Seguiamo la serata iniziale del Festival di Sanremo 2021 con aggiornamenti live in tempo reale
Inizia il Festival di Sanremo 2021 con Amadeus che scende la famosa scalinata e legge alcune righe di un articolo pubblicato stamani: «La normalità è una cosa straordinaria. Non ho spettatori in sala, avrò applausi registrati ma mi rincuora pensare che siano i vostri da casa». Fiorello entra con un vestito di fiori e canta per l’appunto Grazie dei fiori con un falsetto in stile Mango e commenta: «Ringrazio Achille Lauro, sono andato nel suo camerino, questo è il suo accappatoio».
Parte poi la gara delle Nuove Proposte, ad esibirsi quattro artisti. Passano il turno Gaudiano con Polvere da sparo, brano dedicato al suo padre scomparso prematuramente, e Folcast con Scopriti, pezzo valorizzato dall’arrangiamento orchestrale e che si apre nel ritornello. Ad essere eliminati Avincola che si presenta con tanto di pallone ma non riesce a segnare il goal che li permette di accedere alla finale di venerdì e Elena Faggi che racconta l’innamoramento adolescenziale con Che ne so.
Debutto anche per Aiello che racconta il rimpianto di non aver continuato una relazione dopo una notte di sesso. Ora ha una base che ammicca al pop che domina adesso le radio ma non sfigura nemmeno con la presenza dell’orchestra. Dopo il secondo ritornello la voce del cantautore calabrese si alza e raggiunge picchi notevoli, vanno perdonate quindi alcune sbavature. Sa di già sentito ma il testo è molto personale.
C’era grande attesa per il duo composto da Fedez e da Francesca Michielin, favoriti alla vigilia per la vittoria finale. Chiamami per nome è una ballad che riesce a provocare facilmente pelle d’oca nel ritornello in cui la voce della cantautrice si apre grazie all’ausilio degli archi. Meno efficace a un primo ascolto della loro precedente hit Magnifico ma hanno le carte in regole per salire almeno sul podio.
Loredana Bertè super ospite della prima serata e sale sul palco sulle note di Il mare d’inverno e prosegue il suo medley con Dedicato, Non sono una signora e Sei bellissima. Dopo averci fatto cantare a squarciagola con quattro suoi successi, la cantante ha presentato in anteprima assoluta Figlia di, la nuova canzone da domani in radio.
Sempre folle e stravagante Max Gazzè che entra sul palco vestito da stregone con una band di cartonato e racconta una pozione misteriosa in forma di canzone con un sacco di nomi di medicine e tanta ironia. Il ritornello rimane subito in testa e conferma la capacità dell’artista romano di unire leggerezza e profondità testuale. Non rimane mai indifferente ogni volta che si presenta al Festival e questo è un aspetto da sottolineare.
Noemi presenta Glicine, brano che vede anche la firma di Mahmood. Classica ballata sanremese, manca il guizzo ma può crescere nel corso delle esibizioni. La sua capacità di interpretare i pezzi e di dosare la voce è indiscutibile e non deve essere mai messa in discussione.
Madame debutta al Festival dopo aver ottenuto numerosi strepitosi sul web. La sua Voce è una gran botta d’energia anche grazie alla produzione di Dario Faini, in arte Dardust. Il testo parla di un amore non corrisposto nei confronti di una ragazza. Coraggiosa e contemporanea. Nel finale l’emozione gioca un brutto scherzo, la parte rappata viene un pò offuscata dalla musica. Si rifarà.
Grande energia per i Maneskin che portano un pezzo estremamente rock con una base davvero potente e convincente, valorizzata inoltre dalla performance di Damiano, un animale da palcoscenico ma non lo scopriamo di certo oggi. Nota dolente della loro Zitti e buoni è il testo, tra i peggiori dei 26 in gara.
Ghemon torna per la seconda volta a Sanremo con Momento perfetto, un pezzo che unisce più mondi sonori e abbraccia il soul, il pop e l’r’n’b’. Ha molto gusto e stile nella sua ricerca musicale, il pezzo incoraggia a prendere in mano la nostra vita con una sorta di carpe diem come mantra. Non rimane dopo il primo ascolto e passa abbastanza inosservata.
I Coma Cose portano Fiamme negli occhi e stupiscono con un testo davvero ispirato e ricco di immagini inconsuete, in perfetto stile indie. Le due voci si amalgamano perfettamente e la voce maschile tira fuori gli artigli come non mai, riuscendo a reggere l’urto della collega che ha sempre prevalso a livello canoro. Tra le migliori esibizioni della serata, pur nella semplicità dell’interpretazione a livello scenografico.
Annalisa è ormai di casa nella città della Riviera ligure. Quinta partecipazione per lei e Dieci è una dedica alla musica con un testo criptico ma con dei passaggi molto interessanti. Cresce vocalmente nel corso del brano e convince. Può piazzarsi bene, sempre se la sala stampa la premierà.
Francesco Renga presenta Quando trovo te, un pezzo che non valorizza la sua voce e che risulta il peggiore della serata. Uno dei pezzi più brutti della sua carriera ed è un peccato perché le premesse erano ben diverse. Nemmeno la mano sapiente di Dardust è riuscita a fare il miracolo stavolta.
Fasma chiude la scaletta dei big in gara con Parlami, una Per sentirmi vivo 2.0 sia per l’arrangiamento rock che per il cantato frenetico. Testo un pò ripetitivo ma fa un’ottima figura e dimostra di essersi meritato il passaggio dalle Nuove Proposte alla categoria dei Campioni, dopo essere stato la rivelazione della scorsa edizione.