Sanremo 2019, cronaca della seconda serata con 12 big, Mengoni Mannoia Cocciante

Sanremo 2019 - seconda serata

Nella seconda serata del Festival di Sanremo si sono esibiti 12 dei 24 big in gara, da segnalare Daniele Silvestri con Rancore, Loredana Bertè, Paola Turci, superospiti Fiorella Mannoia, Riccardo Cocciante e Marco Mengoni con Tom Walker, tardivo il premio alla carriera a Pino Daniele.

La seconda serata si apre con Achille Lauro che canta Rolls Royce, poi Einar con Parole nuove, meglio della prima serata. Baglioni e Bisio parlano di canzoni e poesia, Bisio parla di “punteggiatura fonetica”, sonorizzare la punteggiatura, “cantano” Signora Lia facendo le pernacchie, una cosa orrenda, da sagra della porchetta, e poi rovinano E tu come stai?, dopo la pausa arriva Il Volo con la strappalacrime Musica che resta, sarebbe stato meglio se l’avesse cantata la Nannini, però strappano ovazioni all’Ariston e applausi in sala stampa, qualcosa non torna. Baglioni fa alzare in piedi l’orchestra per raccogliere i meritati applausi, Virginia saluta alcuni musicisti chiamandoli con nomi di personaggi famosi (ma non fa ridere), Baglioni dice “Virginia, torni a bordo, palco!”, e lei risponde “Grazie, Graziella e grazie al Coro!”. Torna Arisa con la sua Mi sento bene, sembra un incrocio tra Marcella Bella, la Carrà e i Matia Bazar di Ti sento (il titolo della canzone sembra una citazione).

Prima super ospite della serata Fiorella Mannoia con il suo nuovo singolo Il peso del coraggio, una bella canzone, interpretata con la sua solita passione, classe ed eleganza. Baglioni ricorda quando Fiorella faceva la stunt girl e la controfigura nei film, una volta durante un video di Baglioni fu disarcionata da un cavallo, per recuperare ora Baglioni la accompagna alla chitarra in Quello che le donne non dicono, e la cantano insieme.
Arriva Nek che si è ispirato a Josè Louis Borges per la sua Mi farò trovare pronto, un bel pezzo ritmato, ballabile e radiofonico, indubbiamente azzeccato, bisogna ammetterlo.
Baglioni va al piano per fare un omaggio a Lelio Luttazzi e canta Il mio tipo ideale con Virginia sdraiata sul pianoforte, poi mentre ballano entra Pippo Baudo, che canta “Vieni via con me” e fugge con Virginia mentre Baglioni gli urla appresso “anvedi sto pennellone!”. Daniele Silvestri alle tastiere con Fabio Rondanini alla batteria al centro del palco attaccano Argento vivo, diretti da Enrico Gabrielli, poi entra Rancore dopo uno speciale elettronico e si sovrappone con il suo flow potente fino al duetto finale, applausi. Patetico siparietto e balletto tra Bisio e la Hunziker che prima finge di stare male e parla al telefono e poi si presenta lo stesso all’Ariston col telefono in mano. Gli Ex Otago diretti da Dario Dardust presentano una ballata indie pop gradevole e melodica, carina ma non di più.

Dopo un altro sketch sulla Famiglia Addams arriva il secondo super ospite, Marco Mengoni con Tom Walker per cantare insieme Hola (in due lingue), standing ovation del pubblico dell’Ariston, poi Mengoni canta da solo L’essenziale, poi con Baglioni fanno un omaggio a Battisti e cantano Pensieri e parole (seguir con gli occhi un airone…). Poi arriva Ghemon con Rose viola, bel brano soul delicato e intenso. La grande Loredana Bertè con Cosa ti aspetti da me, raccoglie un’ovazione e la standing ovation del pubblico che si alza in piedi ad applaudirla per un minuto. Segue Paola Turci con L’ultimo ostacolo, che cresce al secondo ascolto. Virginia Raffaele si cimenta con l’Habanera dalla Carmen di Bizet, e poi accenna pure Sabato pomeriggio di Baglioni (“Passerotto non andare via…”). I Negrita con I ragazzi stanno bene, poi Federica Carta e Shade con Senza farlo apposta dimostrano di avere qualche chances di arrivare sul podio.

Baudo e Baglioni parlano di un vecchio Fantastico e poi Claudio canta Questo Piccolo Grande Amore, scritta con Antonio Coggio e definita più volte “la canzone italiana del secolo”. Arrivano i comici Pio e Amedeo che prendono in giro Baglioni per QPGA “che ha rotto u cazz” e gli suggeriscono di duettare con Rovazzi per ringiovanirsi, come hanno fatto anche Morandi e Baudo. Arriva l’ultimo super ospite Riccardo Cocciante che presenta Bella da Notre Dame de Paris con Giò Di Tonno (Quasimodo) e Vittorio Matteucci (Frollo). Cocciante ringrazia l’autore del testo italiano Pasquale Panella, poi canta Margherita al piano, solito finale melodrammatico per un brano eterno che emoziona sempre. Bisio ricorda Battisti in duetto a Sanremo con Wilson Pickett nel ’69 ed entrano Michele Riondino e Laura Chiatti per cantare Un’avventura, ce la mettono tutta per fare bella figura. Premio alla carriera a Pino Daniele consegnato alle figlie Sara e Cristina, Baglioni ricorda Io dal mare che aveva fatto in duetto con lui sul disco Oltre e dice “tutti veniamo dal mare, e prima o poi tutti lì ritorneremo, lui si è avvantaggiato”.

Voto della sala stampa

Gruppo Blu (alto): Daniele Silvestri, Arisa, Achille Lauro, Loredana Bertè
Gruppo Giallo (medio): Ghemon, Paola Turci, Ex Otago, Il Volo
Gruppo Rosso (basso): Negrita, Federica Carta e Shade, Einar, Nek

Linea al Dopofestival dove Daniele Silvestri propone una bella versione della sua Le cose in comune con la superband, dettando uno alla volta gli accordi da suonare, per chiudere con Melissa Greta Marchetto che si cimenta con Amore disperato di Nada.

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