Il 21 e 22 novembre alla Casa del Cinema di Roma, al Cinema Farnese e al Centro Ebraico Italiano ci saranno gli ultimi eventi in programma per il Pitigliani Kolno’a Festival – Ebraismo e Israele nel Cinema.
Ultimi due giorni di incontri e proiezioni, domani mercoledì 21 e giovedì 22 novembre 2018 alla Casa del Cinema di Roma, al Cinema Farnese e presso il Centro Ebraico Italiano il Pitigliani – a entrata gratuita fino a esaurimento posti – il Pitigliani Kolno’a Festival – Ebraismo e Israele nel Cinema, giunto alla tredicesima edizione, dedicato alla cinematografia israeliana e di argomento ebraico. Prodotto dal Centro Ebraico Italiano Il Pitigliani e diretto da Ariela Piattelli e Lirit Mash, il PKF2018 propone per la consueta sezione “Panorama sul nuovo cinema israeliano” opere che hanno riscosso successo sia in Israele che all’estero e che rappresentano la varietà e il multiculturalismo che compone la società israeliana di oggi.
Il Premio alla Carriera 2018 è stato consegnato al regista Avi Nesher, uno tra i più fecondi autori israeliani, di cui il festival ha proiettato in anteprima italiana il suo ultimo The Other Story. Il programma di domani, mercoledì 21 novembre al Cinema Farnese di Campo dè Fiori, alle ore 20:00, in collaborazione con la Fondazione Museo della Shoah, proiezione del documentario italiano La razzia. Roma, 16 ottobre 1943, di Ruggero Gabbai – che presenterà il film, realizzato con le testimonianze dei sopravvissuti al rastrellamento del Ghetto di Roma del 16 ottobre 1943, quando le forze naziste arrestarono oltre 1250 ebrei deportandoli nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau.
Giovedì 22 novembre presso il Centro Ebraico Italiano Il Pitigliani a Trastevere (Via Arco dè Tolomei, 1), alle ore 18:00, ultimo giorno del festival con le premiazioni della seconda edizione del Premio Emanuele (Lele) Luzzati, che sarà assegnato alla migliore opera considerata meritevole da una giuria composta da intellettuali e artisti di rilievo: Fabia Bettini, Carlo Brancaleoni, Sira Fatucci, Sergio Noberini e Antonio Urrata. Alle ore 20:30 il festival si chiude con la proiezione del cortometraggio Across the Line, di Nadav Shlomo Giladi, che racconta una rocambolesca avventura di un giovane ebreo religioso che, corendo a casa prima dello Shabbat, incontra un autosptoppista palestinese.
«C’è una continuità – sottolineano le direttrici artistiche – tra passato e presente nel programma di questa edizione del PKF. Dai documentari ai lungometraggi, dai cortometraggi alle serie TV, proponiamo film molto diversi tra loro ed emerge un quadro di un cinema più vitale che mai. Le opere israeliane compongono non solo un ritratto della cinematografia, ma anche della società del Paese, in costante cambiamento. Abbiamo voluto celebrare questa tredicesima edizione del PKF consegnando il Premio alla Carriera ad Avi Nesher, un regista, tra i più grandi d’Israele, che ha osservato i mutamenti della società israeliana, raccontandone, attraverso una straordinaria capacità di narrare, i suoi molteplici aspetti e anche le contraddizioni. Alcune delle sue opere hanno scatenato accesi dibattiti all’interno della società israeliana: il suo è un cinema dentro la Storia e le vicende umane».