Nella conferenza stampa della prima serata del Festival di Sanremo 2022 è stata annunciata la scaletta dei big in gara, è intervenuta la conduttrice Ornella Muti, si è parlato di televoto, di social e di molto altro
Dopo la conferenza stampa di apertura di ieri, al via oggi il Festival di Sanremo 2022 con la conferenza della prima serata, in onda alle 20.40 su RAI1. In apertura un sentito cordoglio a Tito Stagno, maestro del giornalismo italiano e commentatore del primo sbarco sulla Luna, morto oggi.
Il primo a prendere la parola è stato Stefano Coletta, direttore di RAI1, che si augura una kermesse ricca di spensieratezza: «Sentiamo la responsabilità e l’onore per chi fa questo mestiere pensare di dover offrire a una platea molto vasta cinque serate ognuna con una cifra e che devono cercare autorialmente di giocare sulla differenza, su un caleidoscopio emozionale, non c’è show senza empatia. La presenza di Fiorello ammette delle regole televisive diverse dalla tradizione perché fa emergere il lato più comico di Amadeus e perché tra loro c’è una relazione anche inconscia, Freud parlerebbe di motto di spirito. Ornella è la storia del nostro cinema, della bellezza. Una donna molto sensibile e viscerale, apriremo con lei per omaggiare il settore più penalizzato dalla pandemia. Ci aiutano molto le canzoni a creare il classico rito collettivo proprio della kermesse, in particolare della prima serata. Ritengo che il livello sia molto ficcante, fruibile da tutti e le canzoni ci accompagneranno per un po’. Alcune di loro le balleremo, anche il nostro corpo è stato imprigionato e ha bisogno di movimento. Auguro una serata di spensieratezza nonostante resti la consapevolezza del periodo che tutti stiamo vivendo. Torna anche la terza parete, ci sarà tanta umanità che ha voglia di sorridere. Sanremo fa da volano a nuovi talenti, rivedere i Måneskin su quel palco con un pezzo nuovo dopo l’exploit che è partito da qua. Vorrei ringraziare Castelli per la scenografia e la regia di Stefano Vicario perché si sono messi in ascolto delle nostre richieste per farci vivere al meglio questa festa».
Laura Marchesini, direttrice di Rai Radio 2 racconta la programmazione di questa settimana: «Questo Festival rappresenta la volontà di stare insieme. Amadeus è sempre stato molto generoso con me nel creare un progetto che ha visto l’aumento della nostra presenza dentro la kermesse. Lo scorso anno eravamo proprio dentro il palco, nel 2022 abbiamo più postazioni. Saranno 100 ore di programmazione dedicate al Festival, siamo nel backstage con Ema Stokholma e Gino Castaldo, il pomeriggio sul green carpet con i protagonisti, sulla nave con una nuova striscia dalle 19 alle 20.30 che ci avvicina alla serata con i Gemelli di Guidonia e poi per la prima volta siamo in onda con i Lunatici fino alle 3 di notte».
Amadeus racconta i preparativi, gli ospiti e la novità della nave galleggiante: «Mi sono alzato alle 5:30, Fiorello è uscito un’ora dopo. Ritornare quasi a una normalità mi emoziona, la gioia della sfilata ieri sera con l’entusiasmo delle persone mi ha riportato a due anni fa. Siamo pronti, felici e onorati di avere Ornella Muti nella prima serata, il fatto che abbia accettato il nostro invito ci fa davvero piacere, è una donna di grande fascino, personalità e intelligenza. Stasera ci saranno i Maneskin, Matteo Berrettini reduce dalle semifinali degli Australian Open, Raoul Bova e Nino Frassica per parlare di Don Matteo, Claudio Gioè di Makari. Tanti amici si aggiungeranno dalla nave, illuminata e con collegamenti ogni sera con Orietta Berti e Fabio Rovazzi. Ci saranno ospiti musicali che appartengono ai miei due festival precedenti: Colapesce Dimartino, Ermal Meta, Coma Cose, Pinguini Tattici Nucleari e una sorpresa per la finale con un duetto tra i due padroni della nave prima di venire a trovarmi all’Ariston. Ricorrono i 30 anni dalla strage di Capaci e giovedì ci sarà Roberto Saviano». Claudio Fasulo ha elencato invece la scaletta con l’ordine di esibizione di questa sera, che vedrà 12 big in gara a cui si aggiungeranno i restanti 13 domani sera. A votare la sala stampa, web, radio e TV.
Queste le prime parole di Ornella Muti durante la conferenza: «Sono felice e trepidante. Ci saranno momenti importanti, ma non voglio fare cose istituzionali, sono una persona semplice, voglio arrivare al cuore delle persone, stasera ci sarà qualcosa di bello, spero vi piaccia. Ascolto molta musica, dal pop al rock, questo è un momento di grande speranza e di apertura, in questi anni ci sono stati dei cambiamenti importanti e Sanremo ha saputo essere a passo con i tempi».
Per quanto riguardo l’utilizzo della cannabis terapeutica risponde: «Non spingo l’aspetto ludico della cannabis, mi curo omeopaticamente ed è una mia scelta, sta al paziente usarla o no. Mia madre ha sofferto molto prima di morire, le era stata prescritta e io non sono riuscita a dargliela, l’ho dovuta riempire di farmaci che alterano la coscienza e l’ho dovuta salutare senza nemmeno dirle ciao. Sarebbe meglio legalizzarla, visto che ci sono droghe ben più pericolose. Con il vino è più o meno lo stesso, lo bevono tutti, molti ragazzi vanno in coma etilico costantemente, ma sembra che nessuno se ne preoccupi».
Il conduttore parla di come abbia scelto le canzoni, alcune definite sanremesi: «Non è offensivo per canzone sanremese, io intendevo che magari un artista avesse un determinato genere nel corso dell’anno, poi arrivata a Sanremo e la canzone sembrava scritta appositamente. Le scelte sono guidate dal mio gusto musicale e guidate anche dall’attualità discografica, quindi penso a pezzi che possano durare. Non abbiamo fatto votare gli orchestrali per dare un margine più ampio, permettere anche al nostro pubblico di esprimere un proprio parere. Io credo che uno spettatore debba avere l’opportunità di ascoltare più volte le canzoni. Il televoto è stato determinate nei primi anni tanto con Diodato e Maneskin, loro entrano in gara giovedì e venerdì, quando avranno già sentito i brani più e più volte. Anche gli altri anni le canzoni dei giovani erano già disponibili, anche perché le radio non trasmettono le loro canzoni sempre che non siano vincitori».
Per quanto riguarda l’episodio increscioso capitato a Gianni Morandi riguardo la pubblicazione sui suoi social di alcuni secondi del suo inedito Coletta ha risposto: «Sia nel caso di quest’anno di Morandi, sia dell’anno scorso si sia tratto di errori, non è possibile una canzone così breve. io penso che non avere quest’anno Gianni Morandi mi sarei sentito una bruttissima persona, lo avrei salvato comunque, noi avevamo ascoltato la canzone».