Shukran, recensione: un film intenso in cui la questione siriana diventa dilemma morale

Shukran - Shahab Hosseini
Shukran - Shahab Hosseini

La recensione di Shukran, presentato alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Alice nella Città: il conflitto siriano diventa dilemma morale in un’ottica soggettiva e al tempo stesso universale

Presentato alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Alice nella Città, Shukran rappresenta l’esordio al lungometraggio per Pietro Malegori. La pellicola si ispira ad una storia vera ed è tratta dal libro diGiovanni Terzi “Shukran, la vera storia di un medico siriano e di un bambino in guerra”. Il cineasta affronta la questione siriana con un punto di vista nuovo e per questo interessante, sensibile ed estremamente eloquente.

L’ultimo desiderio

Nel 2011 il popolo siriano insorge contro il regime di Assad. Damasco, sotto il controllo del governo, resiste agli attacchi alle porte della città. Il dr. Taher Haider (Shahab Hosseini) è un cardiochirurgo infantile totalmente dedito al suo lavoro in ospedale. Quando suo fratello Ali (Abdelhafid Metalsi) muore in un attentato terroristico mentre presta soccorso alle vittime di guerra in una delle zone più colpite del paese, Taher decide di esaudire l’ultima richiesta fattagli la sera prima di morire: trovare e salvare un bambino malato di nome Mohamed.

Quando, durante il viaggio attraverso una Siria dilaniata dagli scontri, Taher scopre che il bambino è il figlio del terrorista che ha ucciso suo fratello, si troverà di fronte alla scelta più difficile della sua vita e dovrà mettere in discussione tutto quello in cui ha sempre creduto.

Shukran - Shahab Hosseini
Shukran – Shahab Hosseini

“Grazie”

Shukran (che in arabo significa “grazie”: quel grazie che verrà detto a Taher da una mamma disperata) si ispira ad una storia vera ed è tratta dal libro di Giovanni Terzi “Shukran, la vera storia di un medico siriano e di un bambino in guerra”. Per Pietro Malegori si tratta dell’esordio in un lungometraggio e il debutto può sicuramente considerarsi positivo. Il regista infatti riesce ad imprimere al suo film un’ottica sensibile, coraggiosa ed estremamente empatica. Merito del suo protagonista Taher – interpretato dall’ottimo Shahab Hosseini -, un uomo che non smette di evolversi e di mettere in discussione la propria coscienza.

A metterlo in moto è la morte del fratello Ali in un attentato, lui che ormai vive in una camera d’albergo e che per tutta la vita ha cercato di mantenersi asettico come le sale operatorie in cui interviene su pazienti di cui non ricorda nemmeno il nome.

Un dramma stratificato

Ottimo il lavoro operato sulla fotografia e sulla scenografia: girato in Puglia, la pellicola riesce a restituire le terre complesse e polverose della Siria. Shukran è un’opera preziosa per la sua complessa stratificazione: è sì, a suo modo, un film di guerra, ma è anche e soprattutto molto altro. Il conflitto siriano con le sue imprevedibili terre di nessuno diventa dilemma morale in un’ottica soggettiva e al tempo stesso universale: meglio conoscere il male che affligge il proprio Paese o forse bisogna voltarsi dall’altra parte e fuggire senza più guardarsi indietro?

Shukran
Shukran il cast

Fare i conti con il passato

Taher – e come lui molti altri personaggi, dalla sua amica e collega Jala (che ha lo sguardo intenso di Camélia Jordana) alla mamma del bambino malato di cuore (Hania Amar) – deve fare i conti con il passato. Lo si avverte dai flashback che affollano i pensieri del medico, riportandolo a quell’infanzia in cui ha causato la morte di un profugo. Shukran invita a recuperare la propria umanità, l’attaccamento ad una realtà complessa dalle dinamiche incomprensibili. “Dal dolore possiamo rinascere ma abbiamo il dovere di lottare e non arrenderci“, dirà alla fine una voce fuori campo.

Una lotta che non deve essere fatta con bombe e fucili, bensì con l’amore. Il motivo lo spiega Taher in modo disarmante: perché “il problema di questa terra non è l’odio ma tutto l’amore che si nasconde dentro a esso”.

TITOLO Shukran
REGIA Pietro Malegori
ATTORI Shahab Hosseini, Camélia Jordana, Slimane Dazi, Hania Amar, Abdelhafid Metalsi, Hidalgo Chadat, Syrus Shahidi, Kassem Al Khoja, Antonio Folletto
USCITA 8 luglio 2024
DISTRIBUZIONE Eagle Pictures

 

VOTO:

4 stelle

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