Ecco cosa ha raccontato in conferenza stampa Will, tra gli artisti in gara al Festival di Sanremo 2023 con il brano Stupido
Will è tra gli artisti in gara al Festival di Sanremo 2023 con il brano Stupido e in conferenza stampa ha raccontato in apertura: «In alcuni momenti mi sento inadatto in senso buono, non ho esperienza davanti alla telecamera e ne sono consapevole, non ritengo che sia necessario fare qualcosa di eclatante per attirare l’attenzione, mi sto godendo quest’esperienza e mi limito a cantare».
Nella serata delle cover duetterà con Michele Zarrillo: «Dopo Sanremo Giovani ho scritto a Michele, inviandoli la mia versione del brano, e ha accettato. Cinque giorni non ha bisogno di presentazioni, è una pietra miliare. Lasciare un pezzettino di me alla canzone e alla storia di Michele»
Il 17 febbraio uscirà il suo primo disco Manchester con ben 16 pezzi al suo interno: «Ci sono tre anni di musica, mia mamma è di Manchester, il disco è un ritorno al periodo della vita in cui andavo lì qualche volta all’anno, tifo il M.United, darà un’idea più chiara del mio progetto. Non vedo l’ora di incontrare il pubblico, tra in-store e concerti, è il mio unico pensiero».
Per quanto riguarda le aspettative da classifica dice: «Ho sempre creduto poco ai pronostici, ho giocato molto a calcio, in Serie A sta dominando il campionato una squadra non data come favorita alla vigilia, non mi interessa una posizione rispetto a un’altra, sono agli inizi e già essere qua è una vittoria, mi sto scoprendo come artista, nutro rispetto per il contesto e cerco di migliorarmi»
Rispetto a molti coetanei si presenta in modo garbato e parlando di sentimenti autentici: «Ogni artista fa ciò di cui si sente, se il suo intento è provocare è libero di farlo, io sono quello che canto, porto la mia musica con estrema chiarezza, non vivo rancore e rabbia. Sono alle primissime esperienze, sono felice di portare un messaggio positivo, non so se è di moda o meno ma questo è quanto»
Commenta il discorso dell’italo-iraniana Pegah ieri sera al Festival: «Sono molto sensibile a questi temi ma non ritengo di essere la persona più adatta per parlarne, penso che odiare sia una corrente che ci tira giù»