Malarazza, la recensione: una violenta storia nella periferia catanese

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Malarazza – Una storia di periferia, lo spaccato sociale di una realtà degradata fatta di persone che lottano ogni giorno per avere una vita migliore, ribellandosi al potere malavitoso.

Una breve sinossi : tra cinema d’autore e cinema sociale

Opera seconda del regista e produttore Giovanni Virgilio (apprezzato per La bugia bianca – 2014 e per i suoi cortometraggi) Malarazza – Una storia di periferia racconta la storia di Rosaria (Stella Egitto), giovane donna, madre di Antonino (Antonino Frasca Spada) che vive nel quartiere periferico di Librino ed incapace di sopportare l’ennesima violenza fisica e psicologica si ribella a Tommasino Malarazza (David Coco), marito e boss in declino aiutata da Franco (Paolo Briguglia), fratello di Rosaria e transessuale. Il film è un esempio di cinema d’autore che porta a riflettere sulle condizioni sociali di miseria e degradazione che vigono in un quartiere di periferia, dove la malavita controlla ogni cosa e diventa l’unico futuro per i giovani, dispersi in un mondo di violenza e illegalità.

Il quartiere

Le vicende si svolgono a Librino, un quartiere periferico a sud ovest di Catania, dove la Periferia diventa una trappola mortale in cui sogni, speranze e progetti vengono distrutti dalla disoccupazione e dalla malavita. Il desiderio di rinnovamento culturale viene infranto per mere ragioni politiche ed economiche e ne pagano il prezzo uomini, donne e bambini incapaci di avere il controllo sulle loro vite e di ribellarsi ai sistemi di potere, corruzione e violenza instaurati dai boss locali.

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Malarazza – Antonino a Librino

I personaggi: prototipi di realtà sociali

Ognuno di essi, è la riflessione di un aspetto sociale del quartiere, fatto di vite che sopportano situazioni di violenza e sottomissione: Tommasino che picchia Rosaria quotidianamente e la tratta come una sua proprietà; Antonino, prototipo del giovane ragazzo introverso, costretto a vivere realtà in cui la criminalità diventa l’unica famiglia e Franco, fratello di Rosaria, transessuale che vive ai margini della società, ricevendo clienti in un pièd a terre nel quartiere di San Berillo.

Rispetto e Potere

Tommasino Malarazza e Pietro rappresentano le due fasi del potere malavitoso del quartiere, Tommasino è il boss in declino che nonostante abbia ancora potere e rispetto da tutti deve sottostare alla volontà di Pietro, a cui paga i debiti lasciati dal padre in un sistema gerarchico che annulla ogni approccio umano. Il rispetto diventa l’unica cosa che conta per uomini del genere e il nome è ciò che incute timore.

Malarazza - Pietro
Malarazza – Cosimo Coltraro

Amore e Onore

Pietro (Cosimo Coltraro) il boss locale ha moglie e figli, ma anche una relazione segreta con Franco, che ama e con cui sogna una vita diversa anche se, nel momento in cui dovrà decidere tra Onore e Amore sceglierà l’Onore.; Rosaria e Antonino a differenza di Pietro, in nome dell’Amore e del desiderio di vivere una vita migliore lontana dalla violenza e dalla degradazione, rinunciano al nome della famiglia, “I Malarazza sono morti con tuo padre” dice Rosaria nel film, ma il quartiere è una trappola mortale da cui non puoi uscire se non dentro una bara.

Le simbologie religiose

Il richiamo ossessivo alle simbologie religiose nel film fa capire come la cristianità, in quartieri degradati e consumati dalla violenza come questo, diventa per molti un rifugio spirituale ma anche, specialmente per boss e criminali un modo per avvicinarsi al potere o per pulirsi la coscienza dai peccati commessi.

Le musiche: ritratto delle vite dei personaggi

La colonna sonora del film, realizzata dal compositore Giuliano Fondacaro abbraccia diversi generi musicali, spaziando dal rap al bossanova, fino al neomelodico, la musica più ascoltata nelle periferie di Catania. Ogni canzone è un ritratto delle vite dei personaggi, in cui la diversità è un elemento centrale e riesce a far entrare lo spettatore nelle realtà del film. Una collaborazione speciale si deve ad Arisa che, per la prima volta canta in portoghese con il brano O pensamento de voce, scritto dallo stesso Giuliano Fondacaro, con le chitarre di Claudio Fassiolo.

Malarazza, il nuovo fillm di Giovanni Virgilio uscirà nelle sale il 9 novembre 2017, prodotto da: Movie Side Cinematografica, Xenon Produzione Cinematografica in collaborazione con Studi Cinematografici Siciliani.

VOTO:

 

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