Venezia 81: The Brutalist, conferenza con Brady Corbet, Adrien Brody, Felicity Jones e Guy Pearce

The Brutalist - conferenza Venezia 81 - Adrien Brody e Brady Corbet
The Brutalist - conferenza Venezia 81 - Adrien Brody e Brady Corbet

Alla Mostra del Cinema di Venezia 2024 conferenza del film The Brutalist, con il regista Brady Corbet e il cast formato da Adrien BrodyFelicity Jones e Guy Pearce: ecco cos’hanno raccontato

Alla Mostra del Cinema di Venezia 2024 è stato presentato in Concorso il film The Brutalist (qui la nostra recensione) scritto e diretto da Brady Corbet. Presente il cast composto da Adrien Brody, Felicity Jones, Guy Pearce, Joe Alwyn, Raffey Cassidy, Isaach De Bankolé, Alessandro Nivola ed Emma Laird. Il film sarà distribuito da Universal Pictures.

The Brutalist - conferenza Venezia 81 - Brady Corbet e il cast del film
The Brutalist – conferenza Venezia 81 – Brady Corbet e il cast del film

Brady parlaci della scelta del periodo post-guerra e dell’architettura del film.

B.Corbet: Vorrei innanzitutto ringraziare la Mostra, mi ha supportato quando nessuno ci credeva, grazie davvero. Per quanto riguarda la psicologia post guerra e l’architettura post guerra: l’architettura del film è stata ispirata da un libro chiamato “Architecture in Uniform”, e il film parla della manifestazione fisica del trauma del XX secolo.

Brady perché hai voluto fare il film della durata di 3 ore nel formato 70mm con un’intermissione, invece che una miniserie?

B.Corbet: Nella mia esperienza la tv non è un media degli scrittori ma dei produttori esecutivi. Per me il film era il modo migliore di accedere al periodo.

The Brutalist - conferenza Venezia 81 - Brady Corbet
The Brutalist – conferenza Venezia 81 – Brady Corbet

Adrien come hai affrontato il personaggio di László?

A.Brody: Nell’interpretare László ho sentito subito un legame, una comprensione con questo personaggio, che era meravigliosamente scritto. Mia madre è stata un’importante fotografa a New York, ma era anche un’immigrante magiara, che scappò dall’Ungheria nel 1966 ed emigrò verso gli Usa proprio come László. Perse la sua casa e inseguì il sogno dell’essere artista. Questo parallelo è stato meraviglioso per me, soprattutto come la psicologia post-guerra influenzi il lavoro di un artista. È stato molto reale per me interpretare questo personaggio.

Brady, avevi una forte urgenza di fare questo film? Se sì, perché?

B.Corbet: Sono molto sentimentale riguardo questo film, ci ho lavorato per 7 anni ed è stato urgente ogni giorno di questi lunghi anni. Sono grato a chiunque lo abbia guardato, al cast, alla troupe. Questo film parla di ciò che ci dicono di non fare. Mi sembra assurdo criticarlo per la durata, per me riguarda semplicemente quanta storia c’è da raccontare.

Anche il resto del cast ha percepito questa urgenza?

F.Jones: Il mio personaggio va solo in una direzione, avanti, con persistenza e ottimismo, proprio come Brady e Mona nel fare questo film. Sì, l’urgenza era al cuore di questo progetto. Anche l’idea dell’amore: le grandi storie d’amore hanno sempre urgenza.

The Brutalist - conferenza Venezia 81 - Felicity Jones
The Brutalist – conferenza Venezia 81 – Felicity Jones

Brady nel tuo film ci sono molte arti, come hai lavorato ad alcuni dei meravigliosi scenari?

B.Corbet: Judy Becker, la nostra production designer ha fatto un lavoro incredibile. Ha compreso benissimo il progetto e ha lavorato con un budget molto ristretto, perché questo era un film a basso budget, senza mai lamentarsi. Allo stesso modo il direttore della fotografia Lol Crawley: è il terzo film che facciamo insieme e il suo lavoro è stato superbo. Molto del merito va a loro.

Brady come hai scelto questo cast eccezionale, e come l’hai coinvolto nel progetto?

B.Corbet: Ci vuole molto tempo, soprattutto con un cast così ampio. Ho scelto le persone che credevo i migliori performer disponibili, non sono sorpreso abbiano fatto così bene.

Come ci si sente a lavorare in analogico?

B.Corbet: Hanno dovuto lavorare con un terribile rumore di sottofondo (risate).

G.Pearce: La cosa incredibile è che non mi era mai capitato un film dove non ci fosse nessuna scena girata in digitale. Lavorare con la camera rumorosa è stato rinvigorente, l’ho amato, come il fatto che si ha un limite di tempo. È un processo organico che avviene lì, e ti senti più vitale. Per un vecchietto come me lavorare con macchine attempate è stato meraviglioso.

The Brutalist - conferenza Venezia 81 - Guy Pearce
The Brutalist – conferenza Venezia 81 – Guy Pearce

Brady e tutto il cast: vi hanno ispirato altre forme di arte visiva?

B.Corbet: Sì, assolutamente. Molta fotografia di strada di metà secolo è stata di grande ispirazione. Facciamo riferimento a film del passato, “Rope”, ad esempio. La camera e la sua grandezza hanno cambiato e modificato la messa in scena, abbiamo fatto il meglio per evocare un certo stile di fare film.

A.Brody: Brady condivide molte delle sue ispirazioni, che sia il suo entusiasmo o per aiutarci nel nostro lavoro. Oltre le fotografie e i quadri, ogni tanto ci mostrava delle still di alcuni film, come opere di un’altra era. La sfida è stata immergermi nella complessità dell’architettura come forme d’arte, e nella dinamica di come il trauma influenza il lavoro di un’artista. Ci sono questi medium che si cibano l’uno dell’altro, e Brady è stato incredibile, abbiamo raccontato il sogno di un filmmaker, cioè creare qualcosa di indelebile, era questa la nostra ispirazione.

I.De Bankolé: Riguardo all’urgenza. Brady mi ha ricordato un grande regista, Fassbinder. Lui diceva: “Io arrivo sul set, sistemo tutto, metto la camera, inizio a girare e poi chiedo il permesso…” . Ecco, questa è l’urgenza che ho percepito da Brady. Per quanto riguarda il personaggio, non ci ho pensato molto, ho pensato a recitare.

The Brutalist - conferenza Venezia 81 - Adrien Brody
The Brutalist – conferenza Venezia 81 – Adrien Brody

Brady eri un attore nel remake di Funny Games. Com’è stato lavorare con Michael Haneke? Ti ha cambiato come regista?

B.Corbet: Ovviamente. Ho lavorato con tanti grandi registi, Haneke e Von Trier sono solo alcuni di questi. Ho visto da loro la sofferenza che si prova per portare a compimento un film, mi hanno dato coraggio.

The Brutalist - conferenza Venezia 81 - Alessandro Nivola e Isaach De Bankolé
The Brutalist – conferenza Venezia 81 – Alessandro Nivola e Isaach De Bankolé

Brady lei ha detto che ci sono storie che non si possono raccontare. Pensa che ad Hollywood ci siano delle storie impossibili da raccontare? 

B.Corbet: Sì, ci sono molte storie che non possono essere raccontate ad Hollywood! Vorrei ringraziare mia moglie che ha fatto questo film con me.

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