i programmi su dispositivi mobile, sulla smart tv e piattaforme di streamingonline comeRaiPlay.
Molto più rapida la conduzione di Carlo Conti, in compagnia di Gerry Scotti e di Antonella Clerici, con poche pause per lasciare spazio ai 29 brani in gara che sono stati i protagonisti assoluti. Il Festival si conferma un fenomeno di costume, in grado di riunire pubblico di ogni generazione.
La top 5 della prima serata del Festival di Sanremo 2025, non in ordine di classifica, sulla base dei voti della giuria della Sala stampa
Al termine della prima serata del Festival di Sanremo 2025, il direttore artistico e conduttore Carlo Conti e i co-conduttori Antonella Clerici e Gerry Scotti, hanno mostrato la top 5, in ordine casuale, dei brani più votati dalla giuria della Sala stampa, tv e web.
Nelle prime cinque posizioni ci sono Brunori Sas con L’albero delle noci, Giorgia con La cura per me, Lucio Corsi con Volevo essere un duro, Simone Cristicchi con Quando sarai piccola e Achille Lauro con Incoscienti giovani.
Jovanotti è stato super ospite della prima serata del Festival di Sanremo 2025 con un medley di successi e il suo ultimo singolo, ospite con lui Gianmarco Tamberi
Jovanotti è stato super ospite della prima serata del Festival di Sanremo 2025. La sua esibizione inizia tra le strade di Sanremo in compagnia dei musicisti di Rockin’ 1000. Entra poi all’Ariston sulle note de L’ombelico del mondo e continua il medley con Il più grande spettacolo dopo il Big bang, I love you Baby, Fuori onda, A te. Omaggio a Sammy Basso, grande fan del cantautore. In Fuori onda inserisce riferimenti alla politica italiana, alle guerre che sono vicine a noi.
Presente anche Gianmarco Tamberi che annuncia la sua partecipazione alle olimpiadi di Los Angeles del 2028. Conclude con Un mondo a parte, con Dardust al piano, singolo estratto dal nuovo album Il corpo umano che è entrato direttamente al primo posto dei CD, Vinili e Musicassette più venduti della settimana nella classifica FIMI/GFK alla prima settimana di uscita.
Sanremo 2025 – prima serata – Jovanotti e Gianmarco Tamberi
A distanza di otto anni da Oh, Vita! e di tre anni da Il Disco Del Sole, arrivano 15 canzoni che compongono la tracklist dell’album, tutti diverse tra loro, e ognuna parte di un corpo unico che ha voglia di tornare a vivere e a danzare. Il corpo umano è un viaggio musicale che parla di rinascita, libertà e autenticità: ogni traccia è una tappa di un percorso personale e universale, dove emozioni profonde e introspezione si fondono con suoni contemporanei e contaminazioni globali. L’album è un invito ad esplorare i confini della propria identità, affrontare le sfide del cambiamento e celebrare la vita in tutte le sue sfumature.
A pochi mesi dall’annuncio del ritorno live di Lorenzo nei palazzi dello sport che ha fin da subito scatenato l’entusiasmo del pubblico, collezionando già 20 sold-out in calendario, Jovanotti annuncia nuovi appuntamenti del PalaJova: le date alla Vitrifrigo Arena di Pesaro diventano quattro con l’aggiunta dell’8 marzo; quelle all’Unipol Forum di Milano diventano dieci con l’8 e il 9 maggio; al Mandela Forum di Firenze sono sette con il 31 marzo; all’Inalpi Arena di Torino cinque con il 15 aprile; al Palazzo dello Sport di Roma diventano otto con l’aggiunta dell’1 e del 2 maggio; e all’Arena di Verona cinque con il 21 maggio.
Sanremo 2025 – prima serata – Jovanotti e Carlo Conti
Nel corso della prima serata del Festival di Sanremo 2025, Noa e Mira Awad lanciano un messaggio di pace sulle note di Imagine, insieme a papa Francesco
Noa e Mira Awad si sono esibite, nella prima serata del Festival di Sanremo 2025, sulle note di Imagine, lanciando attraverso la musica un forte messaggio di pace. Israeliana e palestinese, unite sullo stesso palco, per invocare la fine delle ostilità. Anche il papa Francesco ha lasciato un video messaggio:“La guerra distrugge i bambini, la guerra è sempre una sconfitta. Desidero vedere chi si è odiato stringersi la mano, abbracciarsi, e dire che la pace è possibile. La musica è bellezza, è strumento di pace, è una lingua che tutti i popoli in diversi modi parlano e raggiunge il cuore di tutti. La musica può aiutare la convivenza”.
La loro collaborazione dura da molti anni e nel 2016 le ha portate a partecipare insieme all’Eurovision in rappresentanza di Israele. Hanno anche pubblicato un album collaborativo, There must be another way, con brani cantati singolarmente e in coppia. All’Ariston sono state ospitate per diffondere un messaggio di pace, unità e solidarietà.
Sanremo 2025 - prima serata - Carlo Conti, Antonella Clerici e Gerry Scotti
Il racconto minuto per minuto della prima serata del Festival di Sanremo 2025, condotto da Carlo Conti con Antonella Clerici e Gerry Scotti, ospite Jovanotti, il primo ascolto delle 29 canzoni in gara
Al via ufficialmente il Festival di Sanremo 2025, con l’omaggio a Ezio Bosso, con la sua voce che si unisce alla melodia della sua musica, Following a bird. Ingresso di Carlo Conti che introduce subito la prima cantante in gara. Gaia interpreta Chiamo io, chiami tu, un brano dal ritmo latineggiante, un tormentone radiofonico sulla falsariga di Sesso e samba, più edulcorato in chiave Ariston.
Tocca poi a Francesco Gabbani con Viva la vita, una ballad ariosa, con un arrangiamento valorizzato dall’orchestra e una struttura che varia tra le due strofe. Il cantautore carrarino ha scritto testi più intensi ma la melodia e l’interpretazione convincono al primo ascolto. Si è sempre posizionato alto e non è da escludere che possa capitare anche in quest’edizione.
Rkomi propone Il ritmo delle cose. Testo e arrangiamento interessante, c’è della critica alla discografia, un certo senso di malessere nei confronti delle convenzioni da rispettare nella società moderna, il tutto muovendo il piede. Peccato per l’accento milanese che risulta troppo evidente, quasi come se fosse corsivo.
Noemi presenta per la prima volta Se ti innamori muori, ballad scritta da Mahmood e Blanco, prodotta da Michelangelo che dirige anche l’orchestra. Prima strofa minimale, dove risalta subito il timbro potente dell’artista romana, con una leggera batteria che subentra dopo il ritornello, prima dell’esplosione finale. Pezzo sanremese, per molti è tra i papabili vincitori, il giudizio è rinviato in tal senso.
La scaletta mette subito dopo un altro brano che porta la firma, tra gli autori di Blanco. Irama ci riprova, stavolta con Lentamente. La sensazione è che non sia il suo pezzo migliore. Sempre una ballad, diversa dalle ultime, meno emotiva a un primo impatto. Sempre un amore che finisce, declinato in una scrittura più istintiva.
I Coma_Cose cantano Cuoricini, pezzo che è destinato a essere molto apprezzato dalle radio, con un ritornello che resta subito in testa, squisitamente anni ’80. Il duo di Milano conferma il recente trend elettronico con un sottotesto intelligente che può essere trasmesso anche con questi toni di estrema leggerezza.
Simone Cristicchi commuove l’Ariston con Quando sarai piccola. Parte con qualche imperfezione vocale, dettata dall’emozione di un testo scritto per la madre affetta da Alzheimer. Nel finale tocca corde notevoli, impossibile restare indifferenti di fronte a una poesia di tale calibro e sensibilità.
Marcella Bella omaggia le donne con una power hit che non convince a un primo ascolto, decisamente al di sotto di proposte analoghe presentate nelle edizioni precedenti, da Paola Turci a Loredana Bertè. La sua Pelle diamante è una canzone trascurabile che si candida per finire in fondo.
Achille Lauro propone Incoscienti giovani, ballad che sa molto di Roma, con echi di Venditti, anche per gli azzeccati fiati nel finale. Un testo denso di immagini cinematografiche per un inno generazionale che potrebbe piazzarsi molto bene.
Noa e Mira Awad si sono esibite sulle note di Imagine, lanciando attraverso la musica un forte messaggio di pace. Israeliana e palestinese, unite sullo stesso palco, per invocare la fine delle ostilità. Anche il papa Francesco ha lasciato un video messaggio, sottolineando l’importanza delle note come veicolo di uguaglianza e condivisione.
Sanremo 2025 – prima serata – Noa e Mira Awad
Giorgia incanta con La cura per me, una ballad intensa, sempre scritta da Blanco, e interpretata magistralmente dall’artista romana. Siamo a livelli nettamente superiori rispetto alla sua ultima partecipazione. Si giocherà la vittoria. Un testo importante, maturo, che sa di vita e di accettazione di se stessi.
Willie Peyote propone la divertente Grazie ma no grazie, con due coriste di colore e un Luca Ravenna che compare all’improvviso tra l’orchestra. Uno dei brani più sociali che affronta con ironia il rifiuto di certi obblighi imposti dal perbenismo imperante. Musicalmente ricorda altri suoi brani, con funky a tinte rap old school.
Rose Villain propone Fuorilegge, brano sulla falsariga di Click Boom, con ballad ed elettronica, belcanto e autotune che si uniscono. Destinata a fare molto bene in radio, difficile azzeccare il suo posizionamento in classifica. Sembra maturata sul palco a livello interpretativo.
Jovanottisuper ospite, entra all’Ariston sulle note de L’ombelico del mondo e continua il medley con Il più grande spettacolo dopo il Big bang, I love you Baby, Fuori onda, A te. Omaggio a Sammy Basso, grande fan del cantautore. Presente anche Gianmarco Tamberi che annuncia la sua partecipazione alle olimpiadi di Los Angeles del 2028. Conclude con Un mondo a parte, con Dardust al piano, singolo estratto dal nuovo album Il corpo umano.
Sanremo 2025 – prima serata – Jovanotti e Gianmarco Tamberi
Olly presenta Balorda nostalgia, tra i favoriti alla vigilia. Conferma di avere un pezzo molto forte, interpretato con estrema intensità. Una ballad dal gusto sanremese e un crescendo che potrebbe fare breccia in tutte le giurie.
Elodie partecipa con Dimenticarsi alle 7. Un brano finalmente all’altezza, in grado di unire drammaticità, tradizione e accenni elettronici che saranno apprezzati da un pubblico multigenerazionale e dalle radio. Aveva bisogno di una canzone in grado di spingere il suo debutto negli stadi e potrebbe averlo trovato.
Shablo ci trasporta in America con La mia parola, un coro gospel, una street song cantata da Joshua, Tormento e Guè. Una canzone hip hop e old school, coraggiosa per un palco come l’Ariston, ricorda i Sottotono ma echi oltreoceano la rendono musicalmente travolgente. Outsider.
Massimo Ranieri presenta Tra le mani un cuore, scritta da Tiziano Ferro e da Nek. Ancora il mare come immagine predominante in un testo interpretato magistralmente da una delle voci più potenti del panorama musicale italiana, con un arrangiamento minimale, quasi da musical.
Raf è l’ospite del Suzuki Stage di Piazza Colombo. Si esibisce sulle note di Self Control, brano che festeggia 40 anni e che l’artista porterà nei teatri nel corso del 2025. Tocca poi a Tony Effe, tra i più discussi, con Damme ‘na mano. Uno stornello romano per il debutto al Festival. Non è credibile in questa nuova veste.
Serena Brancale regala atmosfere mediterranea con la sua Anema e core. Una proposta tra le più innovative della kermesse, un pezzo non immediato che fa, però, ballare al primo ascolto. Non ha pretese di classifica, segue la scia inaugurata con Baccalà, un compromesso necessario per arrivare al mainstream, dopo essere diventata un punto di riferimento del circuito jazz.
Brunori Sas incanta con L’albero delle noci, un pezzo dal retrogusto degregoriano, una sentita dedica a sua figlia, con uno dei testi migliori dei Big. La interpreta con il sorriso sulle labbra, convince alla sua prima apparizione all’Ariston dopo una lunga gavetta e risultati importanti già raggiunti.
I Modà presentano Non ti dimentico, una ballad che si inserisce nel loro repertorio sentimentale. Kekko sembra a suo agio sia nel camminare che nella voce, dopo l’infortunio durante le prove generali di ieri.
Clara si esibisce sulle note di Febbre. Ricorda molto Diamanti grezzi. Sa rappare e lo dimostra con strofe serrate, il testo ha anche degli sprazzi interessanti ma è tutto già sentito…da lei. Aveva la grande opportunità di mostrare altre sfaccettature e invece ha puntato sul sicuro, dopo il successo dell’ultimo anno.
Lucio Corsi porta il suo mondo fiabesco con Volevo essere un duro, un ammissione di fragilità, l’accettazione che in una società che si vuole perfetti è un gesto coraggioso accettare i propri limiti e scegliere di essere se stessi invece di conformarsi alla massa. Lui è ne è l’esempio artisticamente parlando, attingendo a una classe cantautorale raffinata, da Ivan Graziani ad Alberto Fortis.
Fedez era un altro tra gli artisti più attesi alla vigilia. Convince la sua Battito che unisce un testo potente e autobiografico a un ritmo non scontato. Trema e sembra quasi commuovere a un certo punto. Non sta vivendo un momento facile, ci limitiamo ad apprezzare la scelta di partecipare.
Bresh propone la sua La tana del granchio che trasuda Genova da ogni nota. Un pezzo che rispecchia la sua recente proposta musicale e che lo fa conoscere al grande pubblico. Il capoluogo ligure sta vivendo un periodo florido e lui è uno dei massimi esponenti della nuova generazione musicale della città.
Sarah Toscano presenta Amarcord. La più giovane cantante in gara propone un brano up tempo che è valorizzato dagli archi, un pezzo adatto alla sua età, con echi vintage per descrivere un amore che è finito. In molti avevano ritenuto che la vincitrice dell’ultima edizione di Amici non meritasse questo palco e ha fatto zittire gli scettici.
Un altro debutto in gara è quello di Joan Thiele con Eco, tra le proposte più interessante musicalmente parlando, a metà tra colonna sonora di morriconiana memoria e un pizzico di Mina, per un pezzo autobiografico dedicato al bel rapporto con il fratello. Non ha pretese di classifica ma si distingue anche a discapito dell’orario.
Rocco Hunt propone Mille vote ancora, tra i testi più sociali dei 29. Il rapper campano, dopo alcuni tormentoni estivi, torna alle origini con un pezzo che denuncia la violenza delle periferie del Sud, invitando i suoi coetanei a usare il dialogo come risoluzione delle controversie, sperando che lo Stato sia più vicino ai problemi del territorio.
Francesca Michielin presenta la sua revenge song dal titolo Fango in paradiso, una canzone in cui emerge tutta la rabbia, anche interpretativa, nei confronti dell’ex, con alcune immagini efficaci che descrivono la sofferenza che ha provato. Una prova convincente per un’artista che al Festival ha fatto sempre bene.
Chiudono i The Kolors con Tu con chi fai l’amore, una sorta di proseguo della hit dello scorso anno, con una vena più indie grazie alla penna di Calcutta. Un altro sicuro tormentone che piacerà molto alle radio.
Il direttore artistico e conduttore Carlo Conti e i co-conduttori Antonella Clerici e Gerry Scotti, hanno mostrato la top 5, in ordine casuale, dei brani più votati dalla giuria della Sala stampa, tv e web. Nelle prime cinque posizioni ci sono Brunori Sas con L’albero delle noci, Giorgia con La cura per me, Lucio Corsi con Volevo essere un duro, Simone Cristicchi con Quando sarai piccola e Achille Lauro con Incoscienti giovani.
Ecco cosa ha raccontato Alex Wyse che salirà domani sul palco del Teatro Ariston di Sanremo, nella categoria Nuove Proposte, con il branoRockstar
Alex Wyse è stato selezionato tra i quattro artisti in gara tra le Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2025, dove presenta al pubblico il brano Rockstar con Artist First. Il brano è disponibile sulle piattaforme digitali, esplora la libertà come un ideale fragile e sfuggente, che si intreccia alla ricerca di identità e al bisogno di liberarsi dai vincoli emotivi.
Nella conferenza stampa, alla vigilia della sua prima esibizione, descrive con queste parole la canzone: «La definisco come un invito a essere noi stessi, a inseguire quello che siamo davvero, non è scontato esserlo, è dare valore alle cose importanti. Questo Festival lo dedico a mia nonna che mi ha lasciato di recente. Mi fanno sentire liberi inseguire i sogni, emozionarmi. Non mi sento libero di fronte al giudizio, soprattutto sui social. La canzone è nata ad agosto, avevo bisogno di esternare questo concetto di libertà».
La libertà, nella sua visione, è una meta ambita ma spesso dolorosa, segnata dal peso delle scelte e delle conseguenze. L’artista naviga tra l’incertezza e una nostalgia profonda per ciò che è irrimediabilmente perduto. Il vivere da rockstar diventa così un tentativo di raggiungere questo sogno di libertà assoluta, pur affrontando le sfide dei sentimenti, degli errori e del proprio percorso di crescita personale. Emerge anche uno sguardo al passato: «Il racconto ha anche una vena nostalgica, nei testi spero che possiamo scrivere quello che vogliamo, non mi avvicino a un linguaggio da trap, scrivo canzoni d’amore».
L’artista ha annunciato due nuovi appuntamenti che lo vedranno protagonista.
Entrambe le date sono organizzate e prodotte da A1 Concerti e sono il 24 maggio al Fabrique di Milano e il 26 settembre all’Atlantico di Roma. I biglietti sono disponibili sul sito di Ticketone.
Ecco cosa hanno raccontato Vale Lp e Lil Jolie che saliranno domani sul palco del Teatro Ariston di Sanremo, nella categoria Nuove Proposte, con il branoDimmi tu quando sei pronto per fare l’amore
Tra poche più di ventiquattro ore Vale Lp e Lil Jolie saliranno sul palco del Teatro Ariston di Sanremo, nella categoria Nuove Proposte, con il branoDimmi tu quando sei pronto per fare l’amore (Sugar Music – BMG) e hanno scelto di farlo portando sul palco le parole che non solo riassumono uno dei significati della loro canzone ma sono il manifesto della fondazione Una Nessuna Centomila guidata da Fiorella Mannoia: Se io non voglio tu non puoi.
Le due artiste campane, che abbiamo video intervistato, hanno spiegato, in conferenza stampa alla vigilia della loro esibizione, di cosa parla il brano: «Per noi è un momento importante per l’esposizione mediatica di questo palco e il messaggio del testo che, con ironia, cerca di fare luce su una vicenda attuale, parla di rispetto e di consenso. Già la gara di dicembre è stata emozionante, siamo orgogliosi di essere entrati a far parte del progetto ‘Una, nessuna, centomila’, del suo laboratorio artistico e di farsi portavoce. Abbiamo chiesto il permesso di poterci affiancare a un’associazione del genere».
Cosa le attende per il futuro e cosa le ha spinte a dare vita a un duo: «Veniamo dalla provincia, sino a pochi anni fa non sapevamo nemmeno cosa ci fosse oltre, stiamo costruendo un sogno e insieme. Ci sarà un disco post Sanremo che parla di quello che è cambiato intorno a noi, ci ha connesso con quello che siamo. Dopo la partecipazione di Lil a Sanremo abbiamo pensato di dare vita a questo progetto condiviso, siamo amiche da tempo e ci sentivamo pronte per metterci in gioco insieme».
Non si fermerà tutto a Sanremo ovviamente e continueranno a portare avanti la loro istanza anche con il joint album previsto per la primavera e durante il Le ragazze della valle Live che le vedrà protagoniste insieme sul palco il 4 ottobre a La Santissima di Napoli e il 9 ottobre al Largo Venue di Roma. I biglietti per entrambi i concerti sono disponibili su TicketOne.it e nei circuiti di vendita e prevendita abituali. Per info: www.magellanoconcerti.it.
Ecco cosa ha raccontato Elodie nella conferenza stampa al Festival di Sanremo 2025, dal brano in gara Dimenticarsi alle 7
Dimenticarsi alle 7 è la canzone che Elodie ha presentato per la prima volta sul palco dell’Ariston, nella serata inaugurale del Festival di Sanremo 2025. Il brano è scritto da Davide Petrella, Davide Simonetta e la stessa Elodie, prodotto da Hunter/Game, unisce le due anime di Elodie: quella più classica, che rievoca la grande tradizione della musica italiana, e quella più dark e ipnotica, che richiama la musica elettronica.
Nella conferenza stampa, a poche ore dalla sua prima esibizione, racconta: «L’amore è l’unico sentimento che mi consente di alzarmi la mattina, mi impedisce di essere una larva. Con la morte ho un rapporto cinico, ci penso spesso perché succederà, credo che sia anche romantica, le cose iniziano e finiscono, è giusto così. Ho paura più della solitudine, a volte è importante per capirsi e sistemare il proprio quotidiano ma è solo a uso personale, io amo stare in compagnia, ho bisogno delle persone».
Il titolo stesso, Dimenticarsi alle 7, fa riferimento a un orario specifico della mattina, simbolo di un momento in cui, non essendo ancora andati a letto dopo una notte fuori, si cerca di dimenticare qualcuno, di lasciarsi alle spalle il passato, pur consapevoli che certe emozioni sono difficili da lasciar andare.
Sarà protagonista dell’Elodie The Stadium Show, due concerti evento che si terranno l’8 giugno 2025 allo Stadio San Siro di Milano e il 12 giugno 2025 allo Stadio Maradona di Napoli: «Ho sempre avuto fatica a pensare che avessi un pubblico, gli stadi sono un punto di arrivo, è lo spazio più ampio per raccontare il mio progetto. Amo molto questo lavoro, sono consapevole della passione che nutro per questo mestiere».
Quarta partecipazione al Festival, ecco alcune sue riflessioni: «Quando ho debuttato su questo palco cantavo con tanta rabbia, penso di avere più coraggio che talento, mi connetto alla mia bambina interiore, cerco di agire con onestà. Sono stato più fortunata di quanto pensassi, non me ne frega niente di vincere, sono emozionata e concentrata ma cantare per gli altri è un modo per lasciarmi andare. Il mio obiettivo è di divertirmi e di trasmettere».
Nella serata delle cover duetterà con Achille Lauro in A mano a mano di Rino Gaetano e Folle città di Loredana Bertè: «L’ho chiamato io, il brano di Loredana è uno dei miei preferiti in assoluto e l’unica persona che ho ritenuta perfetta per interpretarla è stato lui, è stata una richiesta spontanea e la scelta dei pezzi condivisa».