Dalla Festa del Cinema di Roma 2022, ecco l’intervista a Melissa Newman e ai produttori di The Last Movie Stars: serie Sky in sei episodi sulla celebre coppia del cinema, Paul Newman e Joanne Woodward
Direttamente dalla Festa del Cinema di Roma 2022, ecco l’intervista a Melissa Newman. Presenti anche i produttori della serie The Last Movie Stars, Emily Watchel e Adam Gibbs. Il docu-film in sei episodi sulla vita di Paul Newman e Joanne Woodward sarà disponibile a partire da dicembre in esclusiva su Sky e Now.
Qual’è l’eredità più importante che i tuoi genitori ti hanno lasciato?
Melissa Newman: Il fatto di essere un artista. In casa ho sperimentato direttamente il lavoro artistico e questo mi ha dato la possibilità di comprendere profondamente il processo dell’arte. Sono una cantante e una performer in ristoranti, piccole cose certamente però questo mi ha permesso di capire che cosa vuol dire esibirsi. Mi hanno insegnato cosa vuol dire definire se stessi come artisti e tutti i problemi che si affrontano. È stato bellissimo crescere in una casa così e sono arrivata a capire anche il mistero profondo che si cela dietro il mestiere dell’attore. Mia madre mi ha insegnato a cucire, si occupava di noi e nel tempo stesso era una grande star. Una cosa che mi ha colpito è che nel 1957 si fosse cucita da sola il vestito per l’Oscar, avevamo i soldi solo per comprare il tessuto e non per la manifattura. Invece mio padre mi ha insegnato a guidare.
Come era il rapporto di voi figli con dei genitori che nel tempo stesso erano delle star mondiali?
Melissa Newman: Abbiamo sempre avuto un bel rapporto. Io sono la seconda figlia della seconda famiglia. Mia madre ha reso possibile la convivenza tra questi due nuclei soprattutto l’estate poiché passavamo questo periodo tutti insieme. La casa in cui vivevamo è la stessa in cui io ancora vivo. La possibilità di vivere più generazioni nella stessa abitazione ci da la sensazione di ricostruire ciò che è stato vissuto in passato. Ci siamo sempre sentiti una grande famiglia. Sono stati genitori belli, bravi e complicati come tutti.
Come parlano dei nonni i suoi figli?
Melissa Newman: È stato un rapporto molto bello sin dall’inizio. Mio padre amava giocare nelle classiche vaschette di sabbia con i miei figli. Il più piccolo è dispiaciuto di aver vissuto il nonno solo per 9 anni mentre quello più grande è sempre stato con lui anche durante la malattia. Mio figlio piccolo è un artista agli inizi, sta scoprendo la sua carriera e credo che questo gli sia venuto proprio dai miei genitori. Mio padre ha detto che la cosa che più gli dispiaceva è quella che non avrebbe potuto insegnare ai miei figli a guidare ma non so se gliela lasciava guidare di nascosto da me.
Cosa vuole che esca fuori da questo docu-film? Il titolo si riferisce alle ultime star del cinema…secondo lei ce ne sono ancora oggi?
Melissa Newman: Se vogliamo usare come modello quello che loro sono stati è importante sottolineare che erano persone che si prendevano grandi responsabilità. Non tutte le star devono essere coinvolte politicamente ma questa parte di loro mi piaceva molto. Ad un certo punto la grande fiaba del loro amore cominciava ad eclissarsi e ci interessava che si vedesse l’ampio spettro del loro rapporto. Ciò che era importante esprimere, e di questo abbiamo ragionato con Emily, era che fosse una storia d’amore organica.
Come si rapporterebbe oggi il loro status di star con i social media?
Melissa Newman: Credo che avrebbero incaricato altre persone di seguire questo aspetto delle loro vite. Erano persone al passo con la tecnologie ma erano entrambi attivisti quindi avrebbero lasciato ad altri la gestione dei social.
Emily Watchel: Joanne una volta ha detto riguardo la tecnologia: «le cose stanno andando troppo veloci».
Come avete lavorato con il regista Ethan Hawke?
Emily Watchel: All’inizio la serie doveva essere solo su Joanne ma ci siamo accorti che non era possibile separarla da Paul. Abbiamo cominciato a redigere una lista di persone che li conoscevano e potevano raccontare cosa avessero dato concretamente alla comunità. Il tempo cominciava a passare e la loro immagine a svanire. Ho pensato che fosse importante trovare un attore che parlasse di altri attori perché lo avrebbe saputo fare meglio. Ho ricordato che Ethan Hawke aveva girato un film su un insegnante di pianoforte e mi aveva colpito molto. Lo abbiamo incontrato e abbiamo visto in lui passione ed entusiasmo che poi ha messo nel progetto .
Adam Gibbs: Siamo rimasti sbalorditi del lavoro che è riuscito a fare, era un materiale immenso e inizialmente è stato difficile scegliere. L’idea iniziale era quello di fare un film ma non è stato proprio possibile.
Nella serie si parla di questioni molto privati come l’alcolismo o problemi coniugali…avete avuto dubbi sul condividere questi aspetti?
Emily Watchel: Tornando a Ethan Hawke è un attore che ha avuto un divorzio di cui si è parlato molto e quindi sapevo che avrebbe trattato quel materiale con sensibilità ed attenzione. Quando ho letto il materiale mi sono preoccupata molto perché c’erano delle cose che neanche noi sapevamo. Ma Hawke voleva fare un racconto aderente alla realtà trattando anche gli aspetti più cupi che fanno parte della vita di tutti.
Melissa Newman: Mio padre aveva messo insieme questo materiale proprio per costruire un documento da rendere pubblico. È una storia complicata ma penso che oggi queste siano più importanti. Mio padre sapeva quello che c’era nel materiale e ne discuteva con se stesso.
Da artista come spiega questa crisi del cinema? Oggi tutte le grandi star si lasciano nei peggiori modi… come è successo che la fairy tail si sia persa?
Emily Watchel: L’industria è cambiata radicalmente durante la pandemia. Dalle piattaforme si vede del contenuto di qualità e anche su TikTok il talento assume forme diverse. In sala un prodotto come questo avremmo dovuto dimezzarlo e la piattaforma ci ha permesso di presentarlo nella sua forma estesa.
Melissa Newman: La favola è sempre stata importante. Hollywood ha sempre messo i riflettori sulle star. Oggi la stampa è meno rispettosa. La favola era bella e le persone ci si volevano aggrappare ma oltre a questo c’era la vita e tutte le difficoltà che sono riusciti a superare come coppia. Sebbene la serie rimandi alla fiaba trovo che sia molto più interessante ripercorrere il viaggio. Non c’è quindi una differenza adesso ma semplicemente è diverso il modo in cui Hollywood presenta le cose.
Perché Paul aveva deciso di distruggere gli audio originali?
Emily Watchel: Io non c’ero ma sono cresciuta in casa con questo mito di una bomba, di un incendio che aveva fatto sparire queste cassette. Forse si era semplicemente stancato di incidere e di scrivere la sua storia.
Melissa Newman: Ne ha tenute alcune e lui stesso nel testo dice che era sicuro che questo materiale avrebbe visto la luce.
Il ricordo più dolce che conserva di suo padre?
Melissa Newman: Quando li vedevo a colazione. Questo abito lo aveva indossato mia madre quando nel 1978 ha ricevuto l’Emmy e questi orecchini me li ha regalati quando avevo 16 anni e mio marito ha indossato in più occasioni la cravatta di mio padre.