Pupi Avati gira Lei mi parla ancora, con Renato Pozzetto e Stefania Sandrelli genitori di Sgarbi

Lei mi parla ancora - Pupi Avati ed Elisabetta Sgarbi
Lei mi parla ancora - Pupi Avati ed Elisabetta Sgarbi

Pupi Avati inizia le riprese del suo nuovo film Lei mi parla ancora, tratto dall’omonimo libro di Giuseppe Sgarbi, con protagonisti Renato Pozzetto e Stefania Sandrelli nei panni dei genitori di Vittorio Sgarbi

Partiranno il 3 agosto le riprese di Lei mi parla ancora, il nuovo film di Pupi Avati che torna dietro la macchina da presa dopo Il signor Diavolo. Il film, liberamente tratto dall’omonimo libro di Giuseppe Sgarbi – padre di Elisabetta Sgarbi e Vittorio Sgarbi – racconta la storia d’amore tra Nino e Caterina: un amore lungo 65 anni e mai finito, neanche con la morte di lei, come scrisse lo stesso autore. «Finché morte non vi separi è una bugia. Il minimo sindacale. Un amore come il nostro arriva molto più in là. E il tuo lo sento anche da qui».

Protagonisti Renato Pozzetto e Stefania Sandrelli

La sceneggiatura e il soggetto sono di Pupi e Tommaso Avati. Tra gli interpreti principali Renato Pozzetto (Nino), Stefania Sandrelli (Caterina), Isabella Ragonese (Caterina giovane), Lino Musella (Nino giovane), Fabrizio Gifuni (Amicangelo). Insieme a loro anche Chiara Caselli, Alessandro Haber, Serena Grandi, Gioele Dix, Nicola Nocella. Le riprese dureranno sei settimane tra Roma e Ferrara, dove Sgarbi trascorse parte della sua vita. Il film è co-prodotto da Bartlebyfilm e Vision Distribution in collaborazione con Duea Film e sarà distribuito nelle sale italiane da Vision Distribution.

Le parole di Pupi Avati

«Con “Lei mi parla ancora” ho voluto raccontare la storia di un grande amore, quello tra Nino e Caterina – dichiara il regista Pupi Avatiun amore lungo 65 anni, un amore che dura oltre la morte. Il pretesto narrativo è un libro di memorie che il protagonista, rimasto vedovo, si è deciso a pubblicare affidandone la scrittura a un ghost writer romano, ambizioso e disincantato. Ed è proprio nella dialettica fra questi due personaggi, così apparentemente diversi tra loro, che ho scorto la possibilità di affrontare il presente della nostra terra e il suo meraviglioso passato, in quella porzione dell’Emilia così speciale che ha saputo trattenere, accanto alla modernità, il grande fascino del suo passato. Delle sue tante memorie. Ho raccontato la nostra terra, la nostra gente, attraverso una ennesima, diversa, angolazione. Per continuare a dare un senso al nostro lavoro».

Sinossi

Nino e Caterina sono sposati da sessantacinque anni e si amano profondamente dal primo momento che si sono visti. Alla morte di Caterina, la figlia Elisabetta, nella speranza di aiutare il padre a superare la perdita della donna che ha amato per tutta la vita, gli affianca Amicangelo, un editor con velleità da romanziere, per scrivere attraverso i ricordi del padre un libro sulla loro storia d’amore. Amicangelo accetta il lavoro solo per ragioni economiche e si scontra subito con la personalità di un uomo che sembra opposta a lui. Ma il rapporto tra i due diventerà ogni giorno più profondo fino a trasformarsi in un’amicizia sincera.

Giuseppe Sgarbi con la figlia Elisabetta e la moglie Rina nella farmacia di Ro Ferrarese
Giuseppe Sgarbi con la figlia Elisabetta e la moglie Rina nella farmacia di Ro Ferrarese

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