La nostra recensione di Succede anche nelle migliori famiglie, la nuova commedia di Alessandro Siani con Dino Abbrescia, Cristiana Capotondi, Antonio Catania ed Euridice Axen: tanti (troppi) personaggi e una faida familiare che non decollano e non divertono mai
È passato poco meno di un anno da Tramite amicizia e ora l’instancabile Alessandro Siani torna con un’altra commedia per tutta la famiglia, stavolta rinunciando in parte a un certo tono favolistico perché in Succede anche nelle migliori famiglie ad essere presa di mira è l’istituzione chiave della nostra società. Siani punta in alto, raduna a sé un cast di nomi di richiamo e professionisti della commedia come Cristiana Capotondi, Dino Abbrescia, Anna Galiena e Antonio Catania ma la sua comicità non possiede la forza della dissacrazione, rimane sempre troppo in superficie e si affida ad una fisicità spesso impacciata e forzata.
Questione di famiglia
Davide Di Rienzo (Alessandro Siani) laureato in medicina ma volontario alla Caritas, pecora nera della famiglia, conduce una vita normale spesa tra delusioni amorose varie. Un giorno il suo equilibrio viene sconvolto da una telefonata: suo padre è morto. Tornato nella villa di famiglia decide di prendersi cura della madre Lina (Anna Galiena) assieme ai suoi fratelli Renzo (Dino Abbrescia) e Isabella (Cristiana Capotondi), avvocato e psicologa di successo. Quando però Lina si rinnamorerà del signor Angelo Cederna (Antonio Catania), suo vecchio fidanzato d’infanzia, decidendo di sposarlo i tre fratelli vorranno vederci più a fondo, pronti a far sì che questo matrimonio sospetto non s’abbia mai da fare!
Dov’è finita la commedia?
Inutile girarci troppo attorno: Succede anche nelle migliori famiglie è un disastro. Lo è nella misura in cui valutiamo l’effettiva capacità di generare comicità, quindi partecipazione del pubblico al meccanismo comico, ma anche nel momento in cui ci si aspetta che da quella comicità possa scaturire qualcosa di più profondo, uno spunto drammaturgico, una chiave tematica laterale e/o collaterale. Il problema principale del nuovo lavoro di Siani è una mancanza di ispirazione evidente, la quale si riflette in scelte narrative scontate quando non gratuite e in una sequela di gag partorite più come collante tra una scena e l’altra, che come veri e propri lampi di commedia pura.
Qui mancano tutti gli elementi che danno respiro e senso alla commedia: a partire dagli interpreti, svogliati e spesso con tempi comici morti fino all’imbastitura di un intreccio coerente e solido che, pur provando a miscelare diversi sottogeneri anche lontani come il whodunit o il family drama, non riesce mai a sorprendere uno spettatore mediamente smaliziato perché totalmente priva di quei lampi di cui sopra. Siani rinuncia anche all’aspetto favolistico e onirico che lo contraddistingueva, ma così facendo perde di personalità e di riconoscibilità: non ha infatti né il taglio dissacrante dei Pio e Amedeo e né il cinismo realista di Ficarra e Picone (per citare due diretti concorrenti).
La famiglia è tutto
L’aspetto più interessante (almeno sula carta) di un film come Succede anche nelle migliori famiglie poteva essere quindi rappresentato dalla volontà di decostruzione e magari distruzione di un’istituzione così importante e fondativa della nostra cultura. Purtroppo, nonostante i riferimenti anche alti come Quattro matrimoni e un funerale o Blake Edwards per quanto riguarda la ricerca di un cinismo più sfrontato che in passato, la pellicola gira a vuoto non riuscendo a dare corpo ai legami famigliari da cui è composta. Siani, che stavolta guarda alla famiglia come luogo da cui scappare e non al quale aggrapparsi quando la vita va tremendamente storta, non affonda mai il colpo.
Certamente il comico napoletano non riesce ad imprimere la giusta direzione ad una storia che rimane sempre sospesa, galleggiando tra nonsense e commedia dell’assurdo, ma c’è da dire che neanche Fabio Bonifacci in scrittura trova mai una quadra tra necessità di botteghino e visione artistica, come se Succede anche nelle migliore famiglie fosse stato concepito sotto una cattiva stella fin dall’inizio. Purtroppo resta poco, pochissimo da salvare, però quantomeno l’idea di rinunciare completamente alla dimensione da road movie per concentrare tutta l’azione in un luogo tanto lussuoso quanto infernale, come la villa di famiglia, avrebbe potuto offrire più margine di manovra.
Forse è arrivato il momento che Siani cominci un po’ di più a ricercare meglio la propria idea di cinema, magari tornando ad abbracciare quel sentimentalismo che tanto gli aveva dato in termini di fortuna all’inizio della carriera. Perché purtroppo, quando prova a fare il cinico, si ritorna sempre ad un volemose bene anche un po’ fastidioso e incoerente con le premesse in quanto l’arco di trasformazione dei personaggi è costruito in maniera troppo sciatta e semplicistica. Succede anche nelle migliori famiglie è quindi un buco nell’acqua acerbo e inconcludente, ma potrebbe dar adito ad un’idea di cinema diversa.
TITOLO | Succede anche nelle migliori famiglie |
REGIA | Alessandro Siani |
ATTORI | Alessandro Siani, Cristiana Capotondi, Dino Abbrescia, Anna Galiena, Antonio Catania, Euridice Axen |
USCITA | 1 gennaio 2024 |
DISTRIBUZIONE | 01 Distribution |
Una stella e mezza