L’attrice premio Oscar Susan Sarandon è stata ospite d’onore del Magna Graecia Film Festival 2023 di scena a Catanzaro e ne ha avuto per tutti: Hollywood, la politica americana e il percorso per diventare cittadina italiana
A Catanzaro per il Magna Graecia Film Festival 2023 è sbarcata la divina Susan Sarandon, vera e propria star hollywoodiana vincitrice di un Oscar come miglior attrice protagonista nel 1996 per Dead Man Walking e di numerosi altri premi prestigiosi, tra cui un Bafta e due David di Donatello. Attesissima la sua presenza, visto anche il particolare momento storico che Hollywood sta attraversando e vista la sua fama come donna impegnata in diverse cause umanitarie, politiche e per i diritti civili.
“Hollywood non è un posto dove fare politica, agli studios e ai dirigenti importano solo i soldi e l’unico modo per sopravvivere è quello di continuare a girare sempre più film e a ingrassare la macchina sempre di più. Persino Bob Iger, il CEO della Disney, ha dichiarato che la resistenza durerà fin quando attori e sceneggiatori non saranno costretti a terminarlo perché staranno morendo di fame o per perdere la casa, quindi questo vuol dire che nessuno dei potenti è disposto a cedere e a intavolare una trattativa. Cercano di distruggere le vite e la dignità delle persone.”
Così la protagonista di Thelma e Louise ha parlato dello storico sciopero in corso, per poi proseguire: “Durante i tempi della golden age hollywoodiana molti attori e attrici si sono imposti contro gli studios per avere condizioni contrattuali migliori, ci sono state molte persone che si sono opposte al maccartismo e al fascismo dilagante e per questo sono state licenziate o, peggio, private di una carriera. Oggi la situazione non mi pare affatto cambiata o migliorata, sono ancora gli studios a comandare e il loro è un sistema capitalistico che non guarda in faccia a nessuno, solo al profitto.”
“Per me fonti di grande ispirazione sono state attrici come Jane Fonda e Vanessa Redgrave, ma quando ho cominciato la mia carriera non mi vedevo come una persona che potesse esprimere certe opinioni. Quello che sta accadendo oggi negli Stati Uniti”, ha chiosato Susan Sarandon, “è estremamente importante, ci sono i sindacati che si muovono, non sono solo gli attori o gli sceneggiatori ma anche insegnanti, infermieri, lavoratori del fast food, autisti, ferrovieri, perché ormai il divario tra i ricchi e poveri è diventato talmente estremo e profondo che non è più possibile riuscire a sopravvivere.”
“I nostri contratti sono scaduti ma il business è cambiato, noi abbiamo la fortuna che i nostri contratti rispettano un modello che è precedente allo streaming e all’intelligenza artificiale. Non è più possibile andare avanti così perché oggi la maggior parte degli attori non famosi non dispone di un’assistenza sanitaria. Parliamo di oltre l’87% degli associati al sindacato degli attori. Questo è un problema enorme.”
Infine Susan Sarandon si è lasciata andare ad un apprezzamento verso la Calabria e l’Italia tutta, con un piccolo grande desiderio: “Se potessi mi porterei via tutto l’olio di qui, però mi è consentito solo il bagaglio a mano quindi dovrò farmelo spedire negli Usa. E poi avrei una richiesta. Sto cercando di avere la cittadinanza italiana ma purtroppo sono vecchia di due anni perché quando la legge che consentiva di diventare cittadini per via genitoriale, in questo caso per via materna, è uscita io avevo già compiuto due anni.
Quindi i miei fratelli sono cittadini italiani, le mie sorelle pure, io no. Sono stata sposata con un italiano e mia figlia ha un nome italiano, che altro devo fare di più?“, ha concluso tra gli applausi.