Il 18 Ottobre è uscito nelle sale Guarda in Alto di Fulvio Risuleo con Giacomo Ferrara. Il meraviglioso, il fiabesco ed il contemporaneo si incrociano in questa opera prima, acclamata criticamente da Rotterdam agli States.
Guarda in alto è stato presentato lo scorso anno nella sezione Alice nella città della Festa del Cinema di Roma, poi al Festival del Cinema di Rotterdam, per arrivare, di recente, in Tennessee, dove è stato premiato da una giuria di giovani. L’opera prima di Fulvio Risuleo è un film che ammalia, che fa vivere l’esperienza di tornare bambini, di avere fede nella semplicità colorata e pura di un mondo troppo spesso deprimente e disilluso. Cardine del film è il protagonista, Giacomo Ferrara (lo Spadino di Suburra – La Serie), che riesce a veicolare questo senso di fuga e libertà in modo magistrale.
La trama di Guarda in Alto: un viaggio fantastico sui tetti di Roma
Teco è un fornaio di Roma dall’aria stanca e delusa, che una mattina come tante altre si reca sul tetto dell’edificio in cui lavora per fumare una sigaretta. È incuriosito dal volare di un gabbiano che sembra muoversi diversamente dagli altri. Il gabbiano è in effetti meccanico, e cela all’interno una mano mummificata. Da qui Teco inizia un viaggio meraviglioso e allucinante sui tetti di Roma che – tra suore, bambini mascherati, donne in fuga, orti urbani e nudisti – sembrano un vero e proprio mondo a parte, un underground che diventa (ironicamente) upperground, un “mondo di sopra”, archetipico, stratificato, che ricorda l’universo del Piccolo Principe di Saint-Exupèry, con riti e regole diversi dal “mondo di sotto”.
Il cast internazionale: da Giacomo Ferrara a Lou Castel
Guarda in Alto, che ha avuto una gestazione lunga, è stato sviluppato a partire da concetti visivi, disegni, aneddoti, racconti. La scelta del cast (di cui già avevamo parlato) conseguentemente, non è stata pre-determinata; il regista Fulvio Risuleo ha cercato di trovare gli attori che più fossero affini a ciò che il film vuole comunicare, dando vita ad un cast molto eterogeneo e internazionale. Il protagonista, Giacomo Ferrara, che poco dopo le riprese ha girato per Suburra – La Serie, convince con un’aria di purezza e sogno che cresce ad ogni fotogramma. Interessante la presenza di Lou Castel, attore dalla filmografia importante, nel ruolo di Baobab, un anziano eremita che vive in un piccolo angolo verde tra i tetti di Roma e che è in qualche modo la “chiave” per lo sviluppo della storia.

Guarda in Alto: la ricerca linguistica ed il “Grammelot dei bambini”
Forse per il cast così internazionale – ricordiamo anche la presenza della bella e scalmanata Aurelia Poirier – Guarda in Alto è molto interessante sotto il profilo linguistico. La ricerca linguistica e comunicativa, che passa dall’iperrealismo al fiabesco, si arricchisce di nuove sfumature e trabocca in altre lingue – inglese, francese, tedesco, spagnolo. Nel corso della pellicola, questa Babele linguistica trascende ed approda al Grammelot, prolungato, ricercato e nuovo. Non un grammelot iper-carico o eccessivo: quello leggero, dei bambini che si capiscono pur parlando lingue diverse. Decisamente uno degli aspetti più interessanti, convincenti e sperimentali dell’intero film, che è una vera e propria fiaba post-moderna.
Musiche e sonoro sperimentali, regia disinvolta
Bene anche per quanto riguarda le musiche, affidate all’artista sperimentale Sun Araw, che trasportano in una dimensione diversa e mai sentita: il lavoro del musicista per il film ha dato vita ad un LP che uscirà nei prossimi giorni. Il sonoro è attentamente studiato, e passa da un iperrealismo iniziale a toni più soffusi e sognanti nel finale. Nonostante la fotografia riservi belle sorprese e ci sia una regia disinvolta (spesso in piano sequenza), con un buon montaggio, Guarda in Alto si macchia del peccato originale di una scrittura a volte mediocre o incerta: molti i passaggi in cui i dialoghi si incagliano, risultando artefatti e vagamente lontani.
Guarda in Alto è uscito nelle sale dal 18 Ottobre 2018, distribuito da Revok. Prodotto anche in collaborazione con Rai Cinema, vanta diverse collaborazioni importanti ed una colonna sonora originale di Sun Araw.