La recensione di Ridatemi mia moglie, la mini serie Sky Original in due puntate con Fabio De Luigi, Anita Caprioli, Diego Abatantuono e Carla Signoris: diretta da Alessandro Genovesi, la commedia diverte ma risente di spazi troppo stretti
Ridatemi mia moglie
Giovanni (Fabio De Luigi) e sua moglie Chiara (Anita Caprioli) sono sposati da 5 anni. Il loro rapporto è logoro, eppure sembra che sia solo lei ad accorgersene. Giovanni è convinto che tutto proceda per il meglio, ma la doccia fredda è in agguato: Chiara decide di lasciarlo con una lettera, proprio mentre lui sta organizzando una festa a sorpresa per il suo compleanno. Il povero Giovanni apprende così le intenzioni della moglie, ma non si vuole dare per vinto: vuole riconquistarla a tutti i costi. Intorno a loro, ad apprendere la notizia con stupore, c’è una famiglia con la quale sarebbe difficile annoiarsi: il suocero Renato (Diego Abatantuono), fin troppo legato al genero; la suocera Rossana (Carla Signoris), cinica e al tempo stesso svampita; la cognata Chiara (Diana Del Bufalo), pasticciera che colleziona un fallimento amoroso dopo l’altro; il capo e migliore amico Antonio (Alessandro Betti), bugiardo e fedifrago cronico.
Mancanza di serialità
Ridatemi mia moglie è tratta dalla mini serie britannica I Want My Wife Back creata da Mark Bussell e Justin Sbresni, in onda sulla BBC nel 2016 per un totale di 6 episodi da 30 minuti ciascuno. La versione italiana è stata rivoluzionata in favore di due puntate da circa 80 minuti ciascuna, ma in effetti si sente la mancanza di una vera serialità. Le dinamiche si sviluppano velocemente, poiché i tempi sono troppo stretti per concedere maggiori approfondimenti. Stesso discorso per i personaggi, che hanno tutte le carte in regola per funzionare, ma non hanno sufficiente spazio di manovra. Non si riesce a conoscerli a fondo, ad affezionarsi alle loro storie o al loro modo di essere. Ci si limita a sorridere di fronte alle peculiarità di ciascuno, anche perché la scrittura di Alessandro Genovesi e Giovanni Bognetti non è affatto priva di attrattive e a maggior ragione avrebbe meritato minutaggi meno ristretti.
Tempi troppo stretti
Identico discorso per il cast. Regista e sceneggiatore, nel corso della conferenza stampa di presentazione di Ridatemi mia moglie, hanno ammesso di aver pensato ai singoli interpreti mentre delineavano i vari personaggi. Con dei veterani della commedia quali Fabio De Luigi, Diego Abatantuono, Carla Signoris e Alessandro Betti – tra i quali non sfigurano di certo Anita Caprioli e Diana Del Bufalo (qui la nostra video intervista) – sarebbe stato sciocco fare il contrario e non approfittarne. A nessuno di loro, tuttavia, viene dedicato il tempo necessario. Il problema è sempre lo stesso: la storia scorre via troppo velocemente, sprecando così tutto ciò che di buono avrebbero potuto avere la vicenda principale e quelle secondarie (ancor più trascurate).
Gag riuscite, prive di volgarità
Resta ovviamente l’ilarità data dalle continue gag, che si susseguono l’una dopo l’altra con ritmo vivace e la piacevole assenza di volgarità. Particolarmente riusciti gli scambi tra De Luigi e Betti: se nella realtà sarebbe difficile immaginare un’amicizia di questo tipo, sul piccolo schermo la coppia funziona eccome e fa ridere di gusto. Divertente anche la suocera svampita interpretata da Carla Signoris, che sa sempre dire la cosa sbagliata al momento sbagliato. Menzione a parte per quella che viene definita “una tendenza omosessuale platonica”, esercitata dal suocero Abatantuono nei confronti del genero De Luigi: tra sguardi languidi, doppi sensi e imbarazzi, impossibile non concedersi qualche ampio sorriso.
Ridatemi mia moglie, prodotta da Sky con Colorado Film, è una miniserie Sky Original in onda su Sky Serie e in streaming su NOW il 13 e il 20 settembre 2021.