Sherlock Holmes – La valle della paura, al Teatro Ciak di Roma va in scena il classico di Sir Arthur Conan Doyle: nel cast Paolo Romano, Guido Targetti e Linda Manganelli, per la regia di Anna Masullo
Divertimento e suspense con l’aggiunta dell’arte della deduzione. Indagini mozzafiato, colpi di scena e un epilogo davvero sorprendente: in un vertiginoso e inimitabile intreccio di generi è in arrivo al Teatro Ciak di Roma una delle più famose peripezie del mitico e incontrastato principe dei detective, SHERLOCK HOLMES – La valle della paura di Sir Arthur Conan Doyle (qui il cartellone completo della stagione 2023/2024).
Una nuova avventura firmata Stabile del Giallo, in scena da sabato 3 a domenica 25 febbraio, che vedrà sul palco veri e propri veterani del genere noir: Paolo Romano e Guido Targetti, rispettivamente nei panni di Sherlock e Watson e ancora Linda Manganelli, Mauro Santopietro, Enrico Ottaviano, Marco Blanchi, Francesco Maccarinelli e Andrea Ruggieri. L’adattamento teatrale è di Michele Montemagno, la regia è di Anna Masullo.
La valle della paura è il quarto e ultimo romanzo di Sir Arthur Conan Doyle con protagonista Sherlock Holmes. Un viaggio attraverso la Londra vittoriana che approderà poi nell’America dei pionieri e dei gangster e vedrà l’evolversi di amori travagliati, riunioni di logge massoniche, e in cui il pubblico si troverà ad essere spettatore di omicidi inesplicabili. Come sempre al fianco dell’investigatore di Baker Street non mancherà l’inseparabile collaboratore Dottor Watson. Un caso che travalica i confini del tempo, dove incombe la presenza minacciosa di un’organizzazione criminale di dimensioni internazionali, il cui spettro è incarnato dal “Napoleone del crimine”, Professor Moriarty.
Pochi sanno che questo romanzo di Doyle è basato sulla vera storia dei “Molly Maguires”, società segreta attiva negli Stati Uniti nello Stato della Pennsylvania tra la fine della guerra di secessione e gli anni 1876−1878, quando una serie di arresti e condanne pose fine all’esistenza dell’organizzazione. Il gruppo si rese colpevole di una serie di attentati, omicidi e sabotaggi compiuti ai danni delle forze dell’ordine e dei proprietari delle miniere.