Selenio torna con un nuovo singolo pop e cantautorale dal titolo Falsi Frutti e che è dedicata a una donna interdimensionale
Dopo Cara Maestra ho di nuovo perso in feat. con Francesco Lettieri, Selenio torna con un nuovo singolo pop e cantautorale che lui stesso descrive come la prima canzone italiana scritta col metodo scientifico. Falsi Frutti è dedicata a una donna interdimensionale, nel senso che non combacia con il modello di donna come si potrebbe intendere, ma vista in maniera più angelicata, priva di sensualità, e che però vive in carne ed ossa da qualche parte nel nostro Universo (o forse in un altro). Noi ce la siamo fatta spiegare meglio in questa nuova intervista!
Ciao Ciro, Falsi Frutti è il tuo nuovo singolo uscito il 1 marzo per l’etichetta TSCK Records: ti va di raccontarcelo?
Con estremo piacere. Falsi Frutti è un brano che nasce al pianoforte come bisogno autobiografico, ma che ben presto si fa universale (è proprio il caso di dirlo). Racconta di una ragazza stellare che si riscopre molto più umana di quanto si pensi, ma allo stesso tempo non rientra nei paradigmi fisici della donna per come la conosciamo.
Ci sono state delle “sfide” particolari che hai dovuto affrontare per la stesura di questo singolo?
La più grande sfida non è avvenuta in fase di stesura, ma in fase di produzione. Erano mesi che avevo un demo, ma non sapevo bene che direzione dare alla canzone. Lavorando con Paolo Fractae Caruccio e Carosena siamo andati oltre questa fase di stallo ed è venuto fuori un lavoro che posso ritenere originale e moderno.
Qual è il significato dietro il titolo e come questo si lega alla tematica della canzone?
Presentandolo dal vivo, mi è stato detto che è una canzone filosofica. Io, che mi pregio di averla scritta seguendo il metodo scientifico, al momento non ho saputo se questo fosse un bene o un male; ma il titolo già di per sè apre a diverse idee e quindi in effetti l’ascoltatrice forse aveva ragione.
Il falso frutto in botanica è un concetto molto noto e che racchiude sia pomi (per intenderci mele e pere) che molte altre tipologie (fragole, ananas, melograno, lampone o gelso), ma sentire questo concetto per la prima volta può richiamare alla mente anche i modelli di frutta di plastica usata per le nature morte. Personalmente a me piaceva l’idea di imperfezione che scaturisce sia dalle parole che dal concetto botanico e ho subito ho pensato che una donna interstellare potesse donarci dei falsi frutti, imperfetti ma interessanti. Come noi umani.
Quali sono gli artisti che sono fondamentali per Selenio?
Ci sono degli artisti di formazione: Nirvana, Afterhours, Marlene Kuntz, Radiohead, altri che partono dall’infanzia come Luca Carboni, Vasco Rossi, Phil Collins o Fossati e poi ci sono la maggioranza degli ascolti che sono venuti in un secondo momento. Quando inizi a fare musica seriamente inizi a considerare chi la fa molto meno “star” di quanto facevi prima. Oggi vedo più urgenza espressiva in altri media come cinema e videogiochi. Trovo lì i miei artisti fondamentali in questo momento.
Quanto solitamente della tua esperienza personale si riflette nella tua musica?
Non so dirtelo con precisione, ma una percentuale molto alta. Musica e vita vanno di pari passo, solo su Instagram ho due profili separati.
Quali sono i tuoi obiettivi e le tue ambizioni per il futuro della tua carriera musicale?
Obiettivi e sogni spesso si intrecciano e si confondono. Quello che posso dirti è che sono in un equilibrio dal punto di vista artistico che mi fa sentire tranquillo su quello che ho da dire. Discorso a parte meriterebbe la fruizione e la promozione della propria musica. Ho ascoltato recentemente un podcast di Cristiano Godano dei Marlene Kuntz che fa il musicista da 30 anni e negli ultimi 5-10 ha detto che gli sembra di star cambiando lavoro e di star facendo il promoter. Alla luce e del fatto che pur piacendomi ciò che scrivo,
sono molto autocritica, è difficile dirti obiettivi. Più facili le ambizioni: mi piacerebbe fare un tour nei teatri, sicuramente.