La recensione di Sotto il sole di Amalfi, sequel di Sotto il sole di Riccione: nuove avventure estive all’insegna dell’amore e dell’amicizia con Ludovica Martino, Lorenzo Zurzolo, Davide Calgaro, Isabella Ferrari e Luca Ward
Un anno dopo
È già passato un anno da quando si sono incontrati ed innamorati a Riccione: Camilla (Ludovica Martino) torna dal Canada dai due semestri di studio e finalmente può rivedere il suo amato Vincenzo (Lorenzo Zurzolo). Insieme a lei c’è la compagna di stanza Nathalie (Kyshan Wilson), una ragazza canadese ironica ma insicura. Furio (Davide Calgaro), dal canto suo, non smette di tentare di conquistare ogni donna che gli si presenta davanti. Irene (Isabella Ferrari), madre di Vincenzo, non ha perso il vizio di preoccuparsi troppo per lui e, con Lucio (Luca Ward) decide di seguirlo ad Amalfi. Quest’ultimo vorrebbe fare il grande passo e chiederle di andare a convivere ma l’attaccamento della donna al figlio – unito alla presenza dell’ex marito Roberto (Andrea Occhipinti) – lo fanno interrogare sul loro rapporto.
Integrazione e body shaming
In Sotto il sole di Amalfi Ludovica Martino e Lorenzo Zurzolo tornano ad interpretare i ruoli di Camilla e Vincenzo, la cui storia d’amore viene messa alla prova dalla distanza e dall’handicap del giovane. Il messaggio in questo caso è chiaro: la sua cecità rappresenta un problema più per i suoi cari che per lui. Ampio spazio viene dato infatti alle ansie della madre e a quelle della fidanzata. Vincenzo, al contrario, dimostra di voler vivere una vita normale al pari degli altri ragazzi della sua età. Impresa che sembra perfettamente alla sua portata, il che ben si adatta ad una storia che tratta, seppur di sfuggita, i temi dell’integrazione e dell’accettazione. Va in questa direzione la vicenda personale della new entry Kyshan Wilson, il cui personaggio diventa testimonial di una piccola campagna anti-body shaming.
Adulti tra gli adolescenti
Accanto a loro tornano alcuni vecchi personaggi quali l’inseparabile amico Furio, l’apprensiva mamma Irene e il suo nuovo compagno Lucio. Proprio la coppia formata da Isabella Ferrari e Luca Ward è forse la più credibile: è passato un anno e i due riescono a mostrare, nel loro piccolo, le difficoltà che si possono nascondere in una relazione per così dire “over”: ci sono famiglie pregresse da coinvolgere, preoccupazioni legate ai figli, ex con cui fare i conti, impegni e paure da vincere. Ma anche, ovviamente, il desiderio di prendersi una rivincita rispetto alle delusioni del passato scoprendo di meritare finalmente la felicità.
Commedia commerciale per tutti
Sotto il sole di Amalfi è la classica commedia commerciale che tutti criticano ma in molti guardano. Certo, non è un grande esempio di cinema d’autore. D’altronde non vuole nemmeno esserlo. Il film diretto da Martina Pastori – all’esordio alla regia – è esattamente ciò che sembra: una storia leggera, estiva, poco impegnata, dalla trama semplice (inutile cercare approfondimenti sui personaggi, dinamiche realmente strutturate, storie in evoluzione: non ce ne saranno) che conta sulla presenza di volti del momento particolarmente amati. È il caso dei giovani Lorenzo Zurzolo, Davide Calgaro e Ludovica Martino, accanto ai veterani Isabella Ferrari e Luca Ward. Nulla di più e nulla di meno nella sceneggiatura scritta da Enrico Vanzina insieme a Caterina Salvadori e Ciro Zecca (lo stesso team di Sotto il sole di Riccione). Prendere o lasciare, con tutti i pro e i contro del caso.
Sotto il sole di Amalfi arriva su Netflix dal 13 luglio. Diretto da Martina Pastori, il cast è formato da Lorenzo Zurzolo, Ludovica Martino, Davide Calgaro, Isabella Ferrari, Luca Ward, Kyshan Wilson, Nicolas Maupas, Elena Funari, Marit Nissen, Raz Degan, Andrea Occhipinti e Naomi Piscopo.