Dario Franceschini ha annunciato che nel teatro Ariston non potrà esserci alcun tipo di pubblico, scatenando la reazione della RAI e i rumors che danno Amadeus e Fiorello verso il ritiro per la conduzione del Festival di Sanremo 2021
Bufera al Festival di Sanremo. Negli ultimi giorni l’organizzazione aveva condiviso online un format da compilare per cercare urgentemente coppie di figuranti che sarebbero stati pagati e che per la durata della kermesse avrebbero riempito la platea dell’Ariston, dopo che l’ultimo DPCM, in vigore fino al 5 marzo, non rende possibile la presenza di pubblico nei teatri. Ma questa mattina la doccia fredda con il tweet del Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini che vieta la presenza di ogni tipo di pubblico nel teatro, uniformando la storica location del Festival a ogni altro teatro italiano, senza assimilarlo a uno studio televisivo, come da richiesta del CDA della RAI: «Il Teatro Ariston di Sanremo è un teatro come tutti gli altri e quindi, come ha chiarito ieri il ministro Roberto Speranza, il pubblico, pagante, gratuito o di figuranti, potrà tornare solo quando le norme lo consentiranno per tutti i teatri e cinema. Speriamo il prima possibile.»
«L’appello lanciato a gran voce in questi giorni non solo dal settore dei discografici, ma anche dai tanti artisti ed esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo non è stato vano. Accogliamo con soddisfazione la notizia della richiesta rivolta al Comitato Tecnico Scientifico, da parte del ministro della salute Roberto Speranza, di stilare dei protocolli di sicurezza per gli artisti al Festival di Sanremo» – ha commentato Sergio Cerruti, Presidente di AFI che qualche giorno fa in una lettera sottoscritta anche da FIMI e PMI e indirizzata al Ministro Roberto Speranza, al Commissario Straordinario per l’emergenza COVID-19, Domenico Arcuri e all’Amministratore Delegato RAI, Fabrizio Salini, ha sostenuto la necessità di linee guida per garantire la sicurezza sanitaria del Festival di Sanremo.
«Oggi sta andando in scena l’ennesimo spettacolo indecente che coinvolge arte, televisione, politica e intrattenimento, siamo arrivati a uno scontro che non fa bene né all’economia, né alla gente. Bisognava pensarci prima. Amadeus e Fiorello hanno diritto ad avere il miglior contesto dove poter lavorare, gli artisti dove esibirsi, la gente il miglior spettacolo televisivo a cui assistere, anche se dovrà tenersi in un altro momento. È stato spostato anche il Festival di Cannes, perché tanti problemi per Sanremo? Siamo arrivati a questo perché non ci hanno coinvolto inizialmente, gettando così le basi per un ripensamento totale sull’organizzazione dell’intera edizione 2021» – conclude il Presidente Cerruti.
Il Consiglio Direttivo FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana) ha adottato oggi formalmente il protocollo predisposto da AFI, FIMI e PMI con le linee guida che saranno seguite dalle case discografiche al Festival di Sanremo. Il protocollo sarà diffuso a tutti i media, operatori, istituzioni e albergatori nei prossimi giorni, consentendo a tutti i soggetti coinvolti di adeguare le misure di sicurezza agli standard più elevati in occasione dei rapporti con l’industria discografica durante la manifestazione. Il protocollo potrà essere integrato e modificato a seguito dei provvedimenti adottati da CTS e RAI con i quali le associazioni avranno un’interlocuzione.
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